Merate: La Semina chiama a raccolta idee e istituzioni per raccontare la ''resistenza''
Tutto è cominciato lo scorso maggio, quando Aldo Mari del Premio Morlotti di Imbersago ha organizzato un incontro tra Pierangelo Marucco, presidente de La Semina, e il prof. Giorgio Seveso. Quest'ultimo ha proposto all'associazione culturale meratese il progetto "Mostra itinerante DICHIARAZIONI DI PACE, Pittori e poeti contro guerre e violenza", curato dallo stesso Seveso, e promosso dalla associazione Le Belle Arti di Milano e dal Comitato Artisti e Resistenze dell'ANPI provinciale di Milano. Quella giornata è stata come una scintilla.
La mostra sarà infatti il cuore di un programma ben più ampio, che va in profondità sul tema delle resistenze ieri e oggi, non solo quella della liberazione il 25 aprile. Le "traiettorie" artistico-culturali del progetto Semina si orienteranno secondo tre linee d'orizzonte: la memoria e l'eredità, l'incontro creativo tra generazioni, un futuro per la pace. La Semina ha messo a frutto la decennale esperienza di fare rete con gli enti locali e le scuole, trasformandola in una risorsa per ampliare le vedute ed estendere ad altri soggetti la richiesta di sviluppare il tema principale. A giugno sono stati contattati i sindaci di Calco (Stefano Motta), Merate (Andrea Massironi), e Imbersago (Giovanni Ghislandi). Presso le sedi comunali saranno ospitate le esposizioni dal 14 al 28 aprile 2018. A Villa Confalonieri per Merate, alla Galleria Morlotti a Imbersago, oltre alle sale dei municipi di Imbersago e Calco. Sindaci e assessorati sono stati fondamentali per entrare nelle scuole. L'apertura delle mostre da parte degli studenti sarà solo il culmine. Si partirà ufficialmente il 1° dicembre alle ore 20.45 presso l'auditorium di Merate. Verrà ospitato il regista e autore televisivo della Rai Renzo Salvi (l'inventore dell'Albero Azzurro), in un ricordo dell'ex presidente dell'Associazione Partigiani Cristiani Giovanni Bianchi e del suo libro: "La resistenza senza fucile", che avrà un'introduzione del critico Giorgio Seveso. Tra le sue produzioni, il regista ha realizzato nel 2010 un documentario per Rai 3 sugli ebrei italiani sopravvissuti ai campi di concentramento.
Nello stesso giorno si parlerà anche del ruolo dei mezzi comunicazione, nell'epoca delle false verità che servono le ideologie estremiste ancora latenti nel nostro Paese. Il tema della resistenza verrà poi sottoposto ai ragazzi del liceo meratese Maria Gaetana Agnesi. Verranno sviluppati dei laboratori con esperti sugli aspetti storici, geopolitici e climatici, che condizionano le resistenze di ieri e di oggi. Dalle conoscenze apprese, saranno gli studenti stesso del liceo a diventare attori protagonisti di un percorso di diffusione di conoscenza, rivolto ai più piccoli alunni delle scuole primarie e secondarie di primo grado dei tre Comuni coinvolti. Ciò sarà possibile in virtù dell'alternanza scuola-lavoro tra liceali e La Semina. In questo modo, i costi dell'intera iniziativa saranno meno impattanti. Ciascuna amministrazione dovrà spendere intorno ai 1000 euro, per una spesa complessiva di poco più di 3.000 euro. Iniziativa che non si conclude qui, perché le scuole produrranno anche contenuti multimediali e ulteriori iniziative aperte alla cittadinanza.
Poi con ArteLab verranno esposti i 1.000 papaveri rossi di deandreiana memoria sul monumento di Brivio, dove solitamente l'amministrazione si raccoglie nella ricorrenza del 25 aprile. Sarà un progetto sociale sulla memoria, in cui verranno coinvolte le fasce più deboli di anziani e bambini. Inoltre La Banda Sociale Meratese amplierà per quella data il proprio repertorio, suonando dei brani sul tema della pace, grazie all'entusiasmo e alla disponibilità del Maestro Marcello Corti. L'obiettivo di uscire dalla retorica del 25 aprile, sappiamo già sarà raggiunto. La co-progettazione con tante realtà sociali - non mancano le Proloco - completerà l'offerta. Il progetto "Semina" potrebbe essere un episodio pilota, da declinare su altri temi nelle prossime annate. Questo è anche la suggestione lanciata dall'assessore alla cultura di Merate Giuseppina Spezzaferri. La modalità non può che sembrare vincente.
La mostra sarà infatti il cuore di un programma ben più ampio, che va in profondità sul tema delle resistenze ieri e oggi, non solo quella della liberazione il 25 aprile. Le "traiettorie" artistico-culturali del progetto Semina si orienteranno secondo tre linee d'orizzonte: la memoria e l'eredità, l'incontro creativo tra generazioni, un futuro per la pace. La Semina ha messo a frutto la decennale esperienza di fare rete con gli enti locali e le scuole, trasformandola in una risorsa per ampliare le vedute ed estendere ad altri soggetti la richiesta di sviluppare il tema principale. A giugno sono stati contattati i sindaci di Calco (Stefano Motta), Merate (Andrea Massironi), e Imbersago (Giovanni Ghislandi). Presso le sedi comunali saranno ospitate le esposizioni dal 14 al 28 aprile 2018. A Villa Confalonieri per Merate, alla Galleria Morlotti a Imbersago, oltre alle sale dei municipi di Imbersago e Calco. Sindaci e assessorati sono stati fondamentali per entrare nelle scuole. L'apertura delle mostre da parte degli studenti sarà solo il culmine. Si partirà ufficialmente il 1° dicembre alle ore 20.45 presso l'auditorium di Merate. Verrà ospitato il regista e autore televisivo della Rai Renzo Salvi (l'inventore dell'Albero Azzurro), in un ricordo dell'ex presidente dell'Associazione Partigiani Cristiani Giovanni Bianchi e del suo libro: "La resistenza senza fucile", che avrà un'introduzione del critico Giorgio Seveso. Tra le sue produzioni, il regista ha realizzato nel 2010 un documentario per Rai 3 sugli ebrei italiani sopravvissuti ai campi di concentramento.
Pierangelo Marucco
Nello stesso giorno si parlerà anche del ruolo dei mezzi comunicazione, nell'epoca delle false verità che servono le ideologie estremiste ancora latenti nel nostro Paese. Il tema della resistenza verrà poi sottoposto ai ragazzi del liceo meratese Maria Gaetana Agnesi. Verranno sviluppati dei laboratori con esperti sugli aspetti storici, geopolitici e climatici, che condizionano le resistenze di ieri e di oggi. Dalle conoscenze apprese, saranno gli studenti stesso del liceo a diventare attori protagonisti di un percorso di diffusione di conoscenza, rivolto ai più piccoli alunni delle scuole primarie e secondarie di primo grado dei tre Comuni coinvolti. Ciò sarà possibile in virtù dell'alternanza scuola-lavoro tra liceali e La Semina. In questo modo, i costi dell'intera iniziativa saranno meno impattanti. Ciascuna amministrazione dovrà spendere intorno ai 1000 euro, per una spesa complessiva di poco più di 3.000 euro. Iniziativa che non si conclude qui, perché le scuole produrranno anche contenuti multimediali e ulteriori iniziative aperte alla cittadinanza.
Poi con ArteLab verranno esposti i 1.000 papaveri rossi di deandreiana memoria sul monumento di Brivio, dove solitamente l'amministrazione si raccoglie nella ricorrenza del 25 aprile. Sarà un progetto sociale sulla memoria, in cui verranno coinvolte le fasce più deboli di anziani e bambini. Inoltre La Banda Sociale Meratese amplierà per quella data il proprio repertorio, suonando dei brani sul tema della pace, grazie all'entusiasmo e alla disponibilità del Maestro Marcello Corti. L'obiettivo di uscire dalla retorica del 25 aprile, sappiamo già sarà raggiunto. La co-progettazione con tante realtà sociali - non mancano le Proloco - completerà l'offerta. Il progetto "Semina" potrebbe essere un episodio pilota, da declinare su altri temi nelle prossime annate. Questo è anche la suggestione lanciata dall'assessore alla cultura di Merate Giuseppina Spezzaferri. La modalità non può che sembrare vincente.
M.P.