Monza-Resegone: il tradizionale passaggio da Merate degli 807 atleti verso la vetta

Puntuali, come ogni anno, i podisti della Monza-Resegone, hanno iniziato a sfilare dalla rotonda del Ceppo di Merate, a partire dalle 22.23.

Uno dei gruppi di volontari incaricati di presidiare i passaggi dei podisti alle rotonde


La prima tripletta formata da sole donne e marchiata con il numero 11, di buona lena ha attraversato l'incrocio e si è avviata verso Cigonola.

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Distanziata di 9 minuti è arrivata la squadra formata da due donne e un uomo e poi pian piano la coda di gareggianti.

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42 i chilometri che, dall'Arengario di Monza, separano dal punto di arrivo, la Capanna Monza, sopra Erve e che sono una vetta massacrante raggiunta affrontando dislivelli importanti, cambi di temperatura e gambe che si spezzano chilometro dopo chilometro.

Il passahhio della prima tripletta alle 22.23


Per questa edizione sono scesi in "pista" 807 atleti per un totale di 269 squadre: 16 femminili, 15 miste composte da due donne e un uomo, 69 terne con due uomini e una donna e 169 team tutti al maschile.

Gli "accompagnatori" in moto o bicicletta che scortano i corridori fino a Calolziocorte


La gara è dedicata alla memoria di Aldo Mantovani, classe 1943, storico presidente della Società Alpinisti Monzesi, fautore della ripresa della corsa negli anni Settanta, dopo l'interruzione per la seconda guerra mondiale e per altre svariate ragioni.
Osnaghese, appassionato di corsa e di montagna, Mantovani mentre praticava free climbing su una parete della montagna a Barzio, nel mese di ottobre del 1983, mise un piede in fallo e precipitò. Ad essergli fatale fu il laccetto del casco che gli recise la carotide.

 

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