ASST: la UIL 'vince' ma il rappresentante RSU rimane della CGIL e si scatena la polemica
Con 10 seggi conquistati alle ultime elezioni della RSU interna alla ASST di Lecco, la UIL FPL era ormai certa che avrebbe tolto dopo quasi vent'anni la rappresentanza del sindacato interno alla CGIL. E invece stamane, mercoledì 9 maggio, i risultati usciti dal vertice che si è tenuto al Manzoni di Lecco hanno tutt'altro che rispettato le attese di Massimo Coppia (il segretario UIL FPL Como-Lecco per la sanità) e il candidato principale a ricoprire per il prossimo anno la carica di rappresentante dell'intera RSU dell'azienda sociosanitaria territoriale lecchese, Claudio Bosco.
Questo perché, nonostante la vittoria alle elezioni con 416 voti raccolti ad aprile tra i lavoratori (molti di più delle altre sigle sindacali) la UIL non è riuscita a convincere chi si batte concretamente per la causa dell'organico dell'ASST, e cioè i 36 membri della RSU, che comprende anche CISL e NURSIND e NURSING UP. Bosco, durante l'elezione che secondo il segretario Coppia ''doveva essere praticamente una presa d'atto'', non è andato oltre ai 12 voti favorevoli arrivati dal suo sindacato. Gli altri 22 si sono detti contrari alla sua elezione, 2 si sono astenuti. Infine, l'assemblea ha eletto Ercole Castelnovo della CGIL grazie a 13 voti favorevoli, 12 contrari (della UIL) e 11 astenuti tra i quali i rappresentanti dell'USB, capitanati da Francesco Scorzelli. L'elezione di Castelnovo, per le modalità con cui è avvenuta, ha fatto insorgere la UIL e i suoi membri. ''Solitamente, chi vince esprime il proprio candidato, ma a noi non è stata data la possibilità democratica di poter esprimere questo diritto - ha commentato Coppia - Il nostro collega Bosco sarà anche alla prima esperienza in azienda, ma ha comunque ricevuto 104 voti alle scorse elezioni. E' stato votato dai dipendenti dell'ospedale Manzoni per dare nuove regole al sindacato interno, perché i lavoratori si sono accorti delle criticità che hanno avuto le ultime gestioni della RSU''. Secondo Coppia il principale responsabile di quanto è accaduto nella mattinata di mercoledì 9 maggio all'assemblea della RSU sono Scorzelli e l'USB. ''Non si capisce perché abbia detto ai suoi di astenersi su alcuni nominativi - ha proseguito Coppia - In pratica, ha permesso che il nuovo rappresentante sia qualcuno che ha preso appena 38 voti alle elezioni. Questo significa contravvenire a quello che di solito si chiama democrazia''. Dal versante USB non si è fatta attendere la replica alle dichiarazioni rilasciate da Coppia. Secondo Scorzelli, che peraltro era stato il rappresentante RSU più votato con 178 voti, anche se aveva poi rifiutato la candidatura, le ragioni per cui USB ha deciso di non votare Bosco e la UIL sono sostanzialmente due: con Bosco non hanno mai spartito nessuna battaglia e in più non hanno apprezzato come la UIL ha svolto la campagna elettorale.
''Iniziamo col dire che USB è un sindacato antagonista e conflittuale, di minoranza - ha spiegato Scorzelli - USB non condivide la politica sindacale di Nursind e Nursing Up in quanto sindacati di categoria. Non condivide la politica sindacale di CGIL, CISL e UIL perchè hanno firmato un contratto vergognoso. Peraltro sono un sognatore, vorrei il sindacato unico. Ma a parte questo, non posso votare per questa gente, che non conosco nemmeno. Ma come atto di buona volontà, come USB abbiamo deciso di astenerci sulle persone con le quali abbiamo condiviso una battaglia. Con Bosco non abbiamo condiviso niente. UIL peraltro ha 10 seggi, sì, ma non ha la maggioranza di 19. Quindi non ha vinto le elezioni. E poi hanno fatto una campagna vergognosa, a nostro parere scorrettissima. E questa cosa non è piaciuta a nessuno''. La linea tenuta da USB, come sottolineato da Scorzelli, è stata quindi quella di astenersi alla votazione di coloro con i quali sono state condivise le battaglie del passato. Castelnovo ha perciò vinto l'elezione con 13 voti a favore, 12 contrari e 12 astensioni. Roberta Di Virgilio della UIL, candidata in alternativa a Bosco, ha preso un solo voto a favore in meno, e nel suo caso USB si è astenuta. Fabio Raimondi della CGIL ha invece rifiutato la candidatura come Scorzelli. La UIL, infine, ha fatto sapere che non presenzierà nella mattinata di domani, giovedì 10 maggio, all'incontro previsto tra la RSU e la direzione generale della ASST di Lecco, con la quale ha chiesto un incontro a parte.
Massimo Coppia, segretario UIL FPL Como-Lecco per la sanità pubblica e privata
Questo perché, nonostante la vittoria alle elezioni con 416 voti raccolti ad aprile tra i lavoratori (molti di più delle altre sigle sindacali) la UIL non è riuscita a convincere chi si batte concretamente per la causa dell'organico dell'ASST, e cioè i 36 membri della RSU, che comprende anche CISL e NURSIND e NURSING UP. Bosco, durante l'elezione che secondo il segretario Coppia ''doveva essere praticamente una presa d'atto'', non è andato oltre ai 12 voti favorevoli arrivati dal suo sindacato. Gli altri 22 si sono detti contrari alla sua elezione, 2 si sono astenuti. Infine, l'assemblea ha eletto Ercole Castelnovo della CGIL grazie a 13 voti favorevoli, 12 contrari (della UIL) e 11 astenuti tra i quali i rappresentanti dell'USB, capitanati da Francesco Scorzelli. L'elezione di Castelnovo, per le modalità con cui è avvenuta, ha fatto insorgere la UIL e i suoi membri. ''Solitamente, chi vince esprime il proprio candidato, ma a noi non è stata data la possibilità democratica di poter esprimere questo diritto - ha commentato Coppia - Il nostro collega Bosco sarà anche alla prima esperienza in azienda, ma ha comunque ricevuto 104 voti alle scorse elezioni. E' stato votato dai dipendenti dell'ospedale Manzoni per dare nuove regole al sindacato interno, perché i lavoratori si sono accorti delle criticità che hanno avuto le ultime gestioni della RSU''. Secondo Coppia il principale responsabile di quanto è accaduto nella mattinata di mercoledì 9 maggio all'assemblea della RSU sono Scorzelli e l'USB. ''Non si capisce perché abbia detto ai suoi di astenersi su alcuni nominativi - ha proseguito Coppia - In pratica, ha permesso che il nuovo rappresentante sia qualcuno che ha preso appena 38 voti alle elezioni. Questo significa contravvenire a quello che di solito si chiama democrazia''. Dal versante USB non si è fatta attendere la replica alle dichiarazioni rilasciate da Coppia. Secondo Scorzelli, che peraltro era stato il rappresentante RSU più votato con 178 voti, anche se aveva poi rifiutato la candidatura, le ragioni per cui USB ha deciso di non votare Bosco e la UIL sono sostanzialmente due: con Bosco non hanno mai spartito nessuna battaglia e in più non hanno apprezzato come la UIL ha svolto la campagna elettorale.
Francesco Scorzelli, dell’RSU di USB
''Iniziamo col dire che USB è un sindacato antagonista e conflittuale, di minoranza - ha spiegato Scorzelli - USB non condivide la politica sindacale di Nursind e Nursing Up in quanto sindacati di categoria. Non condivide la politica sindacale di CGIL, CISL e UIL perchè hanno firmato un contratto vergognoso. Peraltro sono un sognatore, vorrei il sindacato unico. Ma a parte questo, non posso votare per questa gente, che non conosco nemmeno. Ma come atto di buona volontà, come USB abbiamo deciso di astenerci sulle persone con le quali abbiamo condiviso una battaglia. Con Bosco non abbiamo condiviso niente. UIL peraltro ha 10 seggi, sì, ma non ha la maggioranza di 19. Quindi non ha vinto le elezioni. E poi hanno fatto una campagna vergognosa, a nostro parere scorrettissima. E questa cosa non è piaciuta a nessuno''. La linea tenuta da USB, come sottolineato da Scorzelli, è stata quindi quella di astenersi alla votazione di coloro con i quali sono state condivise le battaglie del passato. Castelnovo ha perciò vinto l'elezione con 13 voti a favore, 12 contrari e 12 astensioni. Roberta Di Virgilio della UIL, candidata in alternativa a Bosco, ha preso un solo voto a favore in meno, e nel suo caso USB si è astenuta. Fabio Raimondi della CGIL ha invece rifiutato la candidatura come Scorzelli. La UIL, infine, ha fatto sapere che non presenzierà nella mattinata di domani, giovedì 10 maggio, all'incontro previsto tra la RSU e la direzione generale della ASST di Lecco, con la quale ha chiesto un incontro a parte.
A.S.