Mandic: Andrea Sala, centralinista dal 2003, ha raggiunto il traguardo della pensione

Dopo un periodo di tirocinio iniziato nell'ottobre 2003, Andrea Sala è entrato "a regime" nell'organico del San Leopoldo Mandic e il 30 aprile scorso, raggiunti i 42 anni di "bollini", ha potuto dirsi finalmente in pensione.

Andrea Sala, il neo pensionato



Andrea è stato per tre lustri una delle voci del centralino del presidio ospedaliero meratese, rispondendo alle chiamate degli utenti, fornendo loro indicazioni su servizi, orari, passando i vari reparti e contattando gli specialisti richiesti dalle persone.

Con le infermiere dell'endoscopia.

E' un ipovedente grave, che non si è arreso: ha raggiunto infatti un grado di autonomia molto elevato sia con le strumentazioni (computer, centralino, posta elettronica) che con gli ambienti che lo circondano, arrivando al lavoro in autobus e muovendosi con grande scioltezza tra i corridoi dell'ospedale. Preciso, attento alle richieste ma anche molto pacato e posato nelle risposte, a fronte di domande non sempre chiare, educate e tranquille, Andrea si è applicato con il massimo impegno nel suo lavoro.

Con le colleghe Maria Luisa e Antonella

"Di solito quando devo fare una cosa cerco di farla nel miglior modo possibile ed è così che ho cercato di fare il centralinista usando la massima professionalità" ha spiegato "per questo motivo, con gli utenti esterni ho sempre cercato di dare informazioni chiare e corrette fornendo, dove era possibile, il massimo aiuto. Lo stesso comportamento l'ho tenuto con tutti i dipendenti per dare sempre una risposta alle loro richieste".
Da dietro il vetro della portineria, i ritmi sono spesso frenetici, con telefonate e richieste che si susseguono senza sosta e con "l'urgenza" che ogni chiamata riveste per l'utenza. Per questo il rapporto con i colleghi è stato fondamentale per mantenere la calma e la serenità durante le ore del servizio.

Con i colleghi pensionati di recente

Con Maurizio Dell'Orto e Anna

"Ringrazio i miei ex colleghi della portineria per l'affetto e l'aiuto che mi hanno dato in questi
13 anni di collaborazione, con molti di loro si è instaurato un rapporto di amicizia
e lo dimostra il fatto che alcuni, che sono venuti a salutarmi anche se sono a loro volta già in pensione"
ha raccontato Andrea all'indomani della pensione "lo stesso affetto e aiuto l'ho riscontrato in tutti i dipendenti, operai, infermieri, impiegati e dottori, e anche a loro va il mio ringraziamento. Le persone che ho conosciuto in questi anni lavorando in ospedale mi hanno lasciato un buon ricordo che sicuramente non dimenticherò e spero di averlo lasciato anch'io a loro".

S.V.
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