Merate: Report a Sabbioncello per la morte improvvisa e ''sospetta'' di Padre Francesco Bravi, testimone in una inchiesta su milioni di euro spariti

Padre Francesco Bravi
La puntata di lunedì 21 maggio di Report si è addentrata nei conventi francescani per risalire alle fila di una vicenda partita con la denuncia dei nuovi vertici dei frati minori che si accorgono di un buco spaventoso, si parla di oltre venti milioni di euro, e l'avvio delle indagini della magistratura, con un giudice che chiede di archiviare, un altro che respinge e che ordina di istruire il processo. Un fascicolo di 12mila pagine che parla di bonifici fatti dai tre frati indagati, ricavati da oboli e donazioni di fedeli, depositati su conti svizzeri e poi canalizzati da un faccendiere verso società offshore a Panama, poi reinvestiti in operazioni immobiliari in Africa.
Due i testimoni chiave indicati dal magistrato. Il faccendiere, trovato impiccato il giorno stesso delle perquisizioni della Guardia di Finanza, e Padre Francesco Bravi, morto improvvisamente il 28 dicembre del 2017 a 61 anni. Malato di parkinson, Padre Bravi risiedeva a Sabbioncello, presso il convento di Santa Maria Nascente, dal 2016. Ordinato nel 1982 era stato provinciale dell'ordine per la Lombardia, poi vicario generale a Roma all'epoca dei fatti contestati dalla guardia di finanza. Ieri le telecamere di Report sono entrate nel chiostro del convento meratese dove il giornalista ha tentato di ricevere informazioni su Padre Francesco, la sua presenza e il suo ruolo in convento. Bocche cucite e l'indicazione di rivolgersi al provinciale, salvo solo riuscire a sapere che Padre Francesco, che a parte il parkinson, godeva di buona salute, come confermato dalla stessa sorella, non era ricoverato in infermeria ed è morto nel suo letto.
Improvvisamente, a pochi giorni dalla richiesta del magistrato di essere sentito per la vicenda dei suoi tre confratelli che, stando all'impianto accusatorio, avrebbero fatto sparire milioni di euro dalle casse dell'ordine.
"Se vuoi toglierti dalla testa che in questa storia c'è un'altra morte di troppo, i convento non è oggettivamente il posto giusto. C'è un giudice che dice Sentite Bravi...e Bravi non c'è più" conclude laconico il giornalista.
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