Lega Nord: a Roma sull’aumento dell’età pensionabile i rappresentanti lecchesi del PD si oppongano al proprio Governo!
A Roma sull’aumento dell’eta’ pensionabile i rappresentanti lecchesi del PD si oppongano al proprio Governo! I due parlamentari del territorio, Gian Mario Fragomeli e Veronica Tentori, eletti nelle file del Partito Democratico nel 2013 rispettivamente alla Camera dei Deputati e al Senato della Repubblica, sono tra i 410 deputati e 191 senatori che, dopo quattro anni e sei mesi di attività, hanno maturato i requisiti per un assegno pensionistico tra i novecento e i novecentosettanta euro che scatterà appena compiuti 65 anni. Mi chiedo quindi se si opporranno alle intenzioni del loro stesso Governo di colore PD di innalzare l’eta’ pensionabile di ulteriori 5 mesi causa la crescita dell’aspettativa di vita, portando dal 2019 la pensione di vecchiaia da 66 anni e 7 mesi a 67 anni. Tutto questo ancora una volta per colpa della dannata Legge Fornero che prevede infatti che "bisogna adeguare l'età della pensione all'andamento demografico" e che "vanno usate come riferimento proprio le variazioni delle speranze di vita nell'ultimo triennio, così come registrate dall'Istat". La Lega Nord si opporra’ a questa vergogna, a questa follia! Una ragione in più per cancellare appena torneremo al governo la Legge Fornero. Bisogna restituire ai cittadini il diritto e la gioia di essere genitori e nonni, per il PD invece se vivi di più diventa una “sfiga”, ci vuole morti sul posto di lavoro, così avremo pagato i contributi per una vita senza poter percepire la pensione. La Lega Nord lecchese chiede anche ai parlamentari locali del PD di opporsi con forza a questa ennesima scelleratezza del Governo. Ma non vogliamo vedere ancora una volta il solito teatrino e il gioco delle tre carte, venendo sul territorio a dire una cosa salvo poi scendere a Roma e votare il contrario. Il Governo sul territorio lo rappresentate voi, quindi giù la maschera e siate trasparenti. Prima vengono i lecchesi! Vorrei infine ricordare che la Lombardia da sola contribuisce per oltre un quarto ai contributi che coprono la spesa previdenziale dell’Italia intera. Aggiungendo Veneto ed Emilia Romagna, si arriva quasi al 50% dei contributi. Un altro dato interessante è quello relativo alla sostenibilità a livello regionale del sistema pensionistico. Il tasso di copertura delle prestazioni è pari al 97,1%, contro una media del 76,2%. Di fatto, quindi, ogni 100 euro di prestazioni erogate in Lombardia vi sono più di 97 euro che arrivano dai contributi dei cittadini lombardi. Anche per questo la Lombardia è una regione speciale, specialita’ per le quali anche i lecchesi domenica hanno chiesto maggiore autonomia, e quando il PD ci vuole far credere che la pensione ce la pagheranno gli immigrati è un vero proprio insulto ai lavoratori e contribuenti lombardi!
Il segretario Provinciale di Lecco Lega Nord – Lega Lombarda Flavio Nogara