Retesalute: la discussione sull'ampliamento è rinviata. Sollevato il problema del TFR
Nulla di fatto per l'ampliamento di Retesalute ad altri comuni del circondario. L'assemblea che si è riunita l'altra sera, giunta a tarda ora, dopo la discussione del bilancio, ha deciso di rinviare ad altra data la discussione e l'analisi della delibera che, tra l'altro, pare avesse subito alcune modifiche, protocollate la mattina stessa dell'assise, e quindi non visionate in tempo dai soci.
Sul tema dell'ampliamento che, secondo la maggioranza dei sindaci rappresenta un'opportunità da non perdere, è intervenuto il revisore dei conti dr. Giovanni Perego che, francamente, travalicando le proprie competenze si è spinto a mettere in guardia i membri dell'assemblea sul rischio che allargando l'attività aumentino i costi. Peccato che nessuno abbia avuto la prontezza di spirito di ribattere che aumentano anche i ricavi come ogni azienda che investe e si potenzia.
L'azienda che fattura 8 milioni di euro e conta oltre 50 dipendenti dovrà affrontare con una certa urgenza il problema dei TFR (Trattamenti di Fine Rapporto) che rappresentano per volume una parte importante e preoccupante. Trattandosi infatti di "uscite" non previste perchè generate da decisioni di terzi (legati da contratti di lavoro subordinato), vanno tenuti in debita considerazione e attualmente potrebbero ammontare a 400mila euro.
L'aumento dei servizi conferiti ha portato a un aumento del fatturato. 6,5 milioni di euro sono i costi per i servizi, 1,7 milioni di euro i costi per il personale. Le immobilizzazioni ammontano a 90mila euro, i crediti a 2,6 milioni di euro mentre il patrimonio netto è di 56mila euro. I debiti sono pari a 2,2 milioni di euro. E' stata poi il direttore Simona Milani a presentare la relazione accompagnatoria al bilancio di esercizio, che tratteremo in un articolo a parte.
Sul tema dell'ampliamento che, secondo la maggioranza dei sindaci rappresenta un'opportunità da non perdere, è intervenuto il revisore dei conti dr. Giovanni Perego che, francamente, travalicando le proprie competenze si è spinto a mettere in guardia i membri dell'assemblea sul rischio che allargando l'attività aumentino i costi. Peccato che nessuno abbia avuto la prontezza di spirito di ribattere che aumentano anche i ricavi come ogni azienda che investe e si potenzia.
L'azienda che fattura 8 milioni di euro e conta oltre 50 dipendenti dovrà affrontare con una certa urgenza il problema dei TFR (Trattamenti di Fine Rapporto) che rappresentano per volume una parte importante e preoccupante. Trattandosi infatti di "uscite" non previste perchè generate da decisioni di terzi (legati da contratti di lavoro subordinato), vanno tenuti in debita considerazione e attualmente potrebbero ammontare a 400mila euro.
L'aumento dei servizi conferiti ha portato a un aumento del fatturato. 6,5 milioni di euro sono i costi per i servizi, 1,7 milioni di euro i costi per il personale. Le immobilizzazioni ammontano a 90mila euro, i crediti a 2,6 milioni di euro mentre il patrimonio netto è di 56mila euro. I debiti sono pari a 2,2 milioni di euro. E' stata poi il direttore Simona Milani a presentare la relazione accompagnatoria al bilancio di esercizio, che tratteremo in un articolo a parte.
S.V.