Montevecchia: festa a sorpresa per Andreotti. Colleghi e amici gli augurano buona pensione

Grande festa a sorpresa per Claudio Andreotti, lo storico agente di polizia locale a Montevecchia, in pensione dal 2 aprile [clicca QUI].

Sabato pomeriggio la Casetta di Montevecchia si è riempita di amici e parenti dell'ex vigile, contenti per il traguardo che ha raggiunto ma dispiaciuti per non vederlo più in divisa. Due settimane in cui Andreotti si è felicemente calato nel ruolo di nonno a tempo pieno, prendendosi cura delle due nipotine. E adesso che ha ricevuto in regalo un casco nuovo di zecca e ancora luccicante, potrà salire in sella della sua bicicletta per attraversare in lungo e in largo la Brianza. Compagno di tante pedalate, in via del Fontanile sabato pomeriggio c'era anche l'amico di sempre Cesare Maggioni. Insieme hanno ricordato la salita del Ghisallo e altre prove di resistenza che, col tempo, acquistano la patina dell'"impresa eroica".


Convinto di andare a festeggiare il compleanno della figlia - così gli era stato fatto credere - si è trovato di fronte tanta gente recatasi apposta per lui. Il sindaco Franco Carminati gli ha consegnato le forbici per il taglio del nastro e la festa è così cominciata, con l'enorme piacere impresso sul volto emozionato e incredulo di Claudio Andreotti.

«Speravo che restasse ancora per qualche anno - ha commentato il primo cittadino - Non è facile trovare un soggetto del genere. Sostituirlo sarà impossibile. Questa è la verità». Parole di stima pure dal collega di Montevecchia, l'agente Antonio Sanguedolce: «Oltre ad essere un collega, è stato un buon partner anche a livello umano. Alla necessità si è reso sempre disponibile». In occasione del pensionamento, i colleghi, i collaboratori e il sindaco a nome di tutta l'amministrazione comunale hanno raccolto e devoluto dei soldi a favore della ricerca scientifica sulle malattie genetiche rare.

E così anche Telethon si è unita agli auguri, in una lettera che gli hanno consegnato e che Andreotti ha ben volentieri letto. "La donazione ricevuta in occasione del suo pensionamento rappresenta un aiuto prezioso che consentirà ai ricercatori italiani di continuare a lavorare, con impegno e dedizione, per arrivare quanto prima alla cura di queste gravi patologie. Un giorno felice per lei è diventato un giorno felice per i pazienti e i loro familiari, che attendono con fiducia una cura".

La serata è proseguita con canti, la cena e infine una simpatica torta fatta in casa addobbata con la paletta della polizia municipale, i segnali stradali e l'unica ammonizione che gli si può imputare: "multa per eccesso di lavoro! Superato il limite di 40 anni".
Marco Pessina
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