Lega: le primarie tra Salvini e Fava per la scelta del segretario dividono il partito. Ecco per chi voteranno i militanti lecchesi

La sfida è tra i ''nostalgici'' - ci si passi il termine - della prima ora, e tra coloro che invece credono nel nuovo corso "nazionalista", della Lega Nord e sognano di vedere nuovamente il partito correre per ottenere la leadership del Governo.
Si può riassumere così il confronto che il prossimo 14 maggio vedrà sfidarsi Matteo Salvini - attuale segretario federale del Carroccio - e Gianni Fava, assessore all'agricoltura di Regione Lombardia nelle cosiddette ''primarie'' del movimento.
Notoriamente legato alle posizioni della Lega delle origini, alle rivendicazioni per l'autonomia del Nord, insomma a quelle battaglie federaliste che - secondo i suoi sostenitori - la Lega di Salvini avrebbe ''messo da parte'', il 49enne mantovano, ex sindaco ed ex parlamentare ha inaspettatamente deciso di scendere in campo, cercando forse di ''vendicare'' la sconfitta di Umberto Bossi che nel dicembre 2013 aveva consegnato la guida del movimento nelle mani di Matteo Salvini.

Gianni Fava e Matteo Salvini, candidati alla segreteria federale della Lega Nord

A distanza di poco più di tre anni da quel risultato, la Lega Nord si prepara quindi ad eleggere il suo nuovo segretario federale. Se il verdetto appare probabilmente scontato, la sfida tra le due anime della Lega sta ''scaldando'' non poco i suoi militanti, e anche qui nel lecchese - seppur la maggioranza sembra orientata al sostegno a Matteo Salvini - qualche ''colpo di scena'' non manca.
Voterà senza dubbio per il ''capitano'' del movimento, Alberto Spreafico, già segretario della sezione di Missaglia e di recente confermato alla guida della circoscrizione meratese. E' stato lui a spiegarci il funzionamento di queste primarie di cui poco si sta parlando, visto che l'attenzione dei media appare tutta concentrata sulla sfida a tre per la leadership del Partito Democratico.


VADEMECUM DELLE "PRIMARIE"

C'è tempo fino al 7 maggio per sottoscrivere le due candidature: Fava e Salvini devono infatti raccogliere almeno mille firme ciascuno nel territorio della Padania, per poter concorrere alla sfida. Domenica 14 invece, si terranno le primarie; per quanto riguarda la provincia di Lecco i militanti iscritti da almeno un anno al movimento - circa trecento - potranno votare nella sede elettorale allestita presso la segreteria provinciale dalle ore 9 e sino alle 17. Alla chiusura delle urne, si terrà il conteggio e la domenica successiva, 21 maggio, al congresso in programma a Parma sarà ufficialmente nominato il nuovo segretario federale della Lega Nord.

COME SI SCHIERANO I LEGHISTI LECCHESI
Ma come si pronunceranno i leghisti del nostro territorio? La maggioranza pare orientata a sostenere nuovamente Matteo Salvini. A partire dal segretario provinciale Flavio Nogara. ''E' necessario comprendere le dinamiche e il valore che la candidatura di Gianni Fava può apportare al congresso federale" ha commentato. ''La Lega ha sempre avuto come obiettivo quello dell'autonomia delle Regioni, il percorso di Salvini va in questa direzione e personalmente non vedo l'entrata in scena dell'assessore regionale come qualcosa di negativo, anzi costituisce un valore aggiunto". Nogara non ha nascosto il suo convinto schieramento a favore dell'attuale leader del movimento. "Ritengo giusto che qualcuno sottolinei la volontà della Lega di richiedere una sempre maggiore autonomia territoriale. Dobbiamo valutare le priorità del nostro territorio, proporre un progetto serio seguendo il nostro motto di autonomia e indipendenza. Oggi forse abbiamo una maggiore maturità, il 22 ottobre saremo tutti chiamati a esprimerci nel referendum su Lombardia e Veneto, siamo convinti che i lombardi si esprimeranno per una crescente autonomia dal Governo di Roma. Ora abbiamo davanti le primarie il 14 maggio e il congresso il 21 maggio, sono convinto che Salvini stia facendo estremamente bene e non abbia perso la rotta, sono fiducioso nelle sue capacità e ideali e contento che in un congresso federale qualcuno voglia esprimere o sottolineare i punti programmatici della Lega Nord mettendosi in gioco in prima persona, mettendoci la faccia".

Da sinistra Alberto Spreafico, Flavio Nogara, Luca Caremi, Paolo Arrigoni

Ha parlato di un "arricchimento" politico, riferendosi alla candidatura di Fava anche il segretario della Lega Nord di Calolziocorte Luca Caremi. "Personalmente sostengo Salvini, sulle due tesi sarà attivato il dibattito congressuale. Non condivido alcuni aspetti del pensiero di Fava, come quello di rimanere nell'area euro che è a mio modo di vedere un problema per la nostra economia". Il senatore Paolo Arrigoni ha definito il congresso ormai vicino come un "appuntamento importante", spiegando di condividere appieno la strategia politica di Matteo Salvini. "Grazie a lui la Lega Nord non è più in difficoltà ma è in salute, in grado di suscitare interesse a livello nazionale".
Ha già sottoscritto la candidatura dell'attuale segretario, il consigliere comunale lecchese Cinzia Bettega, reduce dalla trasferta a Verona di domenica. "La presenza di un secondo candidato dimostra che il partito non è un monolite, ci sono posizioni diverse che si misureranno sul piano politico e del consenso. Non vedo alcun pericolo di scissione, personalmente credo che la leadership di Salvini sia indiscutibile, ha riportato la Lega Nord al centro della politica".

Da sinistra Cinzia Bettega, Lorenzo Citterio e Claudia Ferrario

Anche Claudia Ferrario, consigliere provinciale nonchè capogruppo di minoranza a Barzanò ha le idee chiarissime, parlando anche a nome dei colleghi di sezione. ''A Salvini riconosciamo indubbiamente il merito di aver fatto rinascere la Lega dopo un momento buio. Matteo è un ragazzo umile e capace: nonostante il percorso politico che ha compiuto è rimasto lo stesso di vent'anni fa. Noi tutti siamo compatti sulla sua candidatura''.
Stessa linea espressa da Lorenzo Citterio, giovane militante della Lega Nord di Casatenovo. ''Il progetto di Salvini può aiutare l'intero paese a risollevarsi. Un paese unito nelle diversità, un paese che riscopra il federalismo e che responsabilizzi anche le regioni che sprecano di più'' ha spiegato il casatese. ''Un ritorno al passato sarebbe sterile e ci farebbe dimenticare tutto quello che ha fatto Salvini in questi tre anni. Non dimentichiamoci che mentre pensavamo solo al nord, il sud del paese non è mai stato responsabilizzato e nonostante la nostra azione politica gli sprechi sono aumentati. Salvini è la giusta direzione''.


LEGHISTI MERATESI DIVISI FRA SALVINI E FAVA
Appare invece ''divisa'' sulle due candidature la sezione di Merate. "Ai militanti è stata lasciata libertà di scelta" ha commentato il segretario cittadino Franco Lana. "Qualcuno è andato a Grumello a un incontro di presentazione di Fava che sta promuovendo la propria candidatura. Ha una lunga carriera politica alle spalle con ruoli di un certo livello. Personalmente mi esprimerò a favore di Salvini perchè a mio parere sta lavorando bene. Ritengo comunque giusto che ci sia un confronto di idee su posizioni anche diverse. Fava rappresenta la fase storica del movimento mentre Salvini cerca consensi anche fuori dal bacino dei voti tradizionali della Lega".
Non si è espresso nello stesso modo Paolo Mauri, annunciando il proprio sostegno a Gianni Fava. ''Salvini ha fatto sicuramente un ottimo lavoro e sta portando avanti battaglie condivisibili. Personalmente ritengo che al congresso Federale della Lega Nord sia giusto che partecipi un candidato che come priorità porti avanti le istanze del nord. A mio parere la Lega non deve essere né di destra, né di sinistra. Il nostro è e deve essere un movimento post ideologico'' ha proseguito il leghista meratese. ''A mio parere la Lega deve ritornare ad essere il sindacato del Nord, portando avanti gli interessi di un popolo vessato dalle tasse che si accolla gli sprechi di altre regioni. Si pensi ai forestali, che in Sicilia sono 23.000 e in veneto 400, oppure ai 6 euro a pasto per i degenti ospedalieri contro picchi da 60 euro in alcuni ospedali calabresi. Questi sono i temi che dovremmo ritornare a rivendicare, e che Fava, seppur sfavorito, in caso di vittoria saprebbe portare avanti con forza''.

Da sinistra Franco Lana, Paolo Mauri e Matteo Cogliati

Dalla sua parte anche Matteo Cogliati, capogruppo di maggioranza in consiglio comunale a Olgiate. ''Mi rispecchio nelle idee di Gianni Fava, che sono quelle originarie della Lega Nord, più indipendentiste. Ad ogni modo ben venga il confronto tra due anime diverse: se dovesse vincere Matteo Salvini ne prenderò atto, ma questo non mi impedisce oggi di sostenere Fava e il suo pensiero, quello che mi hanno portato in passato ad aderire a questo movimento''.
Impegni precedentemente assunti gli impediranno di votare alle primarie del 14 maggio, ma Ferdinando ''Pucci'' Ceresa, capogruppo di maggioranza a Oggiono e già segretario provinciale del Carroccio, non nasconde la sua preferenza. ''Il confronto è tra una Lega delle origini ed un movimento che punta al governo del paese. E' inevitabile per i militanti propendere da una parte o dall'altra. Personalmente io sono per una Lega federalista, quella che

Ferdinando Ceresa e Maria Vittoria Sala
sostiene Gianni Fava. Apprezzo Matteo Salvini di cui sono molto amico, ma sono un militante della prima ora e il mio cuore pende da quella parte''.
Molto chiara nel sostenere il proprio voto per l'assessore regionale all'agricoltura, Maria Vittoria Sala, attuale capogruppo di minoranza a Viganò e nota per appartenere alla corrente più indipendentista e federale del movimento. ''Gianni Fava è dato per perdente e probabilmente sarà così, anche perchè Salvini si fa forte di un potere mediatico e di una visibilità molto superiori. Non essendo in cerca di poltrone non ho necessità di fare endorsement su chi vincerà. Io credo nei valori della Lega e per questo trovo necessario rimettere sul banco temi quali l'autonomia e il nord che in questi anni sono stati messi nel cassetto. Il congresso servirà per contarci e capire quanti sono i salviniani e quanti i leghisti. All'esito faremo le nostre valutazioni'' ha spiegato la giovane viganese, senza escludere nemmeno un'eventuale separazione delle due anime. ''Al momento per quanto mi riguarda tutte le possibilità sono aperte. Io non ho nulla contro Matteo Salvini, ma si deve tornare a parlare di Padania e purtroppo le attuali posizioni assunte non sembrano andare in questa direzione. Io lo scorso anno mi sono candidata con una lista di partito che attualmente non è più la Lega Nord delle origini, portando avanti invece una strategia nazionale. Ad ogni modo vorrei sottolineare il clima di grande correttezza che sta caratterizzando la preparazione a questa sfida qui in provincia di Lecco, al contrario di altri territori. Anche la raccolta firme per Gianni Fava sta andando bene''.

 

Non resta che attendere il 14 maggio per capire chi, fra Salvini e Fava la spunterà.

 

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