Merate: inquinamento atmosferico già alle stelle, in 15 giorni. Ben 8 superamenti della soglia di 50 mµ/mc. La media è di 52

L'autunno è a metà del suo percorso, i riscaldamenti sono ancora spenti grazie (o a causa) di una temperatura fin troppo mite, ma l'aria è già diventata mefitica. Provvedimenti, finita l'emergenza 2016/2017, cioè attorno a aprile scorso, non ne sono stati assunti, se non dalla regione con le limitazioni di I° e II° livello al superamento della soglia di PM 10, rispettivamente per 3 e 10 giorni. Di sicuro il comune di Merate è rimasto a guardare, e nemmeno ha tentato di riunire i rappresentanti dei comuni vicini per studiare qualche contromisura al sicuro inquinamento atmosferico.


E così, eccoci qua: nei primi 15 giorni di ottobre il limite di 50 microgrammi per metro cubo di polveri sottili è stato superato già 8 volte, cinque negli ultimi cinque giorni. La punta massima si è registrata il 13 con 76 mµ/mc. ; la minima il 7 con 25. Il guaio è che la media del periodo e pari a 51,54 mµ/mc. Siamo quindi già fuori dai parametri tollerati soprattutto perchè sommando gli sforamenti d'inizio anno il limite dei 35 giorni di superamento dei 50 mµ/mc è stato abbondantemente sfondato. Dunque prepariamoci a una stagione difficilissima dal punto di vista dell'inquinamento dell'aria.

Massimiliano Vivenzio e Andrea Massironi

Eppure qualcosa si sarebbe potuto fare negli ultimi anni, e da queste colonne l'avevamo più volte suggerito: dare vita a un vero e proprio piano regolatore del verde che prevedesse imponenti rimboschimenti e lo sviluppo del verde privato, favorito dalla normativa nazionale che prevede un "bonus verde" con detrazioni del 36% sulle spese di impianto e cura di terrazzi, giardini anche condominiali. Spazi verdi di certo non mancano nel territorio comunale e nei territori dei comuni limitrofi. Una pianta adulta è capace di catturare dall'aria dai 100 ai 250 grammi di polveri sottili; un ettaro di piante elimina circa 20 chilogrammi di polveri e smog ogni anno. Approntare un grande piano del verde dovrebbe essere tra le priorità di una amministrazione comunale il cui compito ormai - fatta la terza corsia come intervento qualificante del quinquennio - è quello di gestire l'ordinario. Il massimo impegno ambientale avrebbe potuto essere il segno distintivo della consigliatura Massironi, altrimenti piuttosto incolore. Ma segnali in questa direzione non ne giungono.

Uno sguardo al resto dei comuni monitorati dall'Arpa. A Lecco Amendola le centraline non hanno registrato al momento alcun superamento dei 50 mµ/mc. La punta massima si è verificata il 3 ottobre con 47; la minima il 6 con 9. La media dei 15 giorni si è assestata su un 30,47 mµ/mc.

 

Lecco

A Lecco Sora stesso discorso: un solo superamento, a 51 microgrammi per metro cubo l'11 ottobre; 8 la rilevazione più bassa il 6. Media del periodo 28,8 mµ/mc.

A Valmadrera nessun sconfinamento, punta massima il 12 ottobre con 41, minima il 7 con 9 mµ/mc.. Media dei 15 giorni 25,67 mµ/mc.

Uno scorcio della Valsassina

Infine uno sguardo sulla Valsassina attraverso la centralina posizionata a Moggio. Centralina che su 15 giorni ne ha funzionato soltanto 10. Anche a Moggio il giorno peggiore è stato il 12 ottobre con 47 mµ/mc; il migliore il 6 con 6 mµ/mc. La media nei dieci giorni di rilevazione è stata di 24,9 mµ/mc.

 

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