Retesalute: 572mila € dal fondo sociale regionale. Il riparto tra le due macroaree
L'anno scorso tale fondo era stato destinato per l'88% all'area minori (affido famigliare, inserimenti in comunità, servizi di prima infanzia, assistenza domiciliare) e per il 12% alle fragilità (anziani e disabili, in particolare assistenza domiciliare e inserimento in comunità).
Ecco una sintesi dei criteri di riparto di tale fondo.
AREA MINORI e FAMIGLIA
Affido a comunità o famiglie: al FSR è imputata la spesa per il buono sociale erogato alle famiglie affidatarie e un rimborso per le spese sostenute dai comuni per gli inserimenti in comunità di minori sottoposti a provvedimenti dell'autorità giudiziaria
Assistenza domiciliare (ADM): il contributo massimo di rimborso è del 25%
Servizi residenziali per minori: alle comunità residenziali è prevista un'erogazione per le giornate di presenza. 3 euro al giorno per i residenti in provincia di Lecco; 2 euro al giorno per i non residenti
Servizi prima infanzia: per le strutture pubbliche il contributo varia da 40 a 65 euro in base alle presenze al mese del bambino mentre per quelle private è di 35 euro
Centri Ricreativi Diurni: contributo massimo del 20% sulla spesa sostenuta dai comuni
Centri di Aggregazione Giovanile: contributo massimo del 20% sulla spesa sostenuta
AREA ANZIANI e DISABILI
Assistenza domiciliare (SAD e SADH): contributo massimo del 20% sulla spesa sostenuta comprensiva dei pasti domiciliari e del trasporto
Centri Socio Educativi e Servizi di Formazione all'Autonomia: il sostegno arriva dall'ambito attraverso le risorse garantite dalle quote di solidarietà dei comun
Comunità alloggio disabili: i contributi variano in base alle giornate di presenza e alla residenza. 3 euro/giorno per i lecchesi, 2 euro/giorno per gli "esterni" (tranne da fuori Regione)
Alloggio protetto anziani: i contributi variano in base alle giornate di presenza e alla residenza. 3 euro/giorno per i lecchesi, 2 euro/giorno per gli "esterni" (tranne da fuori Regione)
Centro Diurno Anziani: contributo massimo del 20% sulla spesa sostenuta (al netto sempre delle entrate derivanti dall'utenza)