Mandic: il ministro della salute Beatrice Lorenzin visita il presidio ospedaliero. ''Un gioiellino, piccolo ma ben fatto''
Giunta con una ventina di minuti di ritardo sull'orario programmato il ministro Beatrice Lorenzin ha subito recuperato terreno e, dopo la stretta di mano alle rappresentanze territoriali radunate nella hall e ai pazienti che, vista la ressa, si erano soffermati incuriositi, si è portata nella sala conferenze allestita per l'occasione in radiologia.
A fare gli onori di casa è stato il direttore generale Stefano Manfredi che ha esordito con una sintesi apprezzata anche dal ministro "i bisogni aumentano mentre le risorse si contraggono". E allargandosi poi alle nuove prospettive della sanità ha spiegato come si debba superare l'idea degli ospedali come "silos", come luoghi che non si parlano e non interagiscono con il territorio mentre invece sia necessario costruire "un percorso, pur difficile, di integrazione con il territorio. L'attenzione c'è ed è costante".
La parola è poi passata a Alessandro Colucci, coordinatore regionale di Lombardia Popolare/Alternativa popolare che ha ribadito come la visita (favorita dall'assessore Giuseppe Procopio segretario generale dell'associazione "Costruiamo il futuro" di Maurizio Lupi, ndr) si sia concretizzata in "un ospedale importantissimo per il territorio che noi vogliamo valorizzare. Perchè ci sta a cuore tutto ciò che fa grande e importante il nostro sistema sanità. E l'ASST di Monza e Brianza e l'AST di Lecco sono proprio prese ad esempio di sistemi orientati al territorio, con le caratteristiche che meglio rispondono alle direttive della legge 23. Una legge che deve essere di risparmio ma non di tagli, con un efficientamento al massimo delle potenzialità grazie ai suggerimenti delle professionalità presenti".
E' stata poi la volta del ministro che, in cinque minuti di intervento a braccio, ha focalizzato l'attenzione su medicina di territorio, presa in carico del paziente, prevenzione e cronicità. "Sentiamo parlare dei grandi centri ma la sanità italiana è fatta di tante parti e ognuna è preziosa. Non ci può essere sistema sanitario efficace, efficiente, sicuro e di altissimo livello come quello italiano se non ci sono ospedali come questo che svolgono una funzione importantissima di prevenzione, cura e terapia sul territorio. La Lombardia è una regione trainante del sistema sanitario nazionale, con concentrazione di ricerca e innovazione di altissimo livello. Ci sono nuovi modelli in fase di sperimentazione e li stiamo guardando con grande attenzione.
VIDEO - L'INTERVENTO DEL MINISTRO BEATRICE LORENZIN
Ciò che accade qui è un elemento di accrescimento per tutti. La prevenzione e una medicina di territorio forte, con la presa in carico del paziente, una medicina di iniziativa con la promozione di corretti stili di vita per educare alla salute e combattere la cronicità, un'attenzione ai processi organizzativi, sono i cardini su cui puntare" ha concluso il ministro prima di partire per il tour dei reparti al termine del quale, sintetizzando la sua impressione sul Mandic ha detto "piccolo ma ben fatto, un gioiellino".
Il ministro Beatrice Lorenzin accolta all'ingresso del Mandic dal direttore generale Stefano Manfredi
A fare gli onori di casa è stato il direttore generale Stefano Manfredi che ha esordito con una sintesi apprezzata anche dal ministro "i bisogni aumentano mentre le risorse si contraggono". E allargandosi poi alle nuove prospettive della sanità ha spiegato come si debba superare l'idea degli ospedali come "silos", come luoghi che non si parlano e non interagiscono con il territorio mentre invece sia necessario costruire "un percorso, pur difficile, di integrazione con il territorio. L'attenzione c'è ed è costante".
Angelo Capelli (vicepresidente della commissione III° sanità Lombardia), Alessandro Colucci,
il ministro Beatrice Lorenzin e il direttore generale Stefano Manfredi
il ministro Beatrice Lorenzin e il direttore generale Stefano Manfredi
La parola è poi passata a Alessandro Colucci, coordinatore regionale di Lombardia Popolare/Alternativa popolare che ha ribadito come la visita (favorita dall'assessore Giuseppe Procopio segretario generale dell'associazione "Costruiamo il futuro" di Maurizio Lupi, ndr) si sia concretizzata in "un ospedale importantissimo per il territorio che noi vogliamo valorizzare. Perchè ci sta a cuore tutto ciò che fa grande e importante il nostro sistema sanità. E l'ASST di Monza e Brianza e l'AST di Lecco sono proprio prese ad esempio di sistemi orientati al territorio, con le caratteristiche che meglio rispondono alle direttive della legge 23. Una legge che deve essere di risparmio ma non di tagli, con un efficientamento al massimo delle potenzialità grazie ai suggerimenti delle professionalità presenti".
Il ministro della Salute Beatrice Lorenzin
E' stata poi la volta del ministro che, in cinque minuti di intervento a braccio, ha focalizzato l'attenzione su medicina di territorio, presa in carico del paziente, prevenzione e cronicità. "Sentiamo parlare dei grandi centri ma la sanità italiana è fatta di tante parti e ognuna è preziosa. Non ci può essere sistema sanitario efficace, efficiente, sicuro e di altissimo livello come quello italiano se non ci sono ospedali come questo che svolgono una funzione importantissima di prevenzione, cura e terapia sul territorio. La Lombardia è una regione trainante del sistema sanitario nazionale, con concentrazione di ricerca e innovazione di altissimo livello. Ci sono nuovi modelli in fase di sperimentazione e li stiamo guardando con grande attenzione.
VIDEO - L'INTERVENTO DEL MINISTRO BEATRICE LORENZIN
Ciò che accade qui è un elemento di accrescimento per tutti. La prevenzione e una medicina di territorio forte, con la presa in carico del paziente, una medicina di iniziativa con la promozione di corretti stili di vita per educare alla salute e combattere la cronicità, un'attenzione ai processi organizzativi, sono i cardini su cui puntare" ha concluso il ministro prima di partire per il tour dei reparti al termine del quale, sintetizzando la sua impressione sul Mandic ha detto "piccolo ma ben fatto, un gioiellino".
S.V.