Osnago: la stazione ''rinata'' grazie al Circolo Arci Locomotiva, ampliamento entro agosto
Un vero e proprio centro culturale, sede di attività quali corsi d’arte, sport, incontri e cineforum, concerti e dibattiti.
“L’ esperienza si è rivelata molto positiva, i soci sono circa 900, 300 dei quali solo di Osnago” ha spiegato Strina. “Lo spazio è ormai divenuto insufficiente a contenere tutte le attività, l’ampliamento del costo di circa 200.000 euro sarà a carico dell’Arci e il comune contribuirà con il 50% degli oneri di urbanizzazione. I lavori termineranno entro la fine dell’estate e nel corso di quest’anno la convenzione con l’Arci sarà rinnovata con alcune condizioni. Lo stabile rimarrà di proprietà delle Ferrovie, ma la sala d’attesa a seguito dell’ ampliamento dovrà essere ri-arredata e separata dagli altri spazi, dovrà essere messo un servizio di biglietteria automatica (finora solo predisposto) e porte automatiche per l’apertura e chiusura della sala d’attesa dei passeggeri. Una volta finiti i lavori, il comune partirà coi lavori di riqualificazione della zona ora adibita a parcheggio che si trasformerà in area a verde, la realizzazione di un posteggio per biciclette e di un percorso ciclo-pedonale, l’ illuminazione e la realizzazione di una rotatoria per un miglior deflusso del traffico verso il posteggio, situato nella parte opposta rispetto ai binari”. Per questo progetto l’amministrazione è in attesa di un parere da parte dell’ autorità competente in materia ambientale, che dovrebbe arrivare nel corso dei prossimi mesi. Nel caso della stazione di Osnago chi gestisce gli spazi ha le possibilità economiche e la grandezza necessarie a promuovere una vera “rinascita” della stazione, fattori che nel caso dei comuni coinvolti nel progetto regionale non sempre è presente.
“L’ esperienza si è rivelata molto positiva, i soci sono circa 900, 300 dei quali solo di Osnago” ha spiegato Strina. “Lo spazio è ormai divenuto insufficiente a contenere tutte le attività, l’ampliamento del costo di circa 200.000 euro sarà a carico dell’Arci e il comune contribuirà con il 50% degli oneri di urbanizzazione. I lavori termineranno entro la fine dell’estate e nel corso di quest’anno la convenzione con l’Arci sarà rinnovata con alcune condizioni. Lo stabile rimarrà di proprietà delle Ferrovie, ma la sala d’attesa a seguito dell’ ampliamento dovrà essere ri-arredata e separata dagli altri spazi, dovrà essere messo un servizio di biglietteria automatica (finora solo predisposto) e porte automatiche per l’apertura e chiusura della sala d’attesa dei passeggeri. Una volta finiti i lavori, il comune partirà coi lavori di riqualificazione della zona ora adibita a parcheggio che si trasformerà in area a verde, la realizzazione di un posteggio per biciclette e di un percorso ciclo-pedonale, l’ illuminazione e la realizzazione di una rotatoria per un miglior deflusso del traffico verso il posteggio, situato nella parte opposta rispetto ai binari”. Per questo progetto l’amministrazione è in attesa di un parere da parte dell’ autorità competente in materia ambientale, che dovrebbe arrivare nel corso dei prossimi mesi. Nel caso della stazione di Osnago chi gestisce gli spazi ha le possibilità economiche e la grandezza necessarie a promuovere una vera “rinascita” della stazione, fattori che nel caso dei comuni coinvolti nel progetto regionale non sempre è presente.