Merate, Fasano (Semina): i social network creano isole chiuse di un arcipelago che va alla deriva
Chiara Manganini, Luca Riva e Luciano Fasano
L'ospite al liceo Agnesi l'altro giorno è stato il docente dell'Università degli Studi di Milano Luciano Fasano. Nel pomeriggio ha coinvolto gli studenti in un laboratorio. Alle ore 18.00 la conferenza aperta al pubblico. Un'analisi profonda sul "secolo presente", che possiede le sue radici nella Carta costituzionale scritta all'indomani della Resistenza, centrando perfettamente lo spirito del progetto de La Semina "Per un 25 aprile di pace e di futuro". Forti di queste e altre competenze che acquisiranno nelle prossime settimane, i giovani volontari del liceo saranno a loro volta i maestri per gli allievi delle elementari di Calco e Imbersago e delle medie di Merate, all'interno del programma di alternanza scuola-lavoro.
Il docente dell'Università degli Studi di Milano Luciano Fasano
Altra questione fondamentale è l'integrazione. «In futuro ci saranno società aperte, che valorizzano le specificità mettendole in dialogo, e società chiuse. La Costituzione si appronta al mondo aperto con le immagini sulle confessioni religiose e lo straniero. L'articolo due afferma la correlazione fra "persone" e non cittadini». Fasano ha chiarito che l'integrazione non può essere circoscritta nei confronti degli stranieri. Nell'integrazione sociale rientra per esempio la parità di genere o il femminicidio. «In un individuo complesso, esiste la capacità nel differenziarsi, ma integrando le differenze». L'integrazione è difficile da costituire anche sui social network, dove si creano delle cerchie esoteriche che producono disinformazione. «I social network creano strutturalmente delle dinamiche di esoterismo. Non c'è interdipendenza nel rapporto con l'altro. Siamo di fronte a isole chiuse in un arcipelago che va alla deriva».
Marco Pessina