Austria: nuovo record italiano di velocità in caduta, il para’ Bonfanti supera i 485 km/h
Il ventinovenne paracadutista meratese Simone Bonfanti ha stabilito il nuovo record italiano di caduta in assetto picchiato a testa in giù dai 4mila metri toccando la folle velocità di 485,15 chilometri l'ora. Il precedente record era ancora detenuto da Bonfanti con 456,96 chilometri l'ora conquistato nella gara di Dunkeswell in Inghilterra del luglio scorso.
Il record è entrato nell'albo della FAI, la Federazione Aeronautica Internazionale, che nel 2014 ha inserito ufficialmente la disciplina dello "Skydiving", la disciplina, appunto, del paracadutismo sportivo. L'obiettivo di Bonfanti, inseguito anche nella trasferta in Germania, era quello di superare il record, non ufficiale, fatto segnare nel 2002 di 475,52 chilometri l'ora. Obiettivo raggiunto in Austria, a Wels, nella giornata di sabato 30 settembre con un incredibile 485,14 chilometri l'ora davanti al secondo italiano classificato Stefano Celoria che ha raggiunto i 467,73 chilometri l'ora.
Il Skydiving dell'International Speed Skydiving Association (ISSA) è una disciplina diffusa ormai a livello mondiale. Li chiamano uomini proiettile, uomini falco, sono gli atleti più veloci al mondo non motorizzati. Si lanciano dall'aereo tra i 13mila e i 13.500 piedi (circa 4mila metri) in posizione head down, a testa in giù, con sensori ai fianchi che misurano la loro velocità nel chilometro lanciato, ossia tra 2700 e 1700 metri.
Il software elabora la velocità lungo questo chilometro, coperto in sette secondi mezzo circa, e fissa la media di caduta. Dopodiché l'atleta deve portare la velocità a circa 200 chilometri l'ora per recuperare l'assetto di discesa. La FAI organizza gare in diversi Paesi europei. Quest'anno si sono svolte in Germania, Inghilterra, Svizzera, Svezia e Austria. In Italia si è gareggiato a Fano in aprile.
Anche allora, Simone Bonfanti era giunto primo degli italiani con 369,19 chilometri l'ora pur essendo alla sua prima esperienza nella disciplina. Si conta che nel mondo siano poco meno di 450 gli atleti che si misurano in gare ufficiali in questa disciplina. Bonfanti a livello mondiale si colloca al 17.mo posto, posizione che migliorerà senz'altro dopo il nuovo record ottenuto in Austria.
Simone Bonfanti con Stefano Celoria
Il record è entrato nell'albo della FAI, la Federazione Aeronautica Internazionale, che nel 2014 ha inserito ufficialmente la disciplina dello "Skydiving", la disciplina, appunto, del paracadutismo sportivo. L'obiettivo di Bonfanti, inseguito anche nella trasferta in Germania, era quello di superare il record, non ufficiale, fatto segnare nel 2002 di 475,52 chilometri l'ora. Obiettivo raggiunto in Austria, a Wels, nella giornata di sabato 30 settembre con un incredibile 485,14 chilometri l'ora davanti al secondo italiano classificato Stefano Celoria che ha raggiunto i 467,73 chilometri l'ora.
Il Skydiving dell'International Speed Skydiving Association (ISSA) è una disciplina diffusa ormai a livello mondiale. Li chiamano uomini proiettile, uomini falco, sono gli atleti più veloci al mondo non motorizzati. Si lanciano dall'aereo tra i 13mila e i 13.500 piedi (circa 4mila metri) in posizione head down, a testa in giù, con sensori ai fianchi che misurano la loro velocità nel chilometro lanciato, ossia tra 2700 e 1700 metri.
Il software elabora la velocità lungo questo chilometro, coperto in sette secondi mezzo circa, e fissa la media di caduta. Dopodiché l'atleta deve portare la velocità a circa 200 chilometri l'ora per recuperare l'assetto di discesa. La FAI organizza gare in diversi Paesi europei. Quest'anno si sono svolte in Germania, Inghilterra, Svizzera, Svezia e Austria. In Italia si è gareggiato a Fano in aprile.
Anche allora, Simone Bonfanti era giunto primo degli italiani con 369,19 chilometri l'ora pur essendo alla sua prima esperienza nella disciplina. Si conta che nel mondo siano poco meno di 450 gli atleti che si misurano in gare ufficiali in questa disciplina. Bonfanti a livello mondiale si colloca al 17.mo posto, posizione che migliorerà senz'altro dopo il nuovo record ottenuto in Austria.
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