Mandic, il dr. Vecchione sul caso Del Boca: ''Pena spropositata, ci sono capitoli aperti''
Il dr. Alberto Vecchione
Dal 1971 al 2004, anno del suo pensionamento, ha prestato servizio all'ospedale Mandic rivestendo anche il ruolo di direttore della struttura semplice di ostetricia. Attualmente svolge attività ambulatoriale ostetrico-ginecologica con visite ed ecografie presso il suo studio.
Conosce bene il dr. Del Boca e l'intero reparto, così come i suoi "meccanismi". "La pena è di sicuro spropositata alla eventuale trasgressione o reato se lo vogliamo chiamare così" ha commentato "Gregorio ha cercato di occupare questi sabati inoperosi rendendoli operosi. Bisognerebbe allora aprire un capitolo a parte e chiedersi perchè non si devono smaltire le liste di attesa utilizzando questi spazi. Quella di sforare le sedute operatorie ordinarie è una prassi che avviene tutt'ora e in tutti gli ospedali. In genere si fa una previsione della durata dell'intervento che può andare oltre il tempo stabilito, allora subentra un'altra équipe che è quella delle urgenze e in coda arrivano interventi di pochi minuti e così si finisce per sforare. Nel pubblico scattano tutte le regolamentazioni sindacali e qui si pone il problema". E tornando sulla pena, il dottor Vecchione ha ribadito l'eccesso della "sanzione" comminata. "Nella pubblica amministrazione esiste una gradualità: si parte da un richiamo verbale, poi si passa allo scritto e alla censura fino arrivare alla sospensione, da un minimo di 10 giorni. Due mesi davvero mi sembrano fuori misura, tenendo conto anche che tutti sapevano. E l'azienda ha reagito in maniera esagerata. Gregorio lo ha fatto a fin di bene e non certo per interesse personale. Ci sono dei regolamenti e vanno rispettati, ma la eventuale "punizione" non può essere spropositata". E per concludere "alla polemica sul caso del Boca e Mandic...entra poi in gioco naturalmente la politica".
S.V.