Airuno: Juri Zanotti è terzo agli europei di MTB, sfiorando il ''bis''

Juri Zanotti, il giovane airunese neocampione italiano di Mountain Bike, ha sfiorato il "triplete": quella appena trascorsa è stata per lui un'altra settimana da incorniciare grazie alla straordinaria vittoria di una medaglia di bronzo nella staffetta al campionato europeo disputato a Darfo Boario con la maglia della Nazionale Italiana, durante il quale si è visto sfuggire per un soffio un trionfo nella gara individuale che avrebbe coronato una stagione vissuta sempre ad altissimi livelli.
"Il mio obiettivo era quello di tornare a casa almeno con una medaglia, puntando tutto sulla competizione a squadre di giovedì" ci ha raccontato Juri Zanotti, 18enne di Airuno.

Juri Zanotti


"Anche prima dell'annuncio ufficiale del nostro CT sapevo già di essere uno degli staffettisti, pertanto ero pronto a sudare per portare il mio team alla vittoria: sono salito in sella alla mia bici dopo due miei compagni, riuscendo a guadagnare ben sei posizioni - dalla nona alla terza - e riportando le speranze di una medaglia. Il nostro ultimo atleta (Nadir Colledani) ha dato tutto per provare a raggiungere la seconda Nazionale (Danimarca), ma purtroppo non è riuscito nel suo intento, mantenendo il suo posto fino al traguardo. È stata un'emozione fantastica, salire sul terzo gradino del podio in una gara di quello spessore è stato qualcosa di epico, indescrivibile".
Con la sua consueta determinazione, poi, alle ore 12.00 di sabato 29 Juri era ormai pronto ad affrontare la competizione individuale, puntando, ancora una volta, a un'ottima prestazione.


"Senza faticare troppo, già con l'idea di preparare la mia tattica in vista degli ultimi giri, mi sono trovato a sfidare uno spagnolo e uno svizzero" ha proseguito Juri Zanotti.

Juri (primo a sinistra) con la sua squadra


"Inizialmente sono rimasto "imbottigliato" dal secondo, ma non appena sono riuscito a liberarmi sono partito alla rincorsa del primo: stavo dando tutto e guadagnando parecchi secondi su una parte tecnica del percorso, quando su un "drop" ho sentito il cavo del mio cambio staccarsi, senza che io potessi fare qualcosa per impedirlo. Ho raggiunto i box ancora in seconda posizione, ma a quel punto i meccanici non potevano fare più nulla per aiutarmi. Ero arrabbiato e deluso, soprattutto perché stavo disputando una gara incredibile, con la consapevolezza di poter ambire a un'altra medaglia. È davvero un peccato, ma d'altronde nel mio sport devo mettere in conto anche l'eventualità di un incidente meccanico. In ogni caso sono davvero contento di questa doppia esperienza, così come della mia stagione: sto crescendo giorno dopo giorno, anche se so di dover lavorare ancora molto. L'appuntamento con la medaglia, comunque, è spostato solo di un mese, a Cairns, in Australia, dove parteciperò al campionato mondiale".
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