Calusco d'Adda: lavoro in corso sul cupolone di San Fedele

Sono ormai diverse settimane che l'imponente cupola della chiesa di San Fedele di Calusco d'Adda è nascosta da file sempre più numerose di ponteggi.

Nel corso dell'inverno infatti, la parte interna della copertura dell'allora definito "tempio colossale", progettato dall'architetto Preda nel 1864, aveva subito il distaccamento di diversi pezzi di intonaco in più punti.

Fortunatamente l'evento non aveva corrisposto ad alcun incidente grave ma, per sicurezza dei praticanti, erano state avviate delle indagini per verificare lo stato degli intonaci che erano risultati ammalorati a causa di alcune infiltrazioni d'acqua nel rivestimento esterno della cupola.


Complice degli odierni danni anche la stessa statua dorata della Madonna, opera dello scultore Nanni, che si trova oggi sulla lanterna della cupola, poiché durante il suo posizionamento in occasione del centenario della costruzione (nel 1964), andando in quota era uscita dai binari di carico, incrinando la copertura.

In seguito a queste considerazioni era scattato un intervento di somma urgenza da parte dello studio associato Previtali A&A, incaricato dal parroco Don Achille Albani Rocchetti e, solo successivamente, dopo aver ottenuto il benestare della soprintendenza dei beni architettonici ed aver ottemperato agli iter burocratici tecnico-comunali, si era potuto avviare il vero e proprio progetto di restauro dell'edificio.

I lavori che vediamo in questo momento, servono a ripristinare il manto di rivestimento in rame, ma serviranno bensì due anni di tempo per far asciugare completamente gli intonaci, che nel frattempo sono stati messi del tutto in sicurezza, mentre la seconda fase dell'operazione prevede la sistemazione dell'interno della cupola e il restauro degli affreschi.
Per arrivare alla fine dell'opera dunque, i fedeli di Calusco d'Adda dovranno aspettare circa tre anni di tempo, ma già da settembre saranno visibili i primi risultati, almeno per quanto riguarda l'esterno dell'edificio, la cui cupola da verde (come l'abbiamo vista fino ad oggi) tornerà ad essere del suo colore originario: rosso rame.

Si possono però rassicurare i cittadini che l'orgoglio della parrocchia, il cupolone - per volume - più grande della provincia bergamasca, col tempo, grazie ai processi ossidativi naturali del materiale con cui è costruito, tornerà ad essere del verde a cui si era abituati e che, nel frattempo, le funzioni religiose quotidiane della parrocchia si continueranno a svolgere normalmente, a parte forse un po' di rumore in più in alcuni momenti che tuttavia non coincideranno con le celebrazioni religiose quotidiane.
D.R.
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