Merate: il torneo nella memoria di Stefano. Papà Piero: bello vedere tanti ragazzi uniti

Una splendida giornata di primavera per il memorial Virgili, il quinto da quando Stefano non c'è più. Passano gli anni ma non l'affetto che decine di giovani calciatori provano ancora per quel loro amico scomparso nel febbraio del 2013 in un incidente stradale.

Matteo Villa, Fabrizio Radaelli e Simone Merelli: due amici di Stefano
e, al centro, il loro allenatore quando giocavano assieme nell’AC Merate

Lo staff al completo


Un ricordo che diventa persino più vivo e intenso anno con anno. 16 le squadre che domenica 21 maggio si sono affrontate sul campo sportivo della frazione di Cassina Fra Martino, quattro di più rispetto alle edizioni passate. Gli amici di Stefano che organizzano questa vivace manifestazione di calcio hanno ancora una volta dato dimostrazione di quanto sia importante per loro mantenere viva la memoria per un ragazzo che amava particolarmente il calcio.

Stefano Virgili


I numerosi volontari dello staff hanno lavorato intensamente sotto il sole perché ai partecipanti e al pubblico non mancasse nulla. Papà Piero Virgili ha seguito l'intera manifestazione a bordo campo apprezzando la correttezza e il cosiddetto fair play con il quale gli atleti hanno disputato le partite.

 A sinistra Piero Virgili, il papà di Stefano

Il team La Plaza, vincitore del torneo

"E' molto bello vedere questi giovani così uniti, in tutti i minuti di gioco non c'è stato nemmeno un litigio né una scorrettezza - ha commentato - Siamo contenti e soddisfatti che l'attenzione per questo eventi sia in crescita, tanto che quest'anno le squadra partecipanti sono quattro in più". Le squadre hanno dato prova, oltre che di una certa lealtà nel gioco, anche di un grande impegno rendendo le partite combattute ed emozionanti, dimostrando inoltre che il motto del torneo non è affatto casuale: tutti hanno dei limiti, non tutti li accettano.

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Alla fine, verso sera, l'ultima partita ha coronato i giocatori del team "La Plaza" vincitori del torneo, che hanno così potuto sollevare il trofeo più prezioso. Anche quest'anno, come ha ricordato Simone Merelli, organizzatore e amico di Stefano, il ricavato sarà devoluto in favore dell'associazione "I bambini di Fausta" che cura un orfanotrofio in Tanzania.
A.S.
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