Pronto Soccorso ASST: calano gli accessi al Mandic, crescono al Manzoni. Diversità nei tempi di attesa e nei tassi di abbandono
Chiuso l'anno è tempo di bilanci anche per il pronto soccorso dei due presidi, il Manzoni di Lecco e il Mandic di Merate. I due reparti di emergenza urgenza, spesso al centro di vivaci e rumorose proteste da parte degli utenti che vi afferiscono, sfiancati dalle attese, mostrano caratteristiche diverse legate anche alla conformazione e alle disponibilità in fatto di assistenza del territorio nonché alla dotazione di personale.
Sul fronte lariano gli accessi al pronto soccorso del Manzoni sono cresciuti del 7%, passando dai 63.799 del 2014 ai 68.374 del 2017. Un aumento lo hanno avuto anche i ricoveri che dai 9.293 del 2014 sono cresciuti fino a superare i 12mila nel 2017, con una percentuale nel 2014 del 14,6 sul totale degli accessi e del 17,6 a fine 2017.
Il Pronto Soccorso del Manzoni
Il tasso di abbandono negli anni si è discostato di poco meno di un punto percentuale, passando da 3,4 a 4, con una sensibile variazione solo nel 2015 quando si era scesi a 2,7%. Per quanto riguarda i codici assegnati al triage, il 41% sono verdi (dunque senza urgenza), il 26% sono azzurri, cioè pazienti fragili (con meno di 14 anni, superiori agli 80, donne in gravidanza, portatori di handicap) mentre il 22,5% presenta una media gravità (codice giallo). I tempi di attesa qui sono molto diversi rispetto al presidio meratese. Per un codice giallo il tempo medio di attesa è di 77 minuti (contro i 25 di Merate), molto simile a quello azzurro (78). Per i verdi e i bianchi ci si assesta attorno alle 2 ore.
Sono crollati invece di oltre 3600 unità gli accessi al pronto soccorso del Mandic negli ultimi 4 anni. Dai 37.053 del 2014 si è passati ai 33.374 del 2017, per un -9,9%. Sono raddoppiati invece gli abbandoni passati dal 4,9% del 2014 sul totale di coloro che si sono rivolti alla struttura di emergenza urgenza meratese al 10% dello scorso anno (fattore questo legato all'aumento dei codici bianchi in 4 anni). . Stabili invece i ricoveri, attorno al 17%.
Il Pronto Soccorso di Merate
A fare il volume di questi accessi sono i codici azzurri (inferiori ai 14 anni e superiori agli 80 anni e pazienti fragili) e i codici verdi che rappresentano assieme circa il 72%; ci sono poi i gialli pari al 18,8% e i rossi pari al 2,9%. A fronte di una diminuzione di accessi, però, si è assistito a un aumento dei tempi di attesa. I gialli sono passati dai 15 minuti del 2014 ai 25 del 2017, gli azzurri da 61 a 77. Quelli che vanno peggio sono i verdi le cui attese sono raddoppiate (da 95 minuti a 187) e i bianchi (da 132 a 267).
S.V.