Manzoni: il dr. Bellù coordinatore, per Regione Lombardia, del progetto 'Ogni neonato conta'

Nella foto l’equipe lecchese che parteciperà al progetto guidato dal dr. Bellù (al centro)
È stato recentemente avviato, presso gli Ospedali di Lecco e Merate dell’Azienda Socio-Sanitaria Territoriale di Via dell’Eremo, il progetto “Every newborn counts-Ogni neonato conta”, promosso dall’Istituto Superiore di Sanità ed in collaborazione con il Ministero della Salute, che ha l’obiettivo di monitorare il numero delle morti prenatali dalle 28 settimane di gestazione in avanti, fino a sette giorni dalla nascita. A coordinare il progetto nazionale per Regione Lombardia saranno Roberto Bellù, Primario della Neonatologia del Manzoni, insieme a  Patrizia Vergani, ginecologa dell’ASST di Monza.
“Oggi – spiega Roberto Bellù – nel nostro Paese, 3 neonati su 1.000 decedono prima che la loro madre termini la propria gestazione. Lo scopo del progetto, primo in questo ambito, mira a verificare puntualmente le cause delle morti e mettere così in campo azioni per ridurre la mortalità mettendo in atto azioni di prevenzione”. 
“Per fare ciò – prosegue lo specialista lecchese – è necessario creare una rete multi disciplinare che preveda la presenza di diverse figure ospedaliere: neonatologi, ostetriche, ginecologici, anestesisti ed infermieri, solo per citarne alcuni. Insieme potranno verificare puntualmente le cause delle morti ed insieme, attraverso un processo di audit, mettere in campo azioni per abbattere la mortalità, diventando in questo modo responsabili di ciascuna di queste perdite”.
Secondo l’Istituto Superiore di Sanità, infatti, la maggior parte di queste morti,  che si registrano ancora nei Paesi Industrializzati, potrebbero essere evitate con interventi di alta qualità basati su prove fornite prima, durante e dopo la gravidanza: il progetto, coordinato da Bellù, registrerà, a partire da quest’anno fino al prossimo 2018, il numero di morti prenatali e quelli post nascita, raccogliendo informazioni su dove e perché queste morti si siano verificate e cercando anche di comprendere le cause ed i fattori evitabili.
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