Osnago: aperi-comizio di Davide Mattiello, l'On. che sostiene Orlando

Il 30 aprile si avvicina. La corsa verso le primarie dem per la guida del partito è ormai agli sgoccioli e ogni candidato va a caccia di voti. Anche di quelli di una quindicina di persone che si sono riunite venerdì 21 aprile alle ore 18.00 in una pasticceria del centro di Osnago per ascoltare il deputato Davide Mattiello. Organizzato dal comitato "Lecchesi con Orlando", l'evento ha avuto il sostegno del sindaco di Osnago Paolo Brivio, presente al fianco del parlamentare con Davide D'Occhio, segretario provinciale dei Giovani Democratici. «Viva il PD!» ha fieramente esclamato Mattiello come prima battuta di quello che a tutti gli effetti è stato un comizio, a dispetto di tramezzini e pasticcini alle sue spalle che annunciavano l'aperitivo. Nessuna abiura della sua breve carriera politica: «Questo partito è la casa degli elettori di centro-sinistra. C'è chi se ne va, ma alla fine resta solo il PD».

Davide D'Occhio, Davide Mattiello e Paolo Brivio


Accantonati bersaniani, dalemiani e gli altri scissionisti, l'ex volto di Libera si è concentrato sui temi che lo vedono maggiormente impegnato nelle due Commissioni parlamentari Giustizia e Antimafia. La sintesi sta nella parola legalità: «È il rispetto delle regole che insieme ci diamo attraverso la rappresentanza. Quando salta - ha spiegato il deputato - si afferma la logica del clan, per cui se non appartengo non esisto». Altro tema è stato il rapporto tra legittima difesa e sicurezza pubblica. «Lo Stato è Stato perché possiede il monopolio della forza. Le mafie esercitano il potere contendendo allo Stato l'uso della forza». A questo proposito ha ricordato l'eccidio di Portella della Ginestra, di cui quest'anno ricorre il 70° anniversario. Va precisato tuttavia che per quanto sia stata acclarata la compartecipazione del bandito Giuliano, ancora resta storicamente insoluto chi sia stato il mandante della prima strage in Italia dopo la seconda guerra mondiale. Si teme ci possa essere la mano di parti deviate dello Stato.

Il deputato Davide Mattiello


Da "viva il PD" a «Io mi fido di Orlando - ecco il secondo slogan della serata - perché pensa quello che dice e fa quello che pensa». L'integrità e la coerenza del guardasigilli sono i motivi di questa scelta di campo, che si contrappongono a non precisate «cricche di potere che deviano dagli interessi del Paese e che consentono ai latitanti di spernacchiare le Istituzioni stando alla luce del sole a Dubai non essendo prevista l'estradizione». Quindi l'accusa. Nel settembre 2015 Andrea Orlando aveva firmato ad Abu Dhabi l'accordo per la cooperazione giudiziaria con gli Emirati Arabi Uniti, ma il Consiglio dei Ministri avrebbe sfilato questo punto dall'ordine del giorno facendo scivolare la discussione in un cassetto mai più aperto. La conclusione è stata netta: «Lui è la persona seria che occorre al PD per evitare che le cose vadano peggio di ora. Ha la responsabilità istituzionale e l'onestà istituzionale di non far cadere il governo Gentiloni in caso di vittoria». La stoccata a Renzi [unico vero avversario in crescita a oltre il 60 % nei recenti sondaggi, ndr] non si è fatta attendere: «Decidere non è risolvere. La decisione non porta alla soluzione. Con questo metodo a un certo punto ti giri e non trovi più nessuno. Serve più umiltà».

Davide Mattiello ha poi promesso di voler portare a compimento la riforma sul sistema penitenziario e la riforma sul codice penale. Proprio su questi temi si era abbattuta la scure di una parte del movimento antimafia quando il deputato era stato il relatore del "416 ter" che prevede in alcuni casi il depennamento degli anni di carcere per il voto di scambio, bollato da molti come un "regalo alle mafie". Decreti di espulsione solo a certe condizioni di garanzia e la certezza della pena sono le ricette proposte per quello che deve essere un riscatto sociale e non una vendetta secondo il parlamentare dem. Prima del rinfresco, l'ultimo motto: «Vogliamo più Europa. Basta al sovranismo turgido che ci lascia impotenti». Bisogna creare un sistema di polizia sovranazionale forte a livello continentale e una regolamentazione economica più giusta. Gli elettori delle primarie hanno tempo ancora una settimana per trarre le proprie conclusioni e andare a votare.
M.P.
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