Fiocchi a Lomagna: FI è per il recupero delle aree dismesse
Leggiamo con stupore le affermazioni del ''Tavolo della Pace di Lecco'' che ha espresso “forte preoccupazione” sul futuro insediamento a Lomagna di un deposito della Fiocchi Munizioni.
Nel caso specifico l’intervento prevede il recupero un’area dismessa, la ex RDB, con la conseguente bonifica dell’intera copertura in amianto (ricordiamo sommessamente con quanta fatica a Lecco si sta cercando di trovare una soluzione di recupero per l’area ex Leuci).
Nel rispetto di ogni sensibilità (pacifisti, animalisti, ect) ci permettiamo di segnalare che a nostro avviso non si può ostacolare la crescita industriale del territorio unicamente per posizioni ideologiche; agli amici “Tavolo della Pace di Lecco” evidenziamo che la realizzazione del nuovo insediamento industriale implica la possibilità che si possa assumere ulteriore personale, un fattore non di poco conto in una zona della Brianza che ha visto chiudere in questi ultimi anni alcune aziende.
Le richieste, a mezzo stampa, d’interventi di riqualificazione delle aree dismesse sono state numerose, ma non lo sono state altrettanto i permessi concessi per il recupero industriale di beni o per l’autorizzazione di nuove attività: a chi giova questo squilibrio?
In Italia, oggi, un’azienda che investe capitali propri, attende in media quasi tre anni per poter intervenire con lavori di ampliamento industriale, che dureranno almeno un anno: come si può criticare chi coraggiosamente programma il proprio futuro aziendale in un tale scenario d’ incertezza?
Forse, è bene che anziché esprimere “forte preoccupazione” per il recupero dell’area ex RDB, il “Tavolo della Pace di Lecco” si interroghi sui benefici concreti in termini di reddito, occupazione, oltre che nel rispetto dell’ambiente e del consumo del territorio, che interventi come questo portano alla società.
Nel caso specifico l’intervento prevede il recupero un’area dismessa, la ex RDB, con la conseguente bonifica dell’intera copertura in amianto (ricordiamo sommessamente con quanta fatica a Lecco si sta cercando di trovare una soluzione di recupero per l’area ex Leuci).
Nel rispetto di ogni sensibilità (pacifisti, animalisti, ect) ci permettiamo di segnalare che a nostro avviso non si può ostacolare la crescita industriale del territorio unicamente per posizioni ideologiche; agli amici “Tavolo della Pace di Lecco” evidenziamo che la realizzazione del nuovo insediamento industriale implica la possibilità che si possa assumere ulteriore personale, un fattore non di poco conto in una zona della Brianza che ha visto chiudere in questi ultimi anni alcune aziende.
Le richieste, a mezzo stampa, d’interventi di riqualificazione delle aree dismesse sono state numerose, ma non lo sono state altrettanto i permessi concessi per il recupero industriale di beni o per l’autorizzazione di nuove attività: a chi giova questo squilibrio?
In Italia, oggi, un’azienda che investe capitali propri, attende in media quasi tre anni per poter intervenire con lavori di ampliamento industriale, che dureranno almeno un anno: come si può criticare chi coraggiosamente programma il proprio futuro aziendale in un tale scenario d’ incertezza?
Forse, è bene che anziché esprimere “forte preoccupazione” per il recupero dell’area ex RDB, il “Tavolo della Pace di Lecco” si interroghi sui benefici concreti in termini di reddito, occupazione, oltre che nel rispetto dell’ambiente e del consumo del territorio, che interventi come questo portano alla società.
Davide Bergna - Coordinatore provinciale Forza Italia
Mauro Piazza - Consigliere regionale Forza Italia
Mauro Piazza - Consigliere regionale Forza Italia