Airuno: Juri Zanotti è quarto ai mondiali di MTB in Australia
Juri Zanotti non si ferma più. Il 18enne di Airuno già campione italiano di Mountain Bike, nonché "bronzo" agli europei disputati a Darfo Boario poco più di un mese fa, ha infatti sfiorato un'altra medaglia individuale ai mondiali in corso proprio in questi giorni a Cairns, in Australia, non riuscendo a posizionarsi sul terzo gradino del podio per uno "scarto" di soli quattro secondi. Eccellente anche la sua prova nella staffetta a cinque conclusa al sesto posto, a dieci secondi di distanza dagli avversari della Danimarca, che hanno portato a casa un argento.
"Purtroppo nella gara a squadre siamo stati un po' sfortunati" ci ha detto Juri Zanotti, che tornerà in Italia - sicuramente a malincuore - martedì prossimo. "Luca Braidot, il mio compagno di squadra salito per primo in sella, è rimasto un po' "imbottigliato" tra gli altri atleti, mentre io sono riuscito a transitare in testa al gruppo, conseguendo il miglior tempo tra gli juniores. Sfortunatamente la nostra quarta staffettista ha avuto alcuni problemi, passando il testimone in sesta posizione all'ultimo biker, che non ha potuto fare altro che "assestarsi" e portare a termine la gara su quella scia. Non posso negare di aver provato un po' di rammarico, soprattutto perché la squadra che ha conquistato il secondo posto ha concluso il giro soltanto dieci secondi prima di noi".
Nonostante ciò, Juri non si è mai perso d'animo, consapevole di dover dare il massimo nella sua prova individuale, affrontata questa mattina. "Mi sono posizionato ai blocchi di partenza in 22^ posizione, ma una volta effettuata la salita e portato a termine il primo giro ero già 11°" ha proseguito Juri. "Gradualmente, quindi, sono riuscito a rimontare, tanto che negli ultimi due "lap" ho registrato il miglior tempo in assoluto, concludendo al quarto posto. Ancora una volta, quindi, la medaglia mi è sfuggita per un soffio, ma in ogni caso sono davvero felice: in questi dieci giorni di permanenza in Australia, io e i miei compagni di squadra siamo sempre stati "coccolati" da tutto lo staff della Nazionale Italiana, così come dal nostro tecnico Mirko Celestino, che ci ha sostenuti in ogni momento. Per noi questi risultati sono fonte di grande orgoglio: fino a un paio di anni fa nessuno credeva che un team azzurro avrebbe potuto raggiungere livelli simili in uno sport come la Mountain Bike, mentre ora siamo qui, a portare in alto l'onore del nostro Paese. Quella che ho appena vissuto qui, a Cairns, è stata un'esperienza incredibile, che non dimenticherò mai".
I risultati della gara individuale
"Purtroppo nella gara a squadre siamo stati un po' sfortunati" ci ha detto Juri Zanotti, che tornerà in Italia - sicuramente a malincuore - martedì prossimo. "Luca Braidot, il mio compagno di squadra salito per primo in sella, è rimasto un po' "imbottigliato" tra gli altri atleti, mentre io sono riuscito a transitare in testa al gruppo, conseguendo il miglior tempo tra gli juniores. Sfortunatamente la nostra quarta staffettista ha avuto alcuni problemi, passando il testimone in sesta posizione all'ultimo biker, che non ha potuto fare altro che "assestarsi" e portare a termine la gara su quella scia. Non posso negare di aver provato un po' di rammarico, soprattutto perché la squadra che ha conquistato il secondo posto ha concluso il giro soltanto dieci secondi prima di noi".
Due scatti di Juri Zanotti in Australia
Nonostante ciò, Juri non si è mai perso d'animo, consapevole di dover dare il massimo nella sua prova individuale, affrontata questa mattina. "Mi sono posizionato ai blocchi di partenza in 22^ posizione, ma una volta effettuata la salita e portato a termine il primo giro ero già 11°" ha proseguito Juri. "Gradualmente, quindi, sono riuscito a rimontare, tanto che negli ultimi due "lap" ho registrato il miglior tempo in assoluto, concludendo al quarto posto. Ancora una volta, quindi, la medaglia mi è sfuggita per un soffio, ma in ogni caso sono davvero felice: in questi dieci giorni di permanenza in Australia, io e i miei compagni di squadra siamo sempre stati "coccolati" da tutto lo staff della Nazionale Italiana, così come dal nostro tecnico Mirko Celestino, che ci ha sostenuti in ogni momento. Per noi questi risultati sono fonte di grande orgoglio: fino a un paio di anni fa nessuno credeva che un team azzurro avrebbe potuto raggiungere livelli simili in uno sport come la Mountain Bike, mentre ora siamo qui, a portare in alto l'onore del nostro Paese. Quella che ho appena vissuto qui, a Cairns, è stata un'esperienza incredibile, che non dimenticherò mai".
B.P.