Mandic: presidio di solidarietà dell'USB per Francesco Scorzelli. ''La sospensione è ingiusta''

Una quarantina di persone che, con il passare delle ore, sono raddoppiate, ha presidiato l'ingresso dell'ospedale Manzoni di Lecco a sostegno di Francesco Scorzelli, coordinatore infermieristico sospeso per tre mesi dal servizio e destinatario di diversi provvedimenti disciplinari.


Questa mattina mentre l'interessato e il rappresentante USB regionale per la sanità Riccardo Germani incontravano l'ufficio provvedimenti disciplinari, i colleghi manifestavano la loro solidarietà per un atto ritenuto ingiusto e che è andato oltre, a loro dire, quanto previsto dalla normativa. "Non sussistevano i capi di accusa che legittimavano il provvedimento" ha spiegato Germani "Scorzelli non ha rilasciato interviste, non ha fatto comunicati stampa in merito alla vicenda delle ricariche telefoniche. Il Mandic è un presidio piccolo e quindi la notizia di quanto era accaduto è trapelata in fretta. Abbiamo chiesto l'archiviazione del provvedimento. Se così non avverrà e la dirigenza proseguirà con questo accanimento disciplinare, come USB e lavoratori faremo una conciliazione prefettizia per chiedere il pagamento degli straordinari fatti da coloro che hanno saltato i turni di riposo nel 2016 e 2017. Se questo non avverrà indiremo uno sciopero generale in tutta l'ASST". Questa mattina in una seduta durata all'incirca un'ora Germani e Scorzelli hanno incontrato la dottoressa Ilaria Terzi, la dottoressa Anna Cazzaniga e il dr. Enrico Ripamonti dell'ufficio provvedimenti disciplinari. "Oggi siamo andati a cercare la verità perchè non c'erano i presupposti per la sospensione. Tra qualche giorno avremo l'esito di questo nostro incontro e poi decideremo come procedere".
S.V.
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