Manuel Spadaccini, maestro d’armi, missionario della difesa personale, dal Krav Maga ai corsi con gli Specnaz in Siberia sino alla collaborazione col mitico comandante Alfa (G.I.S.)

Lo si potrebbe definire un moderno maestro d'armi, un missionario della difesa personale. Manuel Spadaccini, lecchese doc, 40 anni, sposato, è tutto questo e altro ancora: è affabilità, gentilezza, buone maniere e soprattutto buon senso. A dispetto della sua struttura fisica imponente alza la voce soltanto in palestra per spronare i suoi allievi o in cava durante i corsi di tiro operativo. Più semplicemente, Spadaccini è un professionista della difesa personale con il desiderio, diventato un mestiere vero e proprio, di trasmettere insegnamenti utili ai comuni cittadini e agli operatori delle Forze dell'Ordine in materia di sicurezza personale. E Dio sa quanto tutti noi oggi si abbia bisogno di maggiore sicurezza, anche se... autoprodotta.

 

In auditorium a Merate, da sinistra il Giornalista Enrico Fedocci di Mediaset e al ceentro il Comandante Alfa dei G.I.S.


Partiamo dal fondo, chi è e che cosa fa oggi Manuel Spadaccini?

"Manuel Spadaccini è un professionista della difesa personale che oggi ancora in prima persona gestisce la Krav Maga Academy - KMA - fondata nel 2009 e che in questi anni si è sviluppata fino a operare in 20 palestre con l'ausilio di 18 istruttori. Insieme al mio team oggi organizziamo attività di alta specializzazione nel combattimento anche con armi da fuoco, corsi di tiro in modalità principalmente israeliana, tecniche per operatori professionisti di elevato profilo chiamati a operare in situazioni di particolare pericolosità dove la capacità di reazione e di improvvisazione sono determinanti. Ma insegniamo anche al cittadino che possiede un'arma per difesa personale, come usarla in sicurezza andando oltre il concetto di uso sportivo che alla fine ha snaturato il significato di possedere un'arma da fuoco per chi ha particolari necessità ed è autorizzato a proteggersi. Alle Forze dell'Ordine offriamo opportunità di addestramento di livello molto elevato per la difesa di terze persone e la protezione di se stessi, cercando di porre il valore della vita sopra ogni cosa. Quando non sono impegnato nell'insegnamento o nel mio allenamento personale mi dedico alla stesura di articoli che mi richiedono le riviste del settore. Scrivere è una cosa che amo fare perché mi lusinga sapere che il mio pensiero messo su carta raggiunga chi, causa distanza o altri impedimenti, non possa partecipare in prima persona ai miei corsi"


Manuel durante l'addestramento di alcuni Spetsnaz russi in Siberia

Quale è stato l'inizio di questo percorso?

"Il mio percorso inizia 20 anni fa con l'arruolamento nell'Arma dei Carabinieri. Lì ho avuto l'occasione di avvicinarmi al mondo della difesa personale ed è stato subito amore. Non c'è cosa più bella infatti di poter proteggere qualcuno e -perché no- ovviamente anche se stessi. Se il destino mi ha dato l'opportunità di entrare a stretto contatto con grandi professionisti che mi hanno, come si dice, aperto la mente, mostrandomi che cosa davvero un uomo è in grado di fare in tema di difesa di sé e di terze persone, la passione ha fatto il resto, portandomi ad investire sulla mia personale formazione. Ad un certo punto del percorso, dopo aver viaggiato in numerosi stati esteri apprendendone da ciascuno i concetti di protezione, ho scelto di approfondire in special modo quello impiegato in Israele, dove sono davvero maestri in questo settore, dedicando il tempo ad accrescere la mia formazione professionale nel contesto della difesa armata e disarmata. Il passaggio all'insegnamento è stato assolutamente casuale. Sono stati infatti alcuni amici e colleghi a spingermi ad insegnare loro quanto avevo imparato negli anni. Ricordo con nostalgia gli inizi di quel periodo fatto di ritagli di tempo, con allenamenti tenuti a pochi amici, fino a mezzanotte in un vecchio capannone scarsamente illuminato. Si parla di oltre dieci anni fa, e già ero felice perché sapevo di stare facendo qualcosa di buono e di utile per loro.

In Israele con un gruppo di allievi KMA

Quali tappe hanno portato al livello attuale?

"Non posso dire molto, per ragioni di riservatezza. Se non che ho avuto insegnanti eccezionali in Europa e Medio Oriente, tutti operatori professionisti di grandissima levatura. Ma su questo punto preferirei essere generico. Tra i tanti approcci alla difesa personale posso dire che quello maggiormente efficace mi è sembrato l'approccio israeliano. Di qui la scelta di insegnare il Krav Maga".


VIDEO KRAV


In che cosa consiste esattamente la tecnica di Krav Maga e in cosa si differenzia dalle arti marziali?

"Esatto, il Krav Maga non è un'arte marziale. E' uno strumento che viene utilizzato e insegnato alle forze militari e di polizia israeliane per la loro incolumità nell'affrontare a mani nude avversari anche armati. Si differenzia dalle arti marziali perché non contempla la parte filosofica e spirituale che invece in quelle arti è pregnante. Il Krav maga è qualcosa di più diretto e più semplice proprio in virtù delle necessità per cui è stato ideato. E trova una buona applicazione ormai in tutto il mondo per le esigenze odierne di difesa personale dei comuni cittadini e delle Forze dell'Ordine. Essendo stato studiato appositamente per le esigenze della strada, i suoi punti di forza sono la semplicità, l ‘efficacia e la rapidità di apprendimento. Il Krav Maga può essere veramente un utile strumento da apprendere, a patto ovviamente di affidarsi alla giusta scuola".

Con i militari israeliani dell'IDF Israeli Defence Forces

Ci sono altre scuole che insegnano il Krav Maga nel territorio Lecchese?

"Si, diciamo che più o meno tutte sono state create da miei ex allievi che in KMA hanno scoperto il Krav Maga e ai quali ho cercato di trasmettere il meglio di questa disciplina. Alcuni si sono sentiti così ben preparati da voler tentare di organizzarsi tra loro ed aprire le loro scuole".


VIDEO TIRO


Le sarà dispiaciuto

"Beh, fa parte della vita, questo accade in ogni campo, sia chiaro. Nello sport molto spesso gli allievi di un Maestro si staccano per costituire le loro scuole, ma generalmente lo fanno sempre con etica, riconoscendo sempre da chi hanno appreso e da dove hanno iniziato. Nel caso dei miei ex vedo che evitano di dire che hanno conosciuto ed appreso il Krav Maga da me, probabilmente lo fanno per evitare pubblicità a loro controproducente, dato che operiamo nello stesso territorio. Ma come detto, fa parte della vita".


Durante un training con fucile d'assalto

C'è più interesse per lo studio del combattimento israeliano o per migliorare nell'uso delle armi?

"Domanda interessante, KMA fornisce entrambi questi tipi di formazione: training in palestra a mani nude e corsi nei campi di tiro con utilizzo di armi da fuoco. Il bacino d'utenza è indubbiamente più ampio nella difesa a mani nude perché per il lavoro armato occorre innanzitutto avere il porto d'armi. Però anche in questo specifico settore stiamo facendo un lavoro molto apprezzato ed in continua espansione. I corsi sono suddivisi in cinque livelli sia per armi corte (pistole) sia per armi lunghe come fucili d'assalto o a pompa. Generalmente ai corsi di tiro si approcciano per lo più professionisti come operatori delle Forze dell'Ordine o della sicurezza privata che vogliono ampliare il loro bagaglio tecnico, ma devo ammettere che anche tra i civili detentori di armi è sempre più viva la volontà e consapevolezza di poter migliorare la gestione in sicurezza di un'arma da fuoco. Questi corsi portano l'allievo a imparare tecniche molto efficaci nel combattimento dinamico, nella difesa di terze persone, anche utilizzando autovetture e lavorando in team".

VIDEO BASTONATA


Chi sono i fruitori tipo dei corsi di difesa personale?

"L'utente medio per la difesa personale varia dai 18 ai 50 anni. Diciamo che è una persona intenzionata a migliorare la fiducia in se stesso e nella sua capacità di difendere se stesso ed i propri cari. E' una persona che desidera imparare tecniche efficaci ma in tempi relativamente brevi, non impiegando anni, insomma. Da noi vengono moltissimi padri di famiglia, ma anche ragazzi vittime di aggressioni e, naturalmente, donne. Per il pubblico femminile organizziamo anche corsi speciali che affrontano tematiche di aggressione specifiche come ad esempio tecniche antistupro, sono corsi sempre sold out. Una delle particolarità di KMA, è che noi insegniamo a difendere anche terze persone fornendo gli strumenti utili a intervenire a difesa di qualcuno in difficoltà, tutelando quanto possibile anche il soggetto aggressore. Tra i nostri partecipanti ci sono naturalmente molti operatori delle Forze dell'Ordine che in questo modo hanno la possibilità di allenarsi con cadenza settimanale".

 

C'è una verifica preventiva dei soggetti che intendono approfondire le tecniche di difesa e combattimento?

"Il rischio di insegnare tecniche di combattimento a personaggi che potrebbero farne un uso improprio c'è, come c'è in qualsiasi sport da combattimento. Però vede dopo tanti anni ho imparato a riconoscere questi soggetti e soprattutto a far capire loro - con le buone maniere - di lasciar perdere. Devo dire che ci sono sempre riuscito. E comunque in una palestra "sana" entrano solo persone "sane". E' difficile da spiegare ma le assicuro che l'erba grama in KMA non attecchisce."

Spadaccini illustra una tecnica di tiro durante un training

La qualifica di Spetsnaz campeggia sulla schiena dei militari russi

 

Ci racconti qualche episodio particolare della sua esperienza in Italia e all'estero

"Beh come può immaginare le esperienze sono state tante ed adoro farne perché, come in genere nella vita, non si finisce mai di crescere e di imparare. Un'esperienza che ricordo in modo particolare ha come scenario la Russia. Sono stato chiamato per un addestramento specifico ad un gruppo di operatori delle forze speciali, denominate "Spetsnaz" o in russo "Specnaz". I russi mi hanno invitato in Siberia per un training con uomini di altissima preparazione. Con il termine "Spetsnaz" si intendono le loro forze speciali, ed ovviamente ne hanno afferenti a numerosi corpi. Pertanto ho avuto l'onore di lavorare con Forze Speciali di Polizia, Esercito, Servizi Segreti FSB (gli eredi dell'ex KGB), Antidroga, Antiterrorismo e della Polizia Penitenziaria con esercitazioni di irruzioni anticrimine e antiterrorismo, liberazione ostaggi, salvataggio colleghi feriti. Le posso assicurare che sono operatori veramente in gamba, ma che noi italiani non abbiamo niente da invidiare, anzi, secondo la mia esperienza, la capacità di adattamento ed improvvisazione che hanno gli italiani, all'estero se la sognano. Ed è una cosa preziosissima in questo settore. Con i russi ho effettuato durante le simulazioni prestabilite cambi di situazioni a sorpresa per verificare proprio la capacità di improvvisazione e di adattamento del personale operativo, ad esempio sostituendo a sorpresa un ostaggio di peso normale che doveva essere vigile con un altro di 130 chili che improvvisamente, dietro mio segnale, avrebbe dovuto simulare uno svenimento, per cui sarebbero occorsi più agenti per portarlo in salvo, mentre i restanti dovevano adattarsi per il fuoco di copertura e l'evacuazione. Per cui il team doveva operare un cambio di schema in pochi secondi. In un'altra esercitazione per l'irruzione in un edificio, ho concordato con i tre uomini di coda del team, ad insaputa del resto dei loro colleghi, che appena entrati nell'edificio, a causa di un'esplosione, sarebbero dovuti restare a terra come morti. Questo per verificare la capacità di reazione del team nell'adeguarsi a una situazione inattesa e di grave emergenza. Sono sicuramente uomini di grande coraggio e capacità, ma ripeto, i nostri italiani non sono di sicuro da meno, anzi sono maestri in questo adattamento".

Manuel Spadaccini ed il suo team KMA impegnati nel trainig con le Forze dell'Ordine

 

Come vede il futuro di questa attività?

"Dicevo all'inizio di questa conversazione che oggi abbiamo 20 centri e 18 istruttori. Un bel risultato se si pensa che per KMA la qualità viene prima di tutto e che siamo partiti nel 2009 con le sole palestre di Oggiono e Calco e non smetteremo di crescere. Un significativo balzo in avanti - almeno sul piano professionale e della gratificazione mia personale - è la collaborazione che abbiamo avviato col "Comandante Alfa" -che ha scelto proprio KMA come partner-. "Alfa" è uno dei fondatori del Gruppo di Intervento Speciale, il "GIS" dei Carabinieri ed è costretto come molti colleghi delle cosiddette "teste di cuoio" a travisare il volto con il mefisto, non tanto per se stesso, quanto a tutela della sua famiglia. Col "Comandante Alfa" offriamo corsi molto particolari, per tutele e scorte. A Maggio terremo lezioni mirate di guida operativa evasiva, ovvero insegneremo agli agenti che effettuano servizi di scorta e tutela manovre difensive e offensive atte alla salvaguardia delle persone a bordo e al fermo di veicoli in fuga. Sono corsi unici in Italia in quanto nei comuni corsi di guida veloce e/o sicura si insegna ad evitare le collisioni, mentre nel nostro caso insegniamo a gestire e applicare reali collisioni per sfuggire ad un agguato o speronare l'auto di criminali in fuga, o ancora aprendosi il varco come un ariete mantenendo in funzione il mezzo. Sono manovre che richiedono grandissima lucidità, coraggio, audacia e competenza. Tutte doti che sono patrimonio del "Comandante Alfa". E che assieme mettiamo a disposizione degli Agenti impegnati in prima linea contro il crimine".

Manuel in palestra durante una difesa da coltellata

C'è una cosa che la contraddistingue?

"Forse una frase alla quale tengo tanto e che ripeto spesso: "la testa prima dei muscoli". Spingo costantemente i miei allievi ad essere dei pensanti, ad applicare il ragionamento prima e durante un'azione difensiva. E' qualcosa che ritengo fondamentale e che può fare la differenza. Chi lavora con me lo sa bene".

Claudio Brambilla
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