On. Grimoldi (Lega) sulla giovane strangolata in Pakistan

L'autopsia svolta in Pakistan sul corpo della povera Sana Cheema conferma che è stata strangolata. Dopo le balle tirate fuori dalla famiglia su un malore della ragazza abbiamo la conferma che questa povera ragazza italiana, che viveva a Brescia, è stata assassinata dal padre e dal fratello, pure loro provenienti da Brescia, solo per aver rifiutato le solite nozze combinate che si usano in quei Paesi e perché voleva sposarsi con un italiano.

Una vicenda terribile che coinvolge purtroppo una ragazza che a Brescia aveva studiato e lavorava, un tragico episodio che richiama alla memoria la vicenda analoga di Hina Saleem, sgozzata nel 2006 sempre nel bresciano sempre dal padre e dal fratello pakistani e sempre per la medesima ragione, essersi innamorata di un ragazzo italiano e cristiano. Una vicenda orribile che conferma che un certo Islam, quello più oltranzista, non è compatibile con il nostro modo di vivere, con i nostri valori e che è impossibile un'integrazione, da parte di certi islamici fondamentalisti, che non si trasformi in una sottomissione da parte nostra.
Lo dichiara l'on.Paolo Grimoldi, deputato della Lega e Segretario della Lega Lombarda
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