Inquinamento atmosferico: ormai diradate le polveri sottili. Adesso a preoccupare è l’Ozono, prodotto dalle automobili

Continua il trend positivo per quanto riguarda le polveri sottili in atmosfera, denominate PM 10, ma segnali preoccupanti giungono dal fronte “Ozono” (O3), un inquinante secondario, generato dalle reazioni atmosferiche, prodotto soprattutto dagli scarichi automobilistici prevalentemente dai motori diesel. L’intero mese di maggio ha visto tutte le centraline Arpa dislocate sul territorio provinciale e le campionature attraverso strumenti mobili, far segnare valori di PM 10 al di sotto delle soglie limite.
Si sono verificate, al contrario impennate violente nei valori dell’Ozono soprattutto tra il 24 e il 27 maggio con picchi giornalieri superiori a 180. Il “valore obiettivo” per l’Ozono è fissato a 120 microgrammi per metro cubo da non superarsi più di 25 volte l’anno; la cosiddetta “soglia di informazione” è posta a 180  microgrammi per metro cubo come media oraria mentre la “soglia di allarme” vero e proprio + fissata a 240 microgrammi per metro cubo sempre come media oraria. Vediamo più nel dettaglio le tre diverse aree della provincia di Lecco.

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LECCHESE, LAGO, VALSASSINA: La stazione di Lecco via Amendola ha funzionato per tutti i 31 giorni facendo segnare una media di periodo bassissima: 13,8 microgrammi per metro cubo di polveri sottili. Analoga media per via Sora dove però la centralina è rimasta fuori uso per due giorni. A Valmadrera, sempre zero superamenti della soglia di 50 microgrammi per metro cubo e una media nei 31 giorni di 14,1. Qualcosa in più a Moggio in Valsassina dove la media è stata di 16,8 mµ/mc. Decisamente più preoccupante invece, l’inquinamento da Ozono per quanto mai i valori abbiano toccato la “soglia di informazione”. La stazione di Amendola “registra” questo inquinante.
La stazione di Sora, invece, nei 31 giorni ha fatto segnare 7 superamenti del limite obiettivo (120 mµ/mc); quella di Valmadrera 9 e quella di Moggio altrettanti. Anche a Calolziocorte nessun superamento per le PM10 mentre l’Ozono ha raggiunto la punta di 152 il 25. Dal 23 al 31 maggio, periodo in cui l’inquinante è cresciuto molto, i superamenti del limite obiettivo di 120 sono stati 4. La media nel periodo delle polveri sottili è stata pari a 16,4 mµ/mc. Infine Mandello del Lario. Anche qui PM 10 bassissimo per l’intero mese con la media finale di 15,5. In crescita invece l’Ozono che negli ultimi dieci giorni del mese ha fatto segnare 3 superamenti con un picco il giorno 26 di 140 mµ/mc.
 
MERATESE: La centralina di rilevamento posta in via Statale ha registrato una media di polveri sottili nei 26 giorni di funzionamento pari a 20,6 mµ/mc. Nessun superamento del valore limite. Analoga la situazione da Verderio a Montevecchia con medie variabili ma tutte largamente al di sotto dei 50. Come per il lecchese, però, anche nel meratese il problema dell’Ozono si fa sentire. Al momento il quadro appare migliore rispetto a quello di Lecco, Valmadrera e Moggio.
I superamenti del valore obiettivo (120 mµ/mc.) sono stati soltanto 5 e nessuna rilevazione ha fatto segnare medie oltre 180. Tuttavia nella terza decade del mese l’inquinante ha fatto la sua comparsa mantenendo una presenza che soltanto negli ultimissimi giorni del mese è scesa sotto 100.

CASATESE/OGGIONESE: Più o meno i valori medi si sono attestati su quelli della confinante area meratese. A Casatenovo, zero superamenti e una media di polveri sottili di 17,6. In netta crescita l’Ozono che nel giorno peggiore, il 25 maggio, ha fatto segnare un picco di 186  La media mobile delle otto ore giornaliere scende a 166. Restando sulle medie giornaliere i superamenti del valore obiettivo sono stati 4. Diventano 5 se si considera il picco giornaliero.
A Barzanò situazione ottimale per quanto riguarda le polveri sottili con una media di 17,2. Anche qui a destare preoccupazione è l’ozono che il giorno 25 ha raggiunto quota 190 superando anche la “soglia di informazione”. Ma come massimo giornaliero. In realtà la media mobile nelle otto ore è stata di 164. I superamenti per picco negli ultimi dieci giorni del mese sono stati 6; quelli per media 4. A Missaglia le PM 10 sono diradate con valori tutti al di sotto del limite. Anche qui si impenna l’Ozono che nella giornata peggiore, il 25, ha raggiunto i 184 mµ/mc come punta massima giornaliera a fronte di una media del medesimo giorno di 164. I superamenti per picco sono stati 6; quelli per media otto ore, 4. A Oggiono, infine, PM 10 a 16,4 nei 31 giorni; Ozono invece in aumento dal 18 maggio fino al 28 con la consueta punta il 25 a 182 e una media nello stesso giorno di 155. I superamenti del valore obiettivo (120 mµ/mc.) sono stati a livello di media mobile 4 mentre come picchi, 6.
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