Gallera: ''Presidio strategico per la Regione. Nessun depotenziamento anzi investiamo''

OSPEDALE MERATE, GALLERA: PER REGIONE PRESIDIO STRATEGICO COME DIMOSTRATO COI FATTI, NESSUN
DEPOTENZIAMENTO


"Per Regione Lombardia l'ospedale di Merate rappresenta un presidio assolutamente importante per il territorio come più volte abbiamo dimostrato attraverso fatti concreti. Mi preme rassicurare tutta la popolazione, e le donne in particolare, che i timori circa l'eventualità di interruzione delle attività di ostetricia e ginecologia sono del tutto infondati. L'attività proseguirà regolarmente".

Lo ha detto l'assessore al Welfare di Regione Lombardia in merito alle notizie apparse sulla stampa circa la chiusura dei reparti di ostetricia e ginecologia dell'ospedale Mandic di Merate.

 

L'assessore Giulio Gallera
ATTI CONCRETI

"Siamo ben consapevoli - ha spiegato Gallera - dell'importanza del Presidio di Merate e lo abbiamo dimostrato con i fatti. Abbiamo di recente approvato la copertura di tutti i primariati vacanti, ad oggi sono stati incaricati i Primari di Ortopedia e Medicina, ed è in corso di pubblicazione il Primariato di Neurologia. È stato, inoltre, incaricato il nuovo Direttore Medico di Presidio. Il recente POAS ha previsto la creazione del Dipartimento Gestionale di Chirurgia Elettiva e Specialistica, ha conservato tutte le strutture sanitarie complesse ed ha incrementato le strutture semplici istituendo la Struttura di Endoscopia Operativa.

 

INVESTIMENTI

"Nell'ambito dei finanziamenti - previsti dalla Regione per l'ASST - ha sottolineato l'assessore - si è riservato una consistente quota al Presidio di Merate; è già stata bandita la gara per l'ampliamento del Pronto Soccorso e l'incremento dei livelli di sicurezza con un investimento di circa 950.000. Un finanziamento di 1.294.000 è stato destinato per l'adeguamento ai requisiti autorizzativi e di accreditamento del PO e la ristrutturazione del Laboratorio Analisi Chimico Clinico e Medicina Riabilitativa".

 

VALORIZZAZIONE

"Per la completa valorizzazione del Presidio - ha concluso Gallera - sono stati acquistati gli arredi per il reparto di Pneumologia che sarà gestito in convenzione con INRCA come da convenzione siglata con ATS e Regione. Prevediamo lo start up nei primi mesi del prossimo anno."

 

PROVVEDIMENTI ADOTTATI

"Circa i provvedimenti adottati dall'ASST citati dalla stampa - ha spiegato il direttore generale dell'ASST di Lecco Stefano Manfredi - corre l'obbligo di precisare che negli articoli odierni compaiono alcune inesattezze. Si segnala infatti che l'Azienda è tenuta, in virtù delle specifiche norme di legge, a prendere in considerazione le segnalazioni di operatori ed utenti, espletando approfondimenti tecnici ed avvalendosi degli uffici competenti e di Commissioni esterne. Tali Commissioni sono tese a valutare la fondatezza delle segnalazioni, anche a tutela dei dipendenti interessati. Si segnala altresì che nella Pubblica Amministrazione la verifica di presunte irregolarità comportamentali è obbligatoria, in quanto rispondente ai principi costituzionali di buon andamento e di legittimità dell'azione amministrativa. In caso di segnalazione l'Azienda non può esimersi dal far intervenire gli uffici competenti, che sono tenuti ad a valutare in autonomia i provvedimenti conseguenti. Gli interessati hanno la possibilità di far valere le proprie ragioni sia nel corso del procedimento sia ricorrendo al Giudice del Lavoro contro i provvedimenti eventualmente adottati. Si segnala altresì che la procedura adottata è in stretta aderenza alla normativa vigente e che vengono sempre adottate tutte le garanzie previste per i dipendenti coinvolti.

 

Il politichese dell’assessore Gallera confrontato alla genuinità delle oltre 200 lettere giunte alla redazione di merateonline (e non su una pagina FB qualunque) non fanno altro che allargare il già ampio fossato tra la gente comune e i sedicenti governanti. Gallera parla per slogan, per frasi fatte, scrive come usa dettare a Lombardia Notizie, una sorta di istituto Luce di assai più modesta sintassi, le sventagliate quotidiane di comunicati di osanna alla Giunta lombarda. Ma la realtà, come ben sanno i dipendenti del presidio San Leopoldo Mandic e tutti coloro che sono interessati alla sua sorte e dunque ne sorvegliano l’andamento, è ben diversa:
 

1)      I soldi per l’osservazione breve sono al momento sulla carta ma di opere vere e proprie ancora nessuna.

2)      Il pronto soccorso è sull’orlo del collasso ma non arrivano aiuti che possano rendere il servizio appena sufficiente.

3)      Il famoso trasferimento della Pneumologia che Gallera aveva annunciato in pompa magna per settembre è di là da venire e l’Inrca se ne sta acquartierata in quel di Monteregio. E infatti Gallera ha spostato per l’ennesima volta la data in avanti verso un imprecisato primi mesi del 2018.

4)      Che siano stati nominati alcuni primari è il minimo sindacale. Gallera pensa di aver operato eroicamente soltanto per aver rimpiazzato i primari di ortopedia e medicina?

5)      La struttura semplice di Endoscopia al Mandic c’è sempre stata forse a Gallera nessuno lo ha detto. Ora è tornata nel POAS ma di fatto non è stata ricostituita né è stato scelto il direttore.

6)      L’attività di ostetricia Ginecologia va avanti ma non per merito di Gallera, né di Manfredi né di Gallo, il giovane neo direttore di presidio, ma per merito del personale medico e infermieristico che dopo un primo momento di profondo sconforto ha deciso di rimboccare ancor più le maniche e raddoppiare gli sforzi per rispondere adeguatamente alla domanda delle pazienti. Gallera vada a verificare i flussi attivi e passivi e avrà la prova del fortissimo richiamo che esercita anche fuori Regione l’U.O. guidata da Gregorio Del Boca.

7)      Stefano Manfredi avrebbe dovuto spiegare per filo e per segno le ragioni di un provvedimento di portata così grave alle centinaia di pazienti non all’assessore regionale altrimenti avalla la tesi che i direttori generali sono solo galoppini del potere centrale regionale.

8)      Per concludere: basta scorrere le lettere, informarsi in ospedale, sentire i cittadini che già pensano ad un presidio davanti al Mandic come 15 anni fa per capire che si poteva e si doveva ricorrere ad altra strategia per contestare eventuali comportamenti fuori dalle regole – ma non certo reati – commessi dal Primario.

9)      Ora non resta che attendere l’esito dei probabili ricorsi. Con la speranza che uno dei reparti di punta dell’ospedale di Merate, orgoglio della città, non subisca troppi danni. Perché in caso contrario saranno additati i responsabili per nome e cognome.


Claudio Brambilla
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