Mandic: il Ministro visita la radiologia, il blocco operatorio e il ''punto nascita''

Con una richiesta che ha spiazzato tutti, senza badare all'ormai inoltrata ora di cena, il ministro Beatrice Lorenzin ha voluto visitare alcuni dei gioiellini del Mandic, così come lei stessa li ha definiti dopo il "tour" guidato per le corsie.

Cristiano Spreafico (coordinatore tecnico di radiologia), il dg Stefano Manfredi,
il primario dr. Rodolgo Capialbi Milani e il ministro Lorenzin


Partiti dalla sala "conferenze" allestita per l'occasione in radiologia, il Ministro è stata accompagnata a vedere la nuova risonanza magnetica entrata in funzione nel 2016 e ottenuta dopo un lungo iter e presenta dal padrone di casa dr. Rodolfo Capialbi Milani che ne ha descritto potenzialità, numeri, tipologie di prestazioni.

La visita al blocco operatorio con il primario dr. Pierluigi Carzaniga e il chirurgo dr. Paolo Casati


È stata poi la volta del reparto di chirurgia dove, indossati i calzari, la mascherina e l'apposita cuffia, il ministro ha potuto apprezzare il nuovo blocco operatorio, costato 8 milioni di euro, e ora reparto d'eccellenza e di riferimento per alcune tipologie di intervento che attraggono pazienti anche da fuori provincia.

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Interessata e propositiva con domande e curiosità, la Lorenzin si è informata su come funzionano il sistema di pulizia, l'approvvigionamento dei farmaci, la sala risveglio. A rispondere il primario Pierluigi Carzaniga che ha spiegato come l'integrazione tra l'ospedale e il territorio ha fatto storia.

La vista al reparto di ostetricia del dr. Gregorio Del Boca


Usciti dal blocco operatorio gli "ospiti", accompagnati dalle rappresentanze politiche e istituzionali locali, si sono portati verso il punto nascita, primo reparto che il ministro, lanciando anche uno sguardo compiaciuto alle montagne attraverso le vetrate dei corridoi, aveva chiesto di visitare. Ad attenderla il primario dr. Gregorio Del Boca e la dottoressa Anna Biffi che, tuttavia, hanno dovuto cedere i primi minuti alle degenti del reparto cui il ministro si è rivolta, intrattenendosi a "coccolare" i nuovi nati.

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Chiedendo anche qui informazioni sulla tipologia di assistenza e raccontando anche dettagli della sua esperienza personale (nel 2015 ha avuto due gemelli, ndr), ha raccomandato attenzione e priorità alla salute della mamma e del bambino perchè per "tre giorni in più non si deve rischiare una vita". Visitata la camera rosa, definita "un po' vintage", il ministro è stata accompagnata nella hall per la foto di rito prima di congedarsi con le rappresentanze del territorio e fermarsi per un incontro riservato a medici e dirigenza ospedaliera.
S.V.
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