Merate: l'ultimo saluto ad Adriano Lavelli imprenditore che aveva i gialloblu nel cuore

Adriano Lavelli

Questa mattina Merate ha dato l'estremo saluto ad Adriano Lavelli, titolare dell'omonima impresa di pompe funebri.
Alla Messa celebrata in prepositurale da Don Luigi e Don Luca, c'erano davvero tutti: dai rappresentanti delle istituzioni civili e delle associazioni, alle forze dell'ordine fino agli amici dell'AS Merate che con lui avevano condiviso la passione per il calcio e il tifo sfegatato dagli spalti dello stadio Ferrario.

 

Classe 1939 l'imprenditore che aveva ereditato l'attività dal nonno, si è spento nella giornata di domenica, al termine di una malattia che non gli ha lasciato scampo nonostante la tenacia con cui si fosse fatto forza, presenziando fino all'ultimo ad alcuni momenti pubblici come il torneo di calcio alla memoria del brigadiere Tino Triolo, cui non aveva mai mancato una edizione.


E proprio il calcio, ma il calcio cittadino quello dell'AS Merate, dai colori gialloblu, era la sua grande passione. Dirigente e sostenitore nei fatti della squadra da sempre, allo stadio non mancava di emozionarsi e anche qualche volta di "arrabbiarsi" per i risultati dei suoi ragazzi, spronandoli sempre e avendo un rapporto cordiale e gentile con tutti. Tra le corone di fiori all'esterno della chiesa quella degli "amici della vecchia guardia dell'AS Merate" e "gli amici di merenda".

 

L'omelia di Don Luigi è stata incentrata sul verbo "condividere", espressione che invita ad affidarsi nelle mani di Dio, che consegna Adriano al cielo così come la nascita lo aveva consegnato ai genitori, e che, dato il lavoro dell'imprenditore, lo aveva visto tante volte depositario dell'ultimo saluto e delle lacrime dei famigliari dei defunti. Terminata la funzione la salma è stata portata verso il tempio crematorio.

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S.V.
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