Inquinamento: le polveri sottili ai minimi, l’ozono alle stelle. A Merate superato il valore limite 24 volte. Un giorno a 216

D'inverno le polveri sottili affliggono maggiormente l'aria in Brianza, d'estate l'ozono colpisce duro nel bacino lecchese. Nel complesso un bollettino di guerra dello smog nella provincia di Lecco che ha pochi uguali nell'area pedemontana lombarda. Il mese di luglio 2018 è stato caratterizzato da punte di ozono nettamente superiori alla cosiddetta "soglia di informazione" che scatta oltre i 120 microgrammi per metro cubo, fino a 180. Ma in molti casi, soprattutto a Lecco, si è andati persino oltre, nella soglia di allarme che, spiega Legambiente: "...rappresenta il livello oltre il quale sussiste un rischio per la salute umana in caso di esposizione di breve durata per la popolazione nel suo complesso. Il raggiungimento della soglia di allarme impone di adottare provvedimenti immediati".

Si consideri che la legge tollera fino a 25 superamenti annui del valore limite che è posto a 120 microgrammi per metro cubo. Nel solo mese di luglio quasi ovunque questa tolleranza è stata violata e se si somma giugno tutte le zone monitorate dalle centrali dell'Arpa sono da considerarsi fuori legge.

AREA LECCHESE: mentre le polveri sottili non destano alcuna preoccupazione con valori attorno a 15-16 microgrammi per metro cubo a fronte di una soglia tollerata fino a 50, l'ozono ha sfondato più volte persino la soglia di informazione, cioè oltre 180 mµ/mc. I rilevamenti per il capoluogo sono effettuati in via Sora. Ebbene il limite di informazione, cioè oltre 180 è stato superato ben 10 volte e il valore limite, a 120, 18 volte. In totale 28 superamenti, 3 in più di quelli consentiti dalla legge in un anno civile. Una situazione davvero preoccupante perché, ad esempio, il giorno 25 luglio la media delle 8 ore ha fatto segnare 219 mµ/mc. Due i giorni di non rilevamento. Non dissimile il quadro dell'inquinamento d smog a Valmadrera: 8 i superamenti della soglia di informazione e ben 21 quelli del valore limite. Anche qui nel solo mese di luglio si è bruciata la tolleranza di un intero anno. E l'estate è tutt'altro che finita. La punta massima si è registrata il 31 con 213 mµ/mc. Non sfugge alla morsa dell'ozono neppure Moggio, in Valsassina. I superamenti della soglia limite (120) sono stati ben 24 cui si debbono aggiungere 5 giorni con valori oltre la soglia di informazione. 202 il valore massimo il giorno 21. A Colico situazione in linea: 18 i superamenti del valore limite, 4 oltre quota 180. La punta massima il 25 con 211 mµ/mc. Tre giorni di centralina fuori uso. Spostiamoci a Calolziocorte dove il bilancio salda in media con il resto del territorio lecchese: 27 superamenti del valore oltre 120 e 3 oltre 180: nei giorni 3 (180), 19 (193 e 25 (186). Non cambia l'aria neppure sul medio lago, nonostante la brezza che solitamente spira tra acqua e montagna. A Mandello sono stati registrati 26 sconfinamenti dal valore limite e 3 della soglia di informazione. I giorni peggiori sono stati il 19 (185) il 25 (188) e il 26 (192).

 

AREA CASATESE: aria pessima anche nel casatese-oggionese con il comune capofila, Casatenovo che ha fatto segnare 25 superamenti del valore limite e 4 della soglia di informazione. La fine del mese, in particolare, si è rivelata drammatica con il 31 a quota 202 mµ/mc. A Oggiono, invece, l'aria è stata densa di ozono ma senza punte di particolare intensità. Il superamento del valore limite è avvenuto 27 volte, due in più del tollerato, ma oltre 180 soltanto il giorno 25, con 182. Giorno con il 31 peggiore dal punto di vista della presenza nell'aria di questo inquinante che si forma solo in presenza di forte irradiazione solare. Quadro simile a Barzanò con 28 volte oltre 120 e uno solo oltre 180, anche in questo caso il giorno 31 con 192 e a Missaglia, dove il valore limite è stato superato per 28 giorni e soltanto il 31 si è andati oltre 180 (198).

 

AREA MERATESE: la città capofila della Brianza sud-orientale appare meno aggredita dall'ozono. Anche se il valore limite in un solo mese ha pressoché "consumato" la tolleranza annua con 24 superamenti. Soltanto il giorno 30, però, si è andati oltre con un preoccupante 216. Per cinque giorni, invece, la rilevazione ha fatto segnare valori nei limiti della tolleranza. E un solo giorno la centralina non ha funzionato. Situazione analoga nei comuni dell'hinterland. I giorni peggiori sono stati il 30 e il 31 con superamenti della soglia di 180 in entrambe le rilevazioni a Brivio, Verderio, Lomagna. Anche nel meratese il 25 è stato tra i giorni peggiori con superamenti a Osnago, Santa Maria Hoé, Olgiate Molgora. E la brutta notizia è che il giorno 1 agosto ha fatto segnare un po' in tutti i paesi il superamento della soglia di informazione con valori ben oltre i 200 mµ/mc.

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