Rischio forti temporali su gran parte della regione

La Sala operativa della Regione Lombardia la cui attivita' e' coordinata dall'assessore Simona Bordonali comunica che un fronte perturbato colmo di aria fresca di origine atlantica e' in procinto di transitare sulla nostra regione dai settori occidentali verso quelli orientali. Il passaggio avverra' essenzialmente nella giornata di domenica 25/6 e sara' accompagnato da fenomeni temporaleschi gia' possibili nella tarda serata di sabato 24. Nel dettaglio, in una prima fase individuata tra la tarda serata di sabato 24/6 e la mattinata di domenica 25, la probabilita' di temporali forti e' indicata come alta sui settori prealpini dal comasco verso est, con successivo coinvolgimento parziale dei settori di alta pianura. Nel corso delle ore successive l'instabilita' sara' maggiormente concentrata sulla pianura centrale e orientale, fino al completo passaggio della linea instabile atteso per il tardo-pomeriggio e la sera di domenica 25. Si indica inoltre un netto miglioramento con ampie schiarite dal pomeriggio a partire dalle province piu' occidentali. Al passaggio dei temporali potranno verificarsi fenomeni come grandinate di medie dimensioni, fulminazioni frequenti e forti raffiche di vento.


TEMPORALI FORTI -
Il codice 'Arancione' per rischio 'Temporali forti' e' per le zone: IM-05 (Lario e Prealpi occidentali, province di Como e Lecco), IM-06 (Orobie bergamasche, provincia di Bergamo), IM-08 (Laghi e Prealpi orientali, province di Bergamo e Brescia), IM-09 (Nodo idraulico di Milano, province di Milano, Como, Lecco, Monza e Brianza, Varese), IM-10 (Pianura centrale, province di Milano, Bergamo, Cremona, Lecco, Lodi, Monza e Brianza), IM-11(Alta pianura orientale, province Bergamo, Brescia, Cremona, Mantova), IM-13 (Bassa pianura orientale, province Cremona, Mantova).


INDICAZIONI OPERATIVE -
Sulla base delle previsioni meteorologiche emesse da Arpa-Smr e delle valutazioni condotte dal Centro funzionale regionale, si suggerisce ai Presidi territoriali di mantenere un'adeguata attivita' di sorveglianza: agli scenari di rischio temporali forti (rovesci intensi, fulmini, grandine, raffiche di vento) con elevata incertezza previsionale ma che potrebbero determinare effetti anche diffusi quali: danni alle coperture e alle strutture provvisorie con trasporto di materiali a causa di forti raffiche di vento; rottura di rami, caduta di alberi e abbattimento di pali, segnaletica e impalcature con conseguenti effetti sulla viabilita' e sulle reti aeree di comunicazione e di distribuzione di servizi; danni alle colture agricole, alle coperture di edifici e agli automezzi a causa di grandinate; innesco di incendi e lesioni da fulminazione; problemi per la sicurezza dei voli amatoriali e delle attivita' svolte sugli specchi lacuali; agli scenari di rischio idrogeologico e idraulico, con effetti anche diffusi legati a instabilita' di versante, colate di detrito o di fango, fenomeni di erosione e cadute massi, locali innalzamenti dei livelli idrici, fenomeni di erosione spondale e possibili locali effetti di esondazione (anche dovuti a insufficienze locali delle reti di drenaggio urbano, in particolare nelle aree metropolitane), che potrebbero determinare pericolo per la sicurezza e integrita' di beni e persone, come ad esempio: interruzioni della rete stradale e/o ferroviaria in prossimita' di impluvi e a valle di frane e colate di detriti o in zone depresse in prossimita' del reticolo idrico; danni e allagamenti a singoli edifici o centri abitati, infrastrutture, edifici e attivita' agricole, cantieri, insediamenti civili e industriali interessati da frane o da colate rapide; allagamenti di locali interrati e di quelli posti a pian terreno lungo vie potenzialmente interessate da deflussi idrici; danni alle opere di contenimento e regimazione dei corsi d'acqua; danni a infrastrutture, edifici e attivita' agricole, cantieri, insediamenti civili e industriali situati in aree inondabili; danni agli attraversamenti fluviali in genere con occlusioni, parziali o totali, delle luci dei ponti dei corsi d'acqua minori e maggiori; danni a beni e servizi. Si consiglia, dove ritenuto necessario, l'attivazione dell'attivita' di monitoraggio e sorveglianza e l'attuazione di tutte le misure previste nella Pianificazione di Emergenza locale e/o specifica.


ZONE OMOGENEE -
A tutti i Sindaci e' richiesto di verificare la nuova zona omogenea di appartenenza consultando l'allegato 2 (da pag. 84 a pag. 174) dell'aggiornamento della Direttiva pubblicata sul sito regionale di protezione civile all'indirizzo: www.protezionecivile.regione.lombardia.it

SEGNALAZIONI -
La Sala operativa centro funzionale monitoraggio rischi, invita a segnalare ogni evento significativo alle email: cfmr@protezionecivile.regione.lombardia.it salaoperativa@protezionecivile.regione.lombardia.it .
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