Influenza: ospedali di Lecco e Merate 'al completo' ma la situazione è sotto controllo
Anche quest’anno, in concomitanza con le festività natalizie, il numero di accessi ai Pronto Soccorso di Lecco e Merate ha subito un sensibile incremento a causa dell’intensificarsi delle patologie correlate all’evento influenzale tipico di questa stagione.
L’afflusso ai Pronto Soccorso, come ci si aspettava, è stato alto in tutto il periodo delle feste.
A Lecco, la media degli accessi giornalieri al Pronto Soccorso nel periodo che va dal 24 dicembre al 1° gennaio ha toccato quota 211 utenti, a fronte di una media annua ferma a 187 pazienti al giorno: si tratta di numeri tendenzialmente in linea con quanto registrato nel 2016, quando gli accessi nella decade che va dal 21 al 31 dicembre erano stati 2355.
Mentre lo scorso anno, tuttavia, era stata riscontrata una percentuale decisamente più alta di casi ‘gravi’ (il 4.5% del totale erano codici rossi e il 22.4% codici gialli), durante le festività di quest’anno dei 1.902 utenti totali che hanno varcato la porta del Pronto Soccorso lecchese i codici rossi sono stati solo il 1,4% (28 pazienti) e i codici gialli il 12,6% (244 pazienti). 268, invece, i pazienti ricoverati (erano stati 307 nell’ultima decade del 2016), che hanno impegnato per lo più il reparto di Medicina Generale e, a seguire, quello di Ostetricia e la Terapia Intensiva.
“A fronte di un numero di accessi molto simile a quanto avvenuto nel 2016, i dati precisano che la severità dei casi clinici quest’anno è stata un po’ inferiore, probabilmente perché ancora non abbiamo dovuto cimentarci con il picco di virosi influenzale assimilabile a quello dello scorso anno” – spiegano dall’Asst – “Vi sono ovviamente parecchi ricoveri per Broncopolmonite, che è spesso una complicanza delle virosi respiratorie, tuttavia la casistica è ancora variegata. Pochi, invece, i casi legati a intossicazione alcoolica acuta, soprattutto negli adolescenti, e i casi legati a traumatismi da petardi e simili”.
Qui, la media di accessi giornalieri dal 24/12/2017 al 01/01/2018 ha toccato quota 124 utenti, a fronte di una media giornaliera distribuita sull’intero anno ferma a 92. Sono stati 186, invece, i ricoveri totali che, come per Lecco, hanno riguardato prevalentemente l’area medica. Su di un totale di 1.114 utenti che hanno avuto accesso al Ps, infine, 55 sono stati i pazienti contraddistinti da codice rosso e 202 quelli in codice giallo.
La Direzione Strategica dell’Asst ringrazia tutti gli operatori che si sono prodigati per ridurre al minimo i disagi causati dall’emergenza di questo periodo.
Il pronto soccorso del Manzoni
L’Asst di Lecco, per far fronte al sovraffollamento previsto sulle due strutture, ha messo in atto un piano di contenimento dell’emergenza grazie al quale la situazione è stata tenuta costantemente sotto controllo e l’attività dei due presidi, sia quella urgente che quella programmata, è attualmente gestita con efficacia. Nello specifico, sono stati 10 i posti letto aggiuntivi attivati al Manzoni a partire dal 4 dicembre per pazienti assegnati alla Medicina provenienti dal Pronto Soccorso, più un ulteriore posto a partire dal 1° gennaio. Al Mandic, invece, l’iperflusso di questo periodo è stato gestito con l’aggiunta di 4 posti letto a partire dal 31/12/2017, cui si sommano ulteriori 8 posti attivati a partire dal 02/01/2018, per un totale di 12 unità.L’afflusso ai Pronto Soccorso, come ci si aspettava, è stato alto in tutto il periodo delle feste.
A Lecco, la media degli accessi giornalieri al Pronto Soccorso nel periodo che va dal 24 dicembre al 1° gennaio ha toccato quota 211 utenti, a fronte di una media annua ferma a 187 pazienti al giorno: si tratta di numeri tendenzialmente in linea con quanto registrato nel 2016, quando gli accessi nella decade che va dal 21 al 31 dicembre erano stati 2355.
Mentre lo scorso anno, tuttavia, era stata riscontrata una percentuale decisamente più alta di casi ‘gravi’ (il 4.5% del totale erano codici rossi e il 22.4% codici gialli), durante le festività di quest’anno dei 1.902 utenti totali che hanno varcato la porta del Pronto Soccorso lecchese i codici rossi sono stati solo il 1,4% (28 pazienti) e i codici gialli il 12,6% (244 pazienti). 268, invece, i pazienti ricoverati (erano stati 307 nell’ultima decade del 2016), che hanno impegnato per lo più il reparto di Medicina Generale e, a seguire, quello di Ostetricia e la Terapia Intensiva.
“A fronte di un numero di accessi molto simile a quanto avvenuto nel 2016, i dati precisano che la severità dei casi clinici quest’anno è stata un po’ inferiore, probabilmente perché ancora non abbiamo dovuto cimentarci con il picco di virosi influenzale assimilabile a quello dello scorso anno” – spiegano dall’Asst – “Vi sono ovviamente parecchi ricoveri per Broncopolmonite, che è spesso una complicanza delle virosi respiratorie, tuttavia la casistica è ancora variegata. Pochi, invece, i casi legati a intossicazione alcoolica acuta, soprattutto negli adolescenti, e i casi legati a traumatismi da petardi e simili”.
La sala d'attesa del Ps di Merate in un'immagine di repertorio
Un numero di accessi fuori dalla norma, invece, ha riguardato il Pronto Soccorso di Merate, dove situazione è stata comunque gestita sino ad ora con efficacia grazie alle misure adottate.Qui, la media di accessi giornalieri dal 24/12/2017 al 01/01/2018 ha toccato quota 124 utenti, a fronte di una media giornaliera distribuita sull’intero anno ferma a 92. Sono stati 186, invece, i ricoveri totali che, come per Lecco, hanno riguardato prevalentemente l’area medica. Su di un totale di 1.114 utenti che hanno avuto accesso al Ps, infine, 55 sono stati i pazienti contraddistinti da codice rosso e 202 quelli in codice giallo.
La Direzione Strategica dell’Asst ringrazia tutti gli operatori che si sono prodigati per ridurre al minimo i disagi causati dall’emergenza di questo periodo.