Dr. Valli: la ''febbre chikungunya'' della zanzara killer, sintomatologia e terapia
I casi recentemente identificati nei Comuni di Anzio e Roma, richiamano l'attenzione sulla
febbre chikungunya: malattia virale trasmessa all'uomo tramite la puntura di zanzare infette appartenenti al genere Aedes. L'agente eziologico è il virus chikungunya - CHIKV- (in lingua Swahili: "camminare curvo" in riferimento agli intensi dolori articolari che provoca). Isolato per la prima volta nel 1953 in Tanzania, si è diffuso nei Paesi tropicali. Nei periodi epidemici il serbatoio dell'infezione è l'uomo. Il virus può infettare anche scimmie, uccelli e altri vertebrati. Considerata malattia "di importazione" nel nostro Paese, rari casi di infezione sono stati diagnosticati solo in soggetti rientrati in Italia da viaggi in aree endemiche o epidemiche. Sintomatologia: febbre > 38°C, artralgie, rush cutaneo, sintomi emorragici, astenia, mialgia, cefalea, meningo-encefalite. I sintomi si autolimitano solitamente nell'arco di una settimana. Terapia: sintomatica. L'infezione lascia una immunità specifica e permanente. E' stata dimostrata una possibile trasmissione materno-fetale. L'Italia è stata la prima nazione a nord dell'equatore in cui si sia verificata una epidemia di Chikungunya. L'identificazione di un focolaio epidemico in Emilia Romagna nel 2007 evidenziò la possibilità di una trasmissione autoctona della malattia. Il primo caso fu identificato nel mese di giugno in un turista indiano. L'infezione si è rapidamente estesa e in settembre i casi sospetti erano oltre 260. I pronti interventi della Regione Emilia Romagna (informazione capillare dei medici, sospensione della raccolta del sangue, - descritta infezione interumana tramite manipolazione di sangue infetto- disinfestazione mirata con interventi adulticidi e larvicidi attorno alle aree di residenza di casi anche solo sospetti) hanno permesso di contenere l'epidemia. Questo fenomeno emergente è reso possibile dall'ampia diffusione sul territorio italiano dei vettori del virus, la zanzara Aedes albopictus o zanzara tigre (per il suo caratteristico aspetto a strisce bianche e nere che la rende facilmente riconoscibile) e la zanzara Aedes aegypti presente soprattutto in zone rurali, rara in vicinanza dei centri abitati. Perché possa avvenire la trasmissione la zanzara deve pungere un individuo infetto in fase viremica, il virus si replica nella zanzara stessa, che poi ritrasmette, tramite puntura, ad altra persona. Originarie del sud-est asiatico, presente in Italia dagli inizi degli anni novanta, hanno colonizzato nell'arco di 10-12 anni quasi tutte le regioni. La zanzara adulta ha lunga vita (4-8 settimane) un raggio di volo limitato (100-300 metri ) e punge particolarmente di giorno. Dal 2006, proprio per l'estesa presenza della zanzara tigre in Italia, il Centro Europeo per il Controllo delle Malattie considera il nostro Paese a rischio elevato di trasmissione autoctona della infezione. Ne consegue l'importanza fondamentale di una efficace e continua disinfestazione. La conoscenza della zanzara tigre - che può essere vettore di altre infezioni, fortunatamente per ora non presenti in Italia - e delle caratteristiche cliniche della febbre CHIKV, può fornire dati anamnestici importanti per un sospetto diagnostico e per la conferma della malattia tramite specifici esami di laboratorio.
febbre chikungunya: malattia virale trasmessa all'uomo tramite la puntura di zanzare infette appartenenti al genere Aedes. L'agente eziologico è il virus chikungunya - CHIKV- (in lingua Swahili: "camminare curvo" in riferimento agli intensi dolori articolari che provoca). Isolato per la prima volta nel 1953 in Tanzania, si è diffuso nei Paesi tropicali. Nei periodi epidemici il serbatoio dell'infezione è l'uomo. Il virus può infettare anche scimmie, uccelli e altri vertebrati. Considerata malattia "di importazione" nel nostro Paese, rari casi di infezione sono stati diagnosticati solo in soggetti rientrati in Italia da viaggi in aree endemiche o epidemiche. Sintomatologia: febbre > 38°C, artralgie, rush cutaneo, sintomi emorragici, astenia, mialgia, cefalea, meningo-encefalite. I sintomi si autolimitano solitamente nell'arco di una settimana. Terapia: sintomatica. L'infezione lascia una immunità specifica e permanente. E' stata dimostrata una possibile trasmissione materno-fetale. L'Italia è stata la prima nazione a nord dell'equatore in cui si sia verificata una epidemia di Chikungunya. L'identificazione di un focolaio epidemico in Emilia Romagna nel 2007 evidenziò la possibilità di una trasmissione autoctona della malattia. Il primo caso fu identificato nel mese di giugno in un turista indiano. L'infezione si è rapidamente estesa e in settembre i casi sospetti erano oltre 260. I pronti interventi della Regione Emilia Romagna (informazione capillare dei medici, sospensione della raccolta del sangue, - descritta infezione interumana tramite manipolazione di sangue infetto- disinfestazione mirata con interventi adulticidi e larvicidi attorno alle aree di residenza di casi anche solo sospetti) hanno permesso di contenere l'epidemia. Questo fenomeno emergente è reso possibile dall'ampia diffusione sul territorio italiano dei vettori del virus, la zanzara Aedes albopictus o zanzara tigre (per il suo caratteristico aspetto a strisce bianche e nere che la rende facilmente riconoscibile) e la zanzara Aedes aegypti presente soprattutto in zone rurali, rara in vicinanza dei centri abitati. Perché possa avvenire la trasmissione la zanzara deve pungere un individuo infetto in fase viremica, il virus si replica nella zanzara stessa, che poi ritrasmette, tramite puntura, ad altra persona. Originarie del sud-est asiatico, presente in Italia dagli inizi degli anni novanta, hanno colonizzato nell'arco di 10-12 anni quasi tutte le regioni. La zanzara adulta ha lunga vita (4-8 settimane) un raggio di volo limitato (100-300 metri ) e punge particolarmente di giorno. Dal 2006, proprio per l'estesa presenza della zanzara tigre in Italia, il Centro Europeo per il Controllo delle Malattie considera il nostro Paese a rischio elevato di trasmissione autoctona della infezione. Ne consegue l'importanza fondamentale di una efficace e continua disinfestazione. La conoscenza della zanzara tigre - che può essere vettore di altre infezioni, fortunatamente per ora non presenti in Italia - e delle caratteristiche cliniche della febbre CHIKV, può fornire dati anamnestici importanti per un sospetto diagnostico e per la conferma della malattia tramite specifici esami di laboratorio.
Dott. Fernando Valli