Merate, 1960: partita scapoli-ammogliati Ecco i giocatori con gli ''alias'' in dialetto

E' saltato fuori per caso, durante i classici lavori di "pulizia" dei tempi morti estivi di un nostro lettore. E ci è sembrato bello condividerlo, anche senza alcun anniversario particolare, col resto dei nostri naviganti, magari all'oscuro dell'evento e che o hanno modo di rispolverare i vecchi soprannomi e di associarli ai volti oppure di apprenderli per la prima volta.

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La convocazione è per domenica 22 maggio, ore 17.15. Anno 1960. Al campo sportivo di Merate, si disputerà una grande partita di calcio, come annunciano i manifesti appesi per la città a pubblicizzare l'evento. Si tratta del match tra "Celibi vs Ammogliati". Uno scontro di tutto rispetto con tanto di uomini in panchina a fare da riserve alla squadra in campo e arbitro federale Francesco Pecora. L'entrata a offerta libera sarà devoluta interamente all'asilo infantile di Merate.
Ecco la composizione delle due compagini, con tanto di soprannomi che, spesso, erano quelli che identificavano le persone più ancora dei dati riportati sulla carta di identità.
Per i celibi troviamo in porta il capitano Angelo Bonfanti (oregia), difensori Giuseppe Galbusera (bepe) e Pierino Bonfanti (grigio). Al centrocampo in uno schema 3+2: Armando Rusconi (manon), Gianni Aliprandi (legurot), Francesco Magni (cech l'assicuradur), Francesco Ghezzi (cech del luogh), Adolfo Panzeri (lemuan), Giulio Colombo (balzarot), Giulio Bonfanti (conte squeo), Mario Cogliati (verdura II). In panchina per i single: Gerolamo Sala (lorenzi), Angelo Passoni (marchesa), Arturo Comotti (ingegner), Giuseppe Spada (bach).

La compagine degli ammogliati era composta da Angelo Sottocornola in porta (detto besia), Luigi Greppi (trumbe) e Renato Ravasi (titi patan) in difesa; al centrocampo Cesare Formenti (cici), Luigi Ravasi (materas), Francesco Bonfanti (hotel madiu), Renzo Rigoni (sucura), Angelo Maggioni (muntavegia); in attacco Paolo Rusconi (paulìn), Gino Pozzi (gin el nani) e il capitano Luigi Magni (magnin I). Come riserve i "mariti" hanno schierato Angelo Albani (buden), Baldo Voci (sauneta), Luino Ghezzi (ghez), Arturo Renon (cadregat).
S.V.
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