Polveri sottili: pesante il bilancio annuo nel meratese, ben 87 superamenti della soglia contro i 35 massimi tollerati dell’UE

Anche a dicembre le polveri sottili nel meratese hanno inquinato l'atmosfera con punte decisamente alte. Si è trattato tuttavia di un mese anomalo perché ha alternato giornate con aria particolarmente pulita e altre molto avvelenata. Migliore, come sempre, la situazione nel e attorno al capoluogo. L'aria a Lecco è stata spazzata per molti giorni dal vento che ha disperso le micidiali PM 10. Vediamo subito i dati delle cinque centraline Arpa di rilevamento per il solo mese di dicembre prima di allargare l'indagine agli ultimi tre mesi del 2017 e all'intero anno.

Dunque la centralina di rilevazione posta a Merate ai margini della ex statale 36 ha segnalato 13 superamenti della soglia di 50 microgrammi (mµ) per metro cubo (mc) con la punta massima di 120 il 22 dicembre e la minima di 10 il 9 dicembre. La media dei 31 giorni di rilevazione è stata pari a 50,5 mµ/mc quindi leggermente sopra. Migliore la situazione a Lecco e Valmadrera. La centralina di via Amendola ha fatto registrare 7 superamenti con la punta massina di 79 il 23, una minima di 2 il 9 dicembre e una media mensile di 29,3.

La centralina di via Sora soltanto 3 superamenti con un massimo di 67 l'8 dicembre e un minimo di 3 il 28 dicembre. La media è risultata pari a 27,4. Valmadrera ha visto lo sfondamento del limite di 50 mµ per mc. 6 giorni su 31 con un massimo di 89 il 23, un minimo di 5 il 28 e una media del mese di 32,7. L'Arpa ha piazzato una centralina anche a Moggio in Valsassina che non ha rilevato alcun superamento evidenziando una media bassissima: 6,3 mµ/mc.

Una rapida occhiata ai dati dell'ultimo trimestre dell'anno, i due mesi d'autunno e il primo mese d'inverno. Nei 92 giorni di calendario la centralina di Merate ha registrato 49 superamenti oltre soglia contro i 41 sotto soglia con 2 giorni di mancate rilevazioni. La media di questi 90 giorni rilevati è stata pari a 51,6 mµ/mc. Decisamente sopra il limite tollerato. Si tenga conto che in base alle direttive europee il limite di 50 mµ/mc non dovrebbe essere superato per più di 35 volte l'anno e la media annua deve restare al di sotto di 40.

Nello stesso periodo la centralina di via Amendola a Lecco ha segnato 14 sconfinamenti e 78 giornate sotto il limite con una media nei 92 giorni di 30,8.

Dati molto simili quelli fatti segnare dalla centralina di via Sora sempre a Lecco con 12 superamenti, 79 giornate sotto i 50 e una mancata rilevazione. Media del periodo 29,8 mµ/mc.

A Valmadrera a fronte di 79 giornate con rilevazioni nei limiti consentiti ci sono stati 13 superamenti. Nel complesso la media è stata di 32,2.

A Moggio un solo superamento nei 92 giorni (il 4 novembre con 51).

 

E ora il quadro annuale:

MERATE: totale superamenti 87 di cui ben 13 giorni con valori doppi rispetto al limite consentito (cioè oltre i 100 mµ/mc). Il giorno peggiore è stato il 31 gennaio con una media nelle 24 ore di ben 210 mµ/mc. La centralina non ha effettuato rilevazioni per 19 giorni. La media annua è rimasta leggermente sotto il limite stabilito dalle Autorità Europee: 38,9 mµ/mc.

LECCO Via AMENDOLA: i giorni rilevati oltre 50 microgrammi per metro cubo d'aria sono stati 43. Di questi 8 con una media giornaliera superiore a 100. La punta massima rilevata è stata di 227 mµ/mc il 1° febbraio. Per 12 giorni la centralina non ha funzionato. La media annua è stata di 27.

LECCO Via SORA: i giorni con superamenti del limite sono stati 33 con una media annua di 25,6. La punta massima si è avuta il 31 gennaio con 192 e per ben 6 giorni la presenza di Polveri sottili nell'aria è stata superiore a 100 microgrammi per metro cubo. Il fermo si è registrato 24 volte.

VALMADRERA: infine la cittadina confinante col capoluogo ha fatto segnare 41 giornate con PM 10 oltre il limite di 50 e di queste 9 oltre il livello 100. Il giorno più inquinato è stato il 1° febbraio con un valore medio di 216. Quattro le giornate con la centralina non in funzione. La media annua è stata di 26,9 mµ/mc.

 

In conclusione anche il 2017 è stato un anno con atmosfera particolarmente inquinata soprattutto nelle aree del meratese che spesso, durante l'anno, si sono conquistate il ben poco onorevole primato rispetto a città normalmente più inquinate con Milano, Meda, Saronno. Il tema è stato discusso molto in Consiglio comunale a Merate ma non sono emerse particolari iniziative da parte dell'Amministrazione comunale che ha preferito anche non sottoscrivere il protocollo regionale sia per la mancanza di reali possibilità di controllo sia per non penalizzare soprattutto gli automobilisti che girano con veicoli di classe ormai datata. Intanto però Merate è del tutto fuorilegge e sicuramente gli effetti delle polveri sottili nei polmoni si fanno (e si faranno) sentire.

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