ASST Lecco: il reparto di Ostetricia del Presidio Ospedaliero di Merate dalla parte delle donne
Da sempre la figura dell'ostetrica svolge un ruolo fondamentale nel sostegno alla donna in gravidanza. Per ribadire la propria vicinanza e il proprio supporto alla figura femminile, il 23 novembre, in occasione della Giornata internazionale contro la violenza sulle donne, gli "Zapatos Rojos", ossia le scarpette rosse divenute simbolo dell'energia vitale delle donne e della volontà di opporsi ai maltrattamenti, faranno il loro ingresso anche nella hall dell'ospedale San Leopoldo Mandic di Merate, dove proprio il personale del reparto di Ostetricia sarà presente dalle ore 9 alle ore 17 con un banchetto al quale sarà possibile reperire informazioni sulla propria attività.
"Il 25 novembre anche noi vogliamo dire basta ai femminicidi, basta alle violenze sulle donne" - ha detto la caposala del U.O. Ostetricia e Ginecologia del Presidio ospedaliero di Merate, Katia Pozzari. "Sarà quella un'importante occasione di scambio e di dialogo, nonché un modo per rinsaldare il legame con quelle donne che abbiamo avuto modo di conoscere in reparto e per raccontare a chiunque fosse interessato le attività che caratterizzano il nostro lavoro".
Tra queste ultime, nello specifico, rientrano: affiancamento alla donna per visite ostetriche mensili in ambulatorio e programmazione esami ed ecografie; accompagnamento nel corso di educazione alla nascita attraverso 10 incontri (da sola o con il proprio partner) per conoscere e conoscersi, muoversi, visualizzare e respirare; assistenza one-to-one durante il travaglio (Rilassamento con l'elemento acqua e l'elemento musica; aromaterapia; controllo farmacologico del dolore); infine sostegno nei primi giorni da mamma attraverso Rooming in, supporto nell'allattamento e nelle prime cure del neonato.
"Il 25 novembre anche noi vogliamo dire basta ai femminicidi, basta alle violenze sulle donne" - ha detto la caposala del U.O. Ostetricia e Ginecologia del Presidio ospedaliero di Merate, Katia Pozzari. "Sarà quella un'importante occasione di scambio e di dialogo, nonché un modo per rinsaldare il legame con quelle donne che abbiamo avuto modo di conoscere in reparto e per raccontare a chiunque fosse interessato le attività che caratterizzano il nostro lavoro".
Tra queste ultime, nello specifico, rientrano: affiancamento alla donna per visite ostetriche mensili in ambulatorio e programmazione esami ed ecografie; accompagnamento nel corso di educazione alla nascita attraverso 10 incontri (da sola o con il proprio partner) per conoscere e conoscersi, muoversi, visualizzare e respirare; assistenza one-to-one durante il travaglio (Rilassamento con l'elemento acqua e l'elemento musica; aromaterapia; controllo farmacologico del dolore); infine sostegno nei primi giorni da mamma attraverso Rooming in, supporto nell'allattamento e nelle prime cure del neonato.