Sullo sgombero a Novate e l'inerzia del Sindaco...
Nel gennaio del 2016 la Prefettura collocò nell'immobile 20 richiedenti asilo uomini. Come Lega Nord chiedemmo immediatamente un sopraluogo dei locali, andammo in ATS e denunciammo fin da subito la nostra contrarieta' ritenendo l'immobile inadatto ad una destinazione d'uso del genere, non avendo lo stesso, a nostro parere, le caratteristiche igieniche sanitarie necessarie per ospitare un numero del genere di persone.
A meta' febbraio andammo ad esprimere la nostra forte contrarieta' anche al Prefetto, a maggior ragione per il fatto che al piano terra risiede una mamma sola con figli minori. Ottenemmo quantomeno il risultato che l'indomani la prefettura sostituì gli uomini con delle donne. Ma la situazione non migliorò e con il tempo divenne sempre più insostenibile: schiamazzi, andirivieni e rumore di docce ad ogni ora della notte, utilizzo improprio del giardino e dei locali...
A gennaio di quest'anno organizzammo un presidio sotto l'abitazione per riaccendere l'attenzione su questo caso di gestione assurda dell'immigrazione che garantisce un business senza considerare i danni provocati ad una famiglia meratese.
La nostra soglia di attenzione non si è mai abbassata fino a venerdi quando, vista un'ulteriore degenerazione della situazione, abbiamo deciso di accelerare il nostro intervento attivando un'operazione coordinata tra segreteria provinciale, dipartimento immigrazione provinciale, sezione di Merate e gruppo consiliare. Abbiamo depositato una mozione da discutere nel prossimo consiglio comunale di Merate, scritto ed inviato una lettera in Prefettura e ATS, il tutto inoltrato per conoscenza alla sezione locale dei carabinieri. Chiedevamo un sopraluogo per accertare la mancanza delle condizioni igieniche sanitare dei locali e di convivenza tra le immigrate e la famiglia al piano terra e il conseguente sgombero immediato dei locali.
Per fortuna, nonostante la continua e lunga inerzia del sindaco di Merate, di fronte al posizionamento addirittura di un WC chimico in giardino e alle donne che hanno iniziato a farsi la doccia nude a cielo aperto, la Prefettura ci ha ascoltato e ha disposto lo sgombero immediato dei locali.
Un sentito ringraziamento per questo grande risultato va a tutti coloro che hanno collaborato in modo coordinato con la Segreteria Provinciale della Lega Nord, dal Dipartimento immigrazione provinciale con Lorenzo Citterio, Simone Besana, Giorgio Erriquenz e Cristian Bellenzier, al Segretario della sezione di Merate Franco Lana con tutta la sua sezione, ai consiglieri comunali Massimo Panzeri e Andrea Robbiani, al segretario della Circoscrizione Meratese Alberto Spreafico.
Scopriamo inoltre, dall'intervento del Prefetto, che è in corso la realizzazione di un secondo bagno, come da disposizione della Prefettura e/o ATS. Avevamo quindi ragione noi nel denunciare che non esistevano le condizioni igieniche sanitarie per ospitare le richiedenti asilo? Come mai è trascorso un anno e mezzo e questi servizi igienici non sono mai stati realizzati sino ad ora? Chi paghera' le sanzioni previste se accertato un mancato adempimento a delle disposizioni della Prefettura e/o dell'Ats per rendere idonei i locali, oltre che per il mancato accertamento sino ad ora dell'inadempienza, e l'indennita' alla famiglia meratese residente per i danni morali subiti e danni all'immobile per muffe, infiltrazioni e scrostamento delle pareti per mal utilizzo dei servizi igienici esistenti al primo piano?
La Lega Nord continuera' a vigilare con attenzione su questa situazione, e chiederemo che il primo piano non venga nuovamente occupato ne' dagli stessi ne' da altri immigrati richiedenti asilo, sia per numero di ospiti individuato per quell'immobile assolutamente insostenibile, che per il loro modo di vivere incompatibile con il nostro, e soprattutto non integrabile con una famiglia composta da una mamma sola con dei figli minori! ...anche se toccherebbe al Sindaco di Merate pretenderlo...