Verderio: successo al trofeo di basket Blackout, 5^ edizione
Durante lo scorso weekend, nel palazzetto in Via Caduti della libertà di Verderio, sei squadre di basket si sono contese il titolo di campione del quinto Trofeo Blackout.
Il torneo, ospitato e organizzato dall'associazione polisportiva "ABC...Sport", sede della squadra di prima divisione FIP Blackout Verderio, è stato strutturato in due giornate dense di partite.
Le squadre partecipanti, insieme alla padrona di casa, sono state l'Airuno A, l'Aurora San Francesco Lecco e l'Aurora Trezzo tutte e tre in prima divisione FIP, l'Airuno B, che gioca nel campionato open CSI e il Burago, che gioca in promozione FIP.
Nella giornata di sabato le sei formazioni, divise in due gironi da tre, hanno giocato due partite ciascuna contro le loro compagne di scaglione, definendo con il numero delle loro vittorie e sconfitte due classifiche parziali.
I match della prima giornata sono stati, per ottimizzare le tempistiche, di due tempi da 15 minuti. Quelli di domenica invece sono stati dei canonici quattro tempi da 10 minuti. Tutte le partite sono state controllate da arbitri FIP e CSI.
I risultati della prima giornata sono stati i seguenti (tra parentesi il numero di vittorie):
Durante le due giornate di gara, membri della polisportiva si sono occupati di gestire uno stand che serviva dolci, piatti caldi e bevande per tutti gli spettatori e gli atleti, che hanno sfruttato avidamente le pause tra una partita e l'altra per godersi un panino.
Il pomeriggio di domenica è iniziato alle 14.30 con il derby fuori sede per il quinto e sesto posto tra le due squadre di Airuno, entrambe reduci da due sconfitte, ed ha visto vincere la formazione FIP su quella CSI con un 54-51 guadagnato in un secondo tempo al cardiopalma.
Alle 16.30 si sono incontrate per contendersi il gradino più basso del podio l'anfitrione del torneo Blackout Verderio e l'Aurora SF Lecco, con una vittoria e una sconfitta a testa. Anche questa partita è stata piuttosto combattuta con lunghi segmenti che hanno visto i team giocare punto a punto, ma alla fine il Verderio si è dovuto arrendere al Lecco con un 44-49, ottenendo così il quarto posto in classifica.
Prima della finale per il primo e il secondo posto delle 18.30, si è giocata una gara di tiro da tre punti tra alcuni atleti iscrittisi precedentemente. La gara è consistita nel cercare di mettere a segno il maggior numero di triple con tre palle a posizione ai cinque estremi dell'area (angoli, incroci e punta). Gare di questo genere sono molto popolari nei tornei più lunghi come svago per spezzare il ritmo delle partite, perché uniscono competizione e tecnica in un esercizio divertente per i giocatori. A vincere questa breve competizione è stato Max Bassani, del Blackout Verderio, con 9 canestri.
La finalissima tra Burago e Aurora Trezzo è stata l'ultima partita del torneo e certo quella più intensa per i giocatori: nelle prime azioni il ritmo è stato altissimo per entrambe le squadre, che hanno cercato di dimostrare la propria superiorità sugli avversai con un distacco netto, ma si sono dimostrate così contemporaneamente tenaci da trasformare la partita in una velocissima serie di attacchi aggressivi e difese serrate. Dal secondo quarto però, questo equilibrio precario ha visto il Trezzo cedere sotto il gioco del Burago, che è riuscito a guadagnare e mantenere un vantaggio per il resto dell'incontro, chiudendo la partita con un vantaggio di 22 punti.
Alle 20.00 si sono svolte le premiazioni direttamente sul campo di gioco. Il presidente del Blackout Verderio Claudio Castelli ha premiato con due coppe i vincitori della gara di tiro e del torneo. L'organizzazione si è detta contenta della partecipazione e si è complimentata coi vincitori e tutti i partecipanti della coppa. Tornei come quello di Verderio, posizionati appena prima dell'inizio dei campionati sono uno strumento eccezionale per le squadre, spesso reduci a fine estate di cambi di formazione e staff, che cercano occasioni per rodare in un ambiente competitivo e variegato le nuove dinamiche di gruppo. D'altro canto, per i team più solidi e convalidati, coppe come la blackout servono anche a studiare le altre formazioni, le debolezze delle proprie strategie e ovviamente ad animare i giocatori con l'eccitante esperienza del torneo: due giorni densi di partite, con le loro gioie e le loro emozioni.
Il torneo, ospitato e organizzato dall'associazione polisportiva "ABC...Sport", sede della squadra di prima divisione FIP Blackout Verderio, è stato strutturato in due giornate dense di partite.
Le squadre partecipanti, insieme alla padrona di casa, sono state l'Airuno A, l'Aurora San Francesco Lecco e l'Aurora Trezzo tutte e tre in prima divisione FIP, l'Airuno B, che gioca nel campionato open CSI e il Burago, che gioca in promozione FIP.
Nella giornata di sabato le sei formazioni, divise in due gironi da tre, hanno giocato due partite ciascuna contro le loro compagne di scaglione, definendo con il numero delle loro vittorie e sconfitte due classifiche parziali.
I match della prima giornata sono stati, per ottimizzare le tempistiche, di due tempi da 15 minuti. Quelli di domenica invece sono stati dei canonici quattro tempi da 10 minuti. Tutte le partite sono state controllate da arbitri FIP e CSI.
I risultati della prima giornata sono stati i seguenti (tra parentesi il numero di vittorie):
- Burago-Airuno A 67-35 (1-0)
- Verderio-Airuno B 40-20 (1-0)
- Burago-Aurora SF Lecco 66-35 (2-0)
- Airuno B-Aurora Trezzo 38-50 (0-1)
- Airuno A-Aurora SF Lecco 41-49 (0-1)
- Aurora Trezzo-Verderio 40-27 (2-1)
Durante le due giornate di gara, membri della polisportiva si sono occupati di gestire uno stand che serviva dolci, piatti caldi e bevande per tutti gli spettatori e gli atleti, che hanno sfruttato avidamente le pause tra una partita e l'altra per godersi un panino.
Il pomeriggio di domenica è iniziato alle 14.30 con il derby fuori sede per il quinto e sesto posto tra le due squadre di Airuno, entrambe reduci da due sconfitte, ed ha visto vincere la formazione FIP su quella CSI con un 54-51 guadagnato in un secondo tempo al cardiopalma.
Alle 16.30 si sono incontrate per contendersi il gradino più basso del podio l'anfitrione del torneo Blackout Verderio e l'Aurora SF Lecco, con una vittoria e una sconfitta a testa. Anche questa partita è stata piuttosto combattuta con lunghi segmenti che hanno visto i team giocare punto a punto, ma alla fine il Verderio si è dovuto arrendere al Lecco con un 44-49, ottenendo così il quarto posto in classifica.
Prima della finale per il primo e il secondo posto delle 18.30, si è giocata una gara di tiro da tre punti tra alcuni atleti iscrittisi precedentemente. La gara è consistita nel cercare di mettere a segno il maggior numero di triple con tre palle a posizione ai cinque estremi dell'area (angoli, incroci e punta). Gare di questo genere sono molto popolari nei tornei più lunghi come svago per spezzare il ritmo delle partite, perché uniscono competizione e tecnica in un esercizio divertente per i giocatori. A vincere questa breve competizione è stato Max Bassani, del Blackout Verderio, con 9 canestri.
La finalissima tra Burago e Aurora Trezzo è stata l'ultima partita del torneo e certo quella più intensa per i giocatori: nelle prime azioni il ritmo è stato altissimo per entrambe le squadre, che hanno cercato di dimostrare la propria superiorità sugli avversai con un distacco netto, ma si sono dimostrate così contemporaneamente tenaci da trasformare la partita in una velocissima serie di attacchi aggressivi e difese serrate. Dal secondo quarto però, questo equilibrio precario ha visto il Trezzo cedere sotto il gioco del Burago, che è riuscito a guadagnare e mantenere un vantaggio per il resto dell'incontro, chiudendo la partita con un vantaggio di 22 punti.
Alle 20.00 si sono svolte le premiazioni direttamente sul campo di gioco. Il presidente del Blackout Verderio Claudio Castelli ha premiato con due coppe i vincitori della gara di tiro e del torneo. L'organizzazione si è detta contenta della partecipazione e si è complimentata coi vincitori e tutti i partecipanti della coppa. Tornei come quello di Verderio, posizionati appena prima dell'inizio dei campionati sono uno strumento eccezionale per le squadre, spesso reduci a fine estate di cambi di formazione e staff, che cercano occasioni per rodare in un ambiente competitivo e variegato le nuove dinamiche di gruppo. D'altro canto, per i team più solidi e convalidati, coppe come la blackout servono anche a studiare le altre formazioni, le debolezze delle proprie strategie e ovviamente ad animare i giocatori con l'eccitante esperienza del torneo: due giorni densi di partite, con le loro gioie e le loro emozioni.
Riccardo Gilardi