Accadeva 30 anni fa/55, 1-31 marzo: le prime scritte sui muri inneggianti ''Lega lombarda''. Nel meratese divampano incendi

Febbraio 1987 si era concluso con una notizia di "nera" che aveva fatto sobbalzare l'intera città: nel pomeriggio del 24, infatti, due persone ben vestite si erano presentate all'ingresso con apertura dall'interno della gioielleria che apriva in piazza della Vittoria e dopo aver finto di guardare qualche orologio avevano estratto le armi e immobilizzato uno dei titolari e le due commesse. Aperte le casseforti i rapinatori si erano impossessati di gioielli e orologi per un valore di oltre 200 milioni sottraendo anche due revolver regolarmente detenuti dai titolari. Un colpo perfetto, grazie evidentemente, alla conoscenza precisa della pianta interna dei locali e delle abitudini di titolari e personale. Inutile la caccia ai banditi avviata immediatamente dopo il colpo.

Ma se sul fronte sicurezza c'è molta tensione, su quello politico siamo alla vigilia di una vera e propria rivoluzione. Sui muri della città e dei paesi limitrofi cominciano ad apparire delle scritte sulle prime definite razziste, contro i meridionali e contro il sistema di potere che affonda le sue radici e ha le proprie strutture operative proprio nel mezzogiorno. Tante scritte soprattutto nella zona di Brivio e sotto una sola firma "Lega Lombarda". Sono i prodromi dell'invasione leghista con i suoi avanguardisti: Bossi, il fondatore, nel 1982, con Miglio il pensatore, e poi Leoni, Speroni, Galli. Tutti passati più volte da Merate.

Continua a destare grande preoccupazione anche il versante economico con le crisi aziendali, soprattutto nel tessile, che sembrano non terminare. A inizio marzo 1987 anche la storica "Vertemati Salotti", fondata nel 1934, chiede l'amministrazione controllata. All'epoca contava ben 65 dipendenti e un marchio di assoluta qualità e rinomanza. Ma tremano anche i trenta dipendenti della tessitura Besana di Barzago, mentre resta l'agitazione tra i lavoratori della Fantic motor.

Il 7 marzo si scatena il carnevale. Decine di grandi carri sfilano per la città ma anche in ogni paese; a Lomagna, Brivio, Osnago, Perego, Olgiate è tutto un fiorire di iniziative colorate, bambini in festa, carri allegorici con i personaggi della politica e dello spettacolo del momento. Una grande celebrazione nonostante le temperature ancora rigide.

La proloco in città tenta un rilancio ma finisce per abbassare la serranda. Il 6 marzo in sala civica Giorgio Rughetto, presidente in carica, convoca soci e simpatizzanti, dopo aver inviato ben 150 lettere ad altrettante famiglie, allo scopo di reclutare volti nuovi. Ma in sala arrivano in venti di cui tre consiglieri comunali. E quando il presidente, dimissionario, chiede candidature per il direttivo si alza una sola mano. A quel punto l'assemblea si chiude con la dichiarazione di cessata attività. Soltanto il "vecchio" Bertoni ancora crede nella possibilità di un rilancio e invita Rughetto a rimandare una lettera a tutte le famiglie meratesi chiedendo partecipazione.

Carlo Bertoni e Giorgio Rughetto

In questi giorni dalla Protezione civile regionale giungono continui avvisi di pericolo incendi boschivi a causa di vento e siccità. Più o meno come nel 1987 verso la seconda metà di marzo. Nella settimana tra il 17 e il 24 le fiamme divampano in tutto il meratese. Il primo incendio è scoppiato a Arlate, poi a Sirtori, a Mondonico e poi ancora a Santa Maria Hoé e su fino alla località "Pau" e Cagliano. A Arlate se ne andarono in fumo diecimila metri quadrati di bosco, a Sirtori in località Cappelletta, circa novemila. Gli incendi, spesso dovuti a incuria e a fuochi non spenti bene dai contadini, si sono susseguiti per l'intera settimana colpendo la località Malnido nella Valfredda e poi a Crescenzaga di Rovagnate. I pompieri della locale stazione hanno dovuto chiedere aiuti a Valmadrera, lecco e Erba.

 

In città si discute molto delle supermulte, un divieto di sosta sanzionato ben 37.500 lire, introdotte con legge nazionale. Ma anche dello stop alla rassegna teatrale "I Giovani OP" a causa dell'inagibilità del salone dell'oratorio. Niente festival del teatro nel 1987 - ottava edizione - per mancanza dei requisiti di sicurezza richiesti dai vigili del fuoco. E si discute anche, vivacemente, sul nuovo campo di calcio di Cassina che la Giunta ha deciso di realizzare su un'area di superficie ridotta, 42 mt. X 70 che potrà essere utilizzata soltanto da squadre di 7 o 9 giocatori.

Attilio Biondi e Andrea Colombo

Andrea Colombo, assessore allo sport si difende sostenendo che non era stato possibile reperire aree più grandi e che comunque secondo un sondaggio condotto in frazione, la misura 7-9 era la preferita; le minoranze insorgono con il liberale Vico Fresia, i repubblicani Maternini e Biondi e il missino Crippa. Si conclude con un grande successo, invece, la festa di San Giuseppe a Cicognola, dentro la bella villa Perego. Migliaia le persone che nella settimana di festeggiamenti hanno calcato i prati dell'ex scuola privata e gran finale con il giro in mongolfiera proposto dal gruppo aerostatico italiano di Carate Brianza.


L'As Merate - ma l'intera città si può affermare - in lutto per la prematura scomparsa di Pierangelo Caglio. Per moltissimi anni era stato presidente della sezione calcio e da alcuni mesi nominato vice presidente del sodalizio dopo aver rivestito la carica di presidente della sezione atletica. Era stato anche per una consigliatura assessore allo sport. Toccanti le parole pronunciate durante l'orazione funebre da amici e compagni dell'A.S. Aveva solo 48 anni.

Pierangelo Caglio


55/continua

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