Osnago: la stazione ''rinata'' grazie al Circolo Arci Locomotiva, ampliamento entro agosto

Un vero e proprio centro culturale, sede di attività quali corsi d’arte, sport, incontri e cineforum, concerti e dibattiti.

La stazione di Osnago nel giro di 10 anni si è trasformata da stabile ormai in disuso e in completo stato di degrado a punto di ritrovo per decine di cittadini del paese e non solo, grazie alla convenzione stipulata tra comune, Rfi e il Circolo culturale Arci Locomotiva che gestisce tutte le attività e il servizio bar all’interno dello stabile, il cui ingresso è riservato ai tesserati del gruppo.

Un esempio di riqualificazione della stazione che ricalca il principio ispiratore del progetto regionale “Stazioni in comune”, volto a “far rivivere” locali chiusi da anni attraverso l’usufrutto gratuito da parte di associazioni o oneroso da parte di privati. Il progetto è stato avviato a fine anni Novanta, sulla base di una proposta da parte dell’amministrazione comunale a Metropolis (società allora responsabile del patrimonio delle stazioni) per la riqualificazione dell’ area degradata.

“Ne è scaturita una convenzione in base alla quale gli spazi sono stati ceduti al comune in comodato d’uso gratuito, in cambio della riqualificazione e della la pulizia del parcheggio e della sala d’attesa per i viaggiatori” ha spiegato il sindaco Paolo Strina. “Un primo gruppo di persone ha dato la propria disponibilità per la gestione degli spazi, confluiti poi nel gruppo del Circolo Arci che ha di fatto organizzato tutte le attività”. I lavori di sistemazione dello stabile sono stati realizzati a loro carico, e sono iniziati da fine febbraio i lavori di ampliamento dello stabile.
“L’ esperienza si è rivelata molto positiva, i soci sono circa 900, 300 dei quali solo di Osnago”
ha spiegato Strina. “Lo spazio è ormai divenuto insufficiente a contenere tutte le attività, l’ampliamento del costo di circa 200.000 euro sarà a carico dell’Arci e il comune contribuirà con il 50% degli oneri di urbanizzazione. I lavori termineranno entro la fine dell’estate e nel corso di quest’anno la convenzione con l’Arci sarà rinnovata con alcune condizioni. Lo stabile rimarrà di proprietà delle Ferrovie, ma la sala d’attesa a seguito dell’ ampliamento dovrà essere ri-arredata e separata dagli altri spazi, dovrà essere messo un servizio di biglietteria automatica (finora solo predisposto) e porte automatiche per l’apertura e chiusura della sala d’attesa dei passeggeri. Una volta finiti i lavori, il comune partirà coi lavori di riqualificazione della zona ora adibita a parcheggio che si trasformerà in area a verde, la realizzazione di un posteggio per biciclette e di un percorso ciclo-pedonale, l’ illuminazione e la realizzazione di una rotatoria per un miglior deflusso del traffico verso il posteggio, situato nella parte opposta rispetto ai binari”. Per questo progetto l’amministrazione è in attesa di un parere da parte dell’ autorità competente in materia ambientale, che dovrebbe arrivare nel corso dei prossimi mesi. Nel caso della stazione di Osnago chi gestisce gli spazi ha le possibilità economiche e la grandezza necessarie a promuovere una vera “rinascita” della stazione, fattori che nel caso dei comuni coinvolti nel progetto regionale non sempre è presente.
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