Airuno: il ''12 Ore per l'Africa'', 16esima edizione. Il ricavato per cibare i bimbi del Sud Sudan
Puntuale come ogni estate anche quest'anno ad Airuno si è svolto il torneo di calcio 5 contro 5 di Airuno a scopo benefico "12 ore per l'Africa". Si sono iscritte 13 squadre con un centinaio di giocatori, che hanno giocato dalle 9 del mattino. La finale si è svolta alle ore 19.00.
Giunta alla 16^ edizione, la manifestazione è una di quelle occasioni in cui lo sport sostiene il volontariato sociale. Ogni anno infatti si sceglie un progetto umanitario da sostenere. Questa volta il ricavato andrà in Sud Sudan, rispondendo alla campagna di raccolta fondi lanciata da OVCI (Organizzazione di Volontariato per la Cooperazione Internazionale) per sostenere il bisogno primario di nutrirsi. Il Paese africano sta vivendo infatti un periodo di grave carestia che comporta anche la diminuzione del latte materno. Le donne non riescono ad alimentarsi a sufficienza e non hanno più il sostentamento per i loro bambini. Il latte specifico è costosissimo, un quarto del salario di un lavoratore medio, e dura solo una settimana. Il Centro di Usratuna ospita alcune giovani madri e a anche lì finiranno le risorse raccolte ad Airuno.
Qui l'attenzione verso l'Africa è molto forte da tempo perché risiedono alcune sorelle dell'Istituto Suore Missionarie Nostra Signora degli Apostoli, che si recano spesso nel continente africano. Il Gruppo Missionario di Airuno cerca di sostenere questa realtà anche attraverso delle iniziative pubbliche. Il torneo "12 ore per l'Africa" è stato reso possibile pure grazie all'Unione Sportiva, alla Consulta Giovani e all'amministrazione comunale, oltre che al Gruppo Missionario.
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Giunta alla 16^ edizione, la manifestazione è una di quelle occasioni in cui lo sport sostiene il volontariato sociale. Ogni anno infatti si sceglie un progetto umanitario da sostenere. Questa volta il ricavato andrà in Sud Sudan, rispondendo alla campagna di raccolta fondi lanciata da OVCI (Organizzazione di Volontariato per la Cooperazione Internazionale) per sostenere il bisogno primario di nutrirsi. Il Paese africano sta vivendo infatti un periodo di grave carestia che comporta anche la diminuzione del latte materno. Le donne non riescono ad alimentarsi a sufficienza e non hanno più il sostentamento per i loro bambini. Il latte specifico è costosissimo, un quarto del salario di un lavoratore medio, e dura solo una settimana. Il Centro di Usratuna ospita alcune giovani madri e a anche lì finiranno le risorse raccolte ad Airuno.
Qui l'attenzione verso l'Africa è molto forte da tempo perché risiedono alcune sorelle dell'Istituto Suore Missionarie Nostra Signora degli Apostoli, che si recano spesso nel continente africano. Il Gruppo Missionario di Airuno cerca di sostenere questa realtà anche attraverso delle iniziative pubbliche. Il torneo "12 ore per l'Africa" è stato reso possibile pure grazie all'Unione Sportiva, alla Consulta Giovani e all'amministrazione comunale, oltre che al Gruppo Missionario.
M.P.