Merate: storie di vita e di coraggio attraversate dal tumore. Il dr. Sacchini racconta i suoi anni a guarire e salvare esistenze

Un libro che parla di dolore e sofferenza, in una prospettiva ammantata di speranza e di coraggio, che arrivano dalla medicina. Che racconta racconta i progressi scientifici e i limiti ancora lontani dall'essere valicati, che sfata le credenze sui facili rimedi e mette in guardia dagli stili di vita sicuramente dannosi. Che dà voce al medico ma anche allo specializzando, raccontandone le aspirazioni spesso tarpate da un sistema arretrato e che poco investe sui "cervelli", che ascolta con deferente rispetto lo sfogo del malato che a volte è silenzio e altre ribellione.

Il dr. Virgilio Sacchini


Autore l'oncologo meratese di fama mondiale Virgilio Sacchini, attraverso la penna dell'amico scrittore e giornalista Sergio Perego.
"Andrà tutto bene. Storie di vita e di coraggio nella malattia", edito da Mondadori, è stato presentato nel corso di una serata organizzata dalla Semina che, come di consueto, ha portato sul palco un personaggio di spicco del mondo scientifico, questa volta con il valore aggiunto di essere meratese di nascita. Introdotta dal libraio Tommaso Meschi, la conferenza è stata il racconto tutto d'un fiato dei tanti anni di Sacchini in prima linea a combattere i tumori, a formare i giovani inculcando in loro la passione per la medicina e la mai sazia volontà di imparare e approfondire, ad attraversare l'Oceano da una clinica all'altra con un solo obiettivo: salvare vite umane e, dove il responso non ha speranze, dare una qualità terminale di vita che sia accettabile, umana e dignitosa. Non solo per il paziente ma anche per la sua famiglia. Due anni di lavoro, lunghe conversazioni via Skype e altrettante imbastite su posta elettronica, chiacchierate dall'aeroporto alla casa di Cicognola e viceversa e tra il giornalista e il medico sono pian piano scaturite le 157 pagine del volume.

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Partendo dagli aneddoti di incontri che hanno segnato la sua vita, migliorandola come medico e come uomo, facendogliela amare ancora di più e proprio per questo spronandolo a metterci sempre più testa e cuore per salvare e rendere degni di essere vissuti anche i pochi attimi di chi se la vede sfuggire tra le mani, Sacchini ha inchiodato alla sedia, col fiato sospeso e gli occhi catalizzati su di lui, il pubblico venuto ad ascoltarlo.

Tommaso Meschi e Sergio Perego


"Tra 15/20 anni si stima che ci sarà una persona su due malata di tumore" ha spiegato "ma è anche vero che si guarirà di più e si morirà di meno per tumore. C'erano tumori mortali di cui si è riusciti a trovare gli anticorpi e ora da questi tumori si guarisce. La diagnostica è diventata sempre più eccellente, le macchine sempre più sofisticate. Quello che è importante è l'osservazione e mai lasciare nulla di intentato, non bisogna trascurare niente, l'inganno è dietro l'angolo e bisogna essere pragmatici. Se perdiamo questo pragmatismo diventiamo superficiale e pagheremo queste leggerezze. Serve una medicina più su misura, che tenga in considerazione la psicologia e la persona nel suo insieme, con un approccio a 360°". E poi qualche consiglio pratico: attività fisica, niente fumo ("c'è bisogno di smettere di fumare, In Italia si fuma di più che negli Stati uniti, specialmente le donne"), una dieta equilibrata senza demonizzare alcun cibo né essere integralisti verso certe correnti, metodicità negli esami ("se una donna fa una mammografia all'anno con regolarità ha il 40% in più di sopravvivere nel caso le riscontrassero un tumore").


Qualche accenno poi a tematiche come il testamento biologico ("Sono contro l'accanimento terapeutico, bisogna arrivare fino alla fine con la cura senza andare oltre il limite possibile"), i vaccini ("Ho seguito su Merateonline il dibattito sui vaccini e mi stupisco oggi di come si possa essere contro i vaccini perchè in questo modo si è discriminanti verso la popolazione più debole che sarebbe condannata a morire"), la scuola italiana ("E' un'eccellenza però gli studenti si devono arrangiare mentre in America c'è un mentore dall'inizio alla fine del percorso universitario"), il pronto soccorso ("In America il chirurgo di emergenza è una specialità").

Tommaso Meschi, Sergio Perego, Pierangelo Marucco della Semina, Virgilio Sacchini


Giunto in ritardo alla conferenza per un paziente allo IEO che sanguinava e che lo ha visto salire in macchina, senza esistazioni, alle 19.30 e ritornare a Merate due ore dopo per l'appuntamento con la Semina, Sacchini non si è risparmiato né alle domande del pubblico né a salutare amici e pazienti che lo hanno incontrato con gioia, grati per la serata vissuta e ancor di più per il suo impegno quotidiano.
Saba Viscardi

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