Accadeva 30 anni fa/69, aprile: nel 1988 la prima fusione di comuni, Paderno, Robbiate e i due Verderio pensano a Adua

Aprile 1988 inizia col botto: a Lecco arriva Bettino Craxi per avviare la campagna elettorale del Psi, a Merate in Comune viene depositato un progetto per ristrutturare Villa Biffo e trasformare l'immobile in un residence con ville e piscine immerse nell'ampio parco, a Robbiate scompare improvvisamente Graziano Oltolini ex sindaco del paese dal 1956 e, infine, Paderno, Robbiate e i due Verderio si siedono al tavolo per studiare la fusione tra i quattro paesi e far nascere la nuova cittadina chiamata.....Adua! Non bastasse, a Cernusco torna a divampare la polemica sul Golf Club di Moscoro con la minoranza di sinistra che accusa la Dc di appoggiare il mega piano mentre a Montevecchia si gettano le basi per rafforzare la riserva naturale, fornirla di supporti operativi e di un grande centro aggregativo per tutte le iniziative previste.

Partiamo da Craxi. Dopo Berlinguer e Occhetto, l'11 aprile arriva a Lecco il leader del Psi per dare inizio alla lunga campagna elettorale che vede impegnate numerose realtà del meratese-casatese e il capoluogo (che allora ancora non era tale). L'ex presidente del Consiglio parlerà delle difficoltà di de Mita a formare un nuovo governo, dell'appoggio incondizionato al progetto di Lecco provincia e delle sue belle giornate che spesso trascorre a Barzio.

Il 5 aprile si svolgono i funerali del commendator Graziano Oltolini, figura storica nel panorama politico robbiatese cui la cittadina ha dedicato una via. Oltolini, milanese di nascita arrivò a Robbiate da Merate nel '52 avviando una fiorente attività di produzione di bambole, Nel '56 veniva eletto per la prima volta sindaco nelle file della Democrazia cristiana. Animatore di molte attività in paese, tra cui l'associazione box, Oltolini è rimasto in politica fino alla metà degli anni ottanta. La scomparsa improvvisa, avvenuta a 75 anni, ha lasciato costernato il paese e, soprattutto, la sua famiglia, la moglie Pierina e i 12 figli.

Graziano Oltolini


Secondo indiscrezioni un noto professionista monzese sta per depositare presso l'ufficio tecnico di Merate un maxi piano di ristrutturazione della villa Biffo, piano che prevede la realizzazione di otto o dieci appartamenti immersi nel verde di un parco di circa 180mila metri quadrati, tra i più vasti delle ville lombarde. Il Biffo, costruito tra il 1936 e il 1940 aveva come ultima proprietaria la contessa Maria Giulia Crespi che vendette l'intero bene alla società milanese "Emme 8" per un prezzo - si disse allora - di 1,5 miliardi di lire.

Nel piccolo distretto di Robbiate deflagra un'idea la cui paternità è tuttora incerta: fondere assieme Paderno e i due Verderio per dare vita alla città di "Adua", oppure di "Orobia". Robbiate e Paderno si dicono entusiasti, almeno i rispettivi primi cittadini anche perché i due comuni erano uniti fino al 1947.

 

Le chiese di Robbiate, Paderno e, sotto, Verderio superiore e Inferiore

Di diverso avviso Armando Villa, storico sindaco di Verderio Superiore che constata come sia già difficile integrare il suo paese col confinante Inferiore. Tutti comunque sono d'accordo che non potrà essere una decisione calata dall'alto ma che dovrà passare per una consultazione popolare.

A Cernusco si riaccende lo scontro attorno al progetto dell'architetto Ugo Grimoldi di realizzare un Golf Club a Cascina Moscoro su un'area di circa 800mila mq. con destinazione agricola. Sullo sfondo l'imminente tornata elettorale. La Dc invita a riflettere con serenità sul progetto che sarà comunque analizzato dall'Amministrazione che verrà; Rinnovamento Democratico lo boccia senza appello e minaccia il ricorso al referendum popolare.

I Lions "aprono" il club alle donne. Sì, può sembrare una notizia datata invece se ne parla proprio nel 1988. Lo fa il governatore dell'associazione Siro Brondoni al termine della visita annuale ai club "Merate", "Brianza Colli" e "Brianza laghi". Per quanto faccia sorridere l'apertura non trova tutti d'accordo. La cronaca dell'epoca, ad esempio, ricorda che l'ingegner Arturo Comotti si disse contrario definendo la decisione "..un'americanata". Non sappiamo quanto ciò corrisponda al vero. Ma, come dicevamo, così racconta un cronista dell'epoca.

A Rovagnate si costituisce un nuovo gruppo corale misto. Si chiama "Licabella" ed è diretto dal maestro Floranna Spreafico. Lo scopo è quello di riavvicinare giovani e meno giovani al piacere del canto corale con brani che spaziano dal 1500 fino a vecchi e nuovi canti popolari di montagna.

Il 17 aprile la Cooperativa Casa Amica inaugura la nuova sede ricavata dall'ex scuola elementare di Brugarolo in via IV Novembre. Una tre giorni, da venerdì a domenica segna la nuova iniziativa della benemerita associazione di si occupa di disabilità. Ed è proprio un convegno sulla disabilità ad aprire la tre giorni che avrà come serata conclusiva, il 20 aprile, uno straordinario concerto nel salone di Palazzo Prinetti per soprano e pianoforte. A presiedere la cooperativa è l'imprenditore Enrico Mandelli mentre il coordinatore è Ermanno Ghisleni promotore di una raccolta fondi per l'acquisto di un furgone atto al trasporto dei disabili. I soci fondatori sono una ventina e, a sette mesi dall'avvio dell'attività, i soci sono 195.

 

A Merate, intanto, si discute a porte chiuse della istituenda tenenza dei carabinieri. Se ne parla da tempo perché la caserma di via Verdi è del tutto insufficiente e impedisce qualsiasi programma di potenziamento di uomini e mezzi. L'Arma non sembra particolarmente intenzionata a sollecitare l'opera e neppure i comuni vicini. A Villa Confalonieri ne discutono gli assessori Luigi Zappa e Giovanni Battista Albani con il comandante della locale stazione maresciallo Notaro e il comandante della compagnia di Lecco capitano Cirielli. La necessità di un nuovo presidio è evidente ma azioni concrete ancora non se ne vedono.

Una bella iniziativa che merita una menzione in questa rubrica: il 16 aprile, sabato, gli scolari della prima classe elementare di Sartirana accompagnati dall'insegnante Adriana Lama Notaro e dai genitori mettevano a dimora 14 querce rosse - preparate dall'esperto botanico Romano Spada, curatore del parco del Biffo - e su ciascuna di essere appendevano un cartello col proprio nome. Segno di un impegno per i successivi quattro anni di accudire l'albero.

Nella consueta - per l'epoca, oggi è tutto proibito - classifica dei redditi, relativi al 1983, svetta ancora una volta Luigi Rusca, industriale, grande benefattore dell'ospedale di Merate con 230 milioni di lire. Rusca era morto l'8 agosto 1986. Dietro di lui Annibale Brivio, il "marchese", deceduto nel 1987 a 95 anni, con 185 milioni di lire. In terza posizione il ragionier Pompeo Bianchi con 172 milioni. In fondo alla classifica dei 15 top della città, i notai Modesto Bosisio con 117 milioni e Achille Tasca con 111.

Nel corso di un mese già turbolento per le molte vicende aperte ecco scoppiare il caso "Radiologia" del Mandic. E più ancora il "Caso" eredità Rusca. I lavori sono fermi da mesi e non si capisce come mai l'eredità non sia stata ancora messa a disposizione del Comitato di Gestione per finanziare l'opera così come voluto dal benefattore Rusca in memoria della moglie Carla Padovani Rusca. I soldi non arrivano, il Curatore testamentale prende tempo e non risponde alle diffide di Sandro Cesana presidente del Comitato. Inevitabile il ricorso al tribunale di Lecco. La battaglia è appena iniziata. Ma già la politica è sul piede di guerra. Mario Oldani, capogruppo comunista nell'assemblea dell'Ussl pone domande dirette a Cesana sul fermo lavori della Radiologia ma anche sulle liste d'attesa e sulle prestazioni maggiormente richieste dall'utenza che hanno necessità di un potenziamento.

Sandro Cesana e Mario Oldani


69/continua

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