Olgiate/Calco: bilancio in attivo per l'AIDO. Ma la mancanza di volontari è un problema
A cinquant'anni dal primo trapianto di cuore avvenuto in Sud Africa, l'AIDO di Olgiate/Calco tira le somme del 2017 e ne trae un bilancio positivo con uno slancio per un impegno sempre maggiore volto alla sensibilizzazione della popolazione. Nel corso dell'assemblea annuale che si è svolta presso l'oratorio di Olgiate, il presidente del gruppo "Elena Minari", Piergiorgio Mozzanica, ha letto la relazione morale con numeri, il resoconto delle attività e qualche riflessione.
Guardando la situazione provinciale, nel 2017 su 18 potenziali donatori di organi (contro i 9 dell'anno precedente) ci sono stati 10 donatori effettivi (7 opposizioni e 1 non idoneo) che hanno dato una nuova speranza di vita normale a 45 persone in lista d'attesa. "Dati soddisfacenti" si legge nella relazione e che spronano a fare sempre di più. Sia Calco che Olgiate hanno aderito all'iniziativa "Una scelta in comune", allegando agli avvisi di scadenza delle carte di identità anche il foglio informativo. 112 i consensi registrati a Olgiate e una opposizione, 3 i SI a Calco e una sola opposizione. Gli iscritti al gruppo sono aumentati del 5% passando da 622 a 654. La sezione ha preso parte a diverse iniziative sovracomunali, di concerto con gli altri sodalizi (camminate, stand informativi, anniversari, cerimonie commemorative). Importante la presenza nelle scuole per diffondere già ai più piccoli la cultura della donazione. Nel 2017 si è riusciti a intervenire a Olgiate presentando l'AIDO a 38 studenti delle medie, mentre non è stato possibile farlo a Calco. Tra le preoccupazioni, invece, quella maggiore è rappresentata dalla mancanza di ricambio generazionale tra i volontari che ha messo a rischio la sopravvivenza di alcuni gruppi come quello di Verderio. Anche Olgiate/Calco non ne è immune e sarà necessario fermarsi a riflettere per dare slancio all'associazione con nuove leve e nuova linfa.
Al centro Giovanni Ravasi (con in mano la rivista) alla sua destra il presidente Piergiorgio Mozzanica
Guardando la situazione provinciale, nel 2017 su 18 potenziali donatori di organi (contro i 9 dell'anno precedente) ci sono stati 10 donatori effettivi (7 opposizioni e 1 non idoneo) che hanno dato una nuova speranza di vita normale a 45 persone in lista d'attesa. "Dati soddisfacenti" si legge nella relazione e che spronano a fare sempre di più. Sia Calco che Olgiate hanno aderito all'iniziativa "Una scelta in comune", allegando agli avvisi di scadenza delle carte di identità anche il foglio informativo. 112 i consensi registrati a Olgiate e una opposizione, 3 i SI a Calco e una sola opposizione. Gli iscritti al gruppo sono aumentati del 5% passando da 622 a 654. La sezione ha preso parte a diverse iniziative sovracomunali, di concerto con gli altri sodalizi (camminate, stand informativi, anniversari, cerimonie commemorative). Importante la presenza nelle scuole per diffondere già ai più piccoli la cultura della donazione. Nel 2017 si è riusciti a intervenire a Olgiate presentando l'AIDO a 38 studenti delle medie, mentre non è stato possibile farlo a Calco. Tra le preoccupazioni, invece, quella maggiore è rappresentata dalla mancanza di ricambio generazionale tra i volontari che ha messo a rischio la sopravvivenza di alcuni gruppi come quello di Verderio. Anche Olgiate/Calco non ne è immune e sarà necessario fermarsi a riflettere per dare slancio all'associazione con nuove leve e nuova linfa.
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S.V.