Viaggio tra le bande musicali di paese/4: il corpo intitolato a Giulia Recli, compositrice di Brivio, fondato 35 anni fa
Con il resoconto di oggi iniziamo la seconda metà del nostro percorso tra le bande musicali del meratese. Questa volta è il turno del Corpo Musicale "Giulia Recli" di Brivio. È un sodalizio relativamente giovane. L'anno scorso ha infatti festeggiato i suoi 35 anni di attività.
LA STORIA
La banda di Brivio non nacque come altrove dalla spinta della parrocchia o dell'amministrazione comunale quanto dall'esigenza di un'associazione culturale del paese - la Pro Loco - di supportare le varie manifestazioni locali. Fino ad allora infatti bisognava richiedere il servizio agli altri corpi musicali. Capitava però che fossero già impegnati per le celebrazioni analoghe dei propri Comuni di appartenenza. Nel 1980 l'allora presidente della Pro Loco, l'architetto Dante Perego, cominciò l'opera di convincimento in paese. In breve risposero alla chiamata circa una settantina di persone, per lo più giovani e giovanissimi. I primi tempi le prove del Corpo Musicale Briviese si tenevano presso la sede della Pro Loco grazie agli insegnanti Maria Grazia Lascala, Pierluigi Gaffuri, Eugenio Papini, Gianni Colombo e Francesco Maggioni. Prezioso fu il supporto del ragionier Emilio Villa, che nel 1984 divenne il primo presidente in contemporanea all'istituzione ufficiale del Corpo Musicale "Giulia Recli".
L'apporto di Maria Grazia Lascala, attualmente insegnante al Conservatorio di Milano, fu fondamentale. Svolse il lavoro di impostazione iniziale, fornendo le basi teoriche e di solfeggio. E indicò anche la denominazione da far assumere alla banda, in onore all'insigne compositrice briviese. Il primo Maestro invece fu dal 1982 Antonello Remondini di Mapello. In quell'anno la sede fu trasferita presso le allora scuole medie, dove oggi si trova il Municipio. La prima uscita pubblica dei musicanti avvenne prima, in occasione della Festa di S. Antonio Abate del 1981. Da quel momento gli impegni durante le celebrazioni classiche divennero col tempo crescenti. In particolare dal 1983, da quando i musicanti poterono indossare una divisa e furono dotati di nuovi strumenti. In quello stesso anno parteciparono per la prima volta ad un raduno per bande a Molteno. Le collaborazioni con altri Corpi Musicali sono state diverse a Brivio.
Grazie ad un gemellaggio con le majorette di Villa di Serio parteciparono a sfilate a Reggio Emilia, Rapallo, S. Margherita Ligure e in altri paesi d'Italia. Per quanto riguarda la presidenza, nel 1992 l'incarico fu dato ad Alberto Vanoncini. Gli succedette nel 1998 il pronipote di Giulia Recli, Federico Seghi Recli. Dal 2007 la presidente è Cinzia Bellini. Invece nella direzione, dopo il Maestro Remondini ci fu una breve parentesi con Giuseppe Scaiola. Poi dal 1985 al 2001 il direttore fu ininterrottamente il Maestro Felice Pifferetti. Dal 2001 fino ad oggi il Maestro è Paolo Bassano, esperto e amante della batteria e della musica jazz in particolare.
LA BANDA OGGI
«Le nuove generazioni non conoscono la banda. I giovani hanno un'idea distorta di che cosa sia. Non sanno qual è il nostro repertorio». Le bande cambiano, ma l'immagine che si portano appresso resta uguale a se stessa. È questo lo scenario un po' desolante che individuano i musicanti "senior" di Brivio, a cui però non si arrendono. Ogni anno propongono 3 concerti. A giugno e a settembre all'aperto, mentre a dicembre al chiuso presso il CRAL, il campo di bocce di Brivio. Il Maestro Bassano tenta sempre di trovare un filo conduttore durante la rassegna. L'ultimo concerto era incentrato sulla musica di Rossini. Il prossimo a giugno invece avrà come tema la fiaba. I bandisti stanno già provando le trascrizioni delle colonne sonore di film come Alice nel paese delle meraviglie, Il Signore degli anelli e Harry Potter. Per coinvolgere maggiormente il repertorio è vario e abbraccia molti generi. Dalla musica classica al rock, pop, musica leggera, brani originali per orchestre a fiati. Durante un'esibizione di qualche anno fa le musicanti più giovani hanno posato i propri strumenti e hanno suonato al ritmo di "Thriller" di Michael Jackson e YMSA.
Le riproduzioni delle colonne sonore le hanno suonate anche in contemporanea alle proiezioni degli spezzoni dei relativi film. Ad appassionare sono stati anche i gemellaggi degli anni 2000. Nel 2002 con la banda di Cumiana, vicino a Torino; con quella di Calolziocorte nel 2006 e con quella di Sirone nel 2011. Più recentemente sono in buoni rapporti con il Corpo Musicale "Alessandro Pirovano" di Cernusco Lombardone. «Suonare insieme a un'altra banda - ha esemplificato il Maestro Bassano - è come se due squadre di calcio si fondessero per una partita in un'unica formazione. Il compagno a fianco che normalmente è sempre lo stesso in quei casi magari non lo hai mai visto prima». È un'occasione di aggregazione e di scambio di esperienze che rivitalizzano il gruppo.
La divisa del Corpo Musicale "Giulia Recli" di Brivio è blu con la camicia azzurra. Negli anni è cambiata solo qualche sfumatura della tenuta. È una delle poche bande - almeno a livello locale - che ancora indossa il cappello. «È un modo per risultare più ordinati. Un tempo l'uso del copricapo - ha spiegato Walter Bellini - rifletteva quel senso di disciplina quasi marziale che si viveva in banda». Della stessa idea anche Giovanni Bosco: «Ora c'è più allegria, che è positiva, ma a volte comporta un calo della concentrazione. Bisogna trovare il giusto compromesso». Nonostante questo il Maestro ha garantito che oggi i ragazzi apprendono più facilmente e che di conseguenza c'è stato un progresso da un punto di vista strettamente musicale. L'aspetto umano è fondante e non può venire meno, altrimenti non esisterebbe il gruppo e la gente si allontanerebbe. E questo non è conveniente né per chi vuole apprendere l'uso di uno strumento, il cui percorso è lungo - né per la banda in sé. Ha sintetizzato bene Walter Bellini: «Ci vogliono vent'anni per fare un musicante, venti secondi per perderlo».
Da tre anni l'insegnamento è affidato a quattro Maestri professionisti divisi per sezioni di strumento. Attualmente però l'adesione alla Scuola Allievi è molto scarsa. È questo ciò che più spiace a chi in questa banda suona da svariato tempo. In banda di giovani ce ne sono, compresi quattro adolescenti che sono entrati quando ancora erano bambini. Quasi ogni membro del corpo musicale ha almeno un parente in banda. Ci sono quattro famiglie, di cui una è al completo in cinque. Dei trenta musicanti totali solo dodici risiedono a Brivio. Gli altri vengono da Villa d'Adda, Robbiate, Olgiate Molgora, Arlate e qualche altro paese vicino. Tra i lavoratori le professioni esercitate si diversificano: ingegnere, operaio, avvocato e impiegato. Le classiche categorie sono ben rappresentate. Anche il Maestro Bassano svolge un lavoro che lo distacca dall'attività musicale. Ci sono dei bandisti che suonano più di uno strumento. Gli elementi sono due flauti traverso, sette clarinetti soprano, quattro sassofoni (due contralto e due tenore).
Tra gli ottoni hanno a disposizione cinque trombe, due corni, un trombone, due euphonium, due bassotuba. Tra le percussioni invece hanno tre casse, piatti e tamburelli, e una batteria. In più ci sono campane, xilofono, timpani, triangolo e accessori vari. In occorrenza c'è anche una chitarra basso. Come si capisce dalla lista di strumenti, il Corpo Musicale "Giulia Recli" di Brivio gode di buona salute. Preoccupa però la condizione della Scuola Allievi, che oggigiorno costituisce in generale il viatico principale per inserire nuovi musicanti in banda.
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LA STORIA
La banda di Brivio non nacque come altrove dalla spinta della parrocchia o dell'amministrazione comunale quanto dall'esigenza di un'associazione culturale del paese - la Pro Loco - di supportare le varie manifestazioni locali. Fino ad allora infatti bisognava richiedere il servizio agli altri corpi musicali. Capitava però che fossero già impegnati per le celebrazioni analoghe dei propri Comuni di appartenenza. Nel 1980 l'allora presidente della Pro Loco, l'architetto Dante Perego, cominciò l'opera di convincimento in paese. In breve risposero alla chiamata circa una settantina di persone, per lo più giovani e giovanissimi. I primi tempi le prove del Corpo Musicale Briviese si tenevano presso la sede della Pro Loco grazie agli insegnanti Maria Grazia Lascala, Pierluigi Gaffuri, Eugenio Papini, Gianni Colombo e Francesco Maggioni. Prezioso fu il supporto del ragionier Emilio Villa, che nel 1984 divenne il primo presidente in contemporanea all'istituzione ufficiale del Corpo Musicale "Giulia Recli".
L'apporto di Maria Grazia Lascala, attualmente insegnante al Conservatorio di Milano, fu fondamentale. Svolse il lavoro di impostazione iniziale, fornendo le basi teoriche e di solfeggio. E indicò anche la denominazione da far assumere alla banda, in onore all'insigne compositrice briviese. Il primo Maestro invece fu dal 1982 Antonello Remondini di Mapello. In quell'anno la sede fu trasferita presso le allora scuole medie, dove oggi si trova il Municipio. La prima uscita pubblica dei musicanti avvenne prima, in occasione della Festa di S. Antonio Abate del 1981. Da quel momento gli impegni durante le celebrazioni classiche divennero col tempo crescenti. In particolare dal 1983, da quando i musicanti poterono indossare una divisa e furono dotati di nuovi strumenti. In quello stesso anno parteciparono per la prima volta ad un raduno per bande a Molteno. Le collaborazioni con altri Corpi Musicali sono state diverse a Brivio.
Grazie ad un gemellaggio con le majorette di Villa di Serio parteciparono a sfilate a Reggio Emilia, Rapallo, S. Margherita Ligure e in altri paesi d'Italia. Per quanto riguarda la presidenza, nel 1992 l'incarico fu dato ad Alberto Vanoncini. Gli succedette nel 1998 il pronipote di Giulia Recli, Federico Seghi Recli. Dal 2007 la presidente è Cinzia Bellini. Invece nella direzione, dopo il Maestro Remondini ci fu una breve parentesi con Giuseppe Scaiola. Poi dal 1985 al 2001 il direttore fu ininterrottamente il Maestro Felice Pifferetti. Dal 2001 fino ad oggi il Maestro è Paolo Bassano, esperto e amante della batteria e della musica jazz in particolare.
LA BANDA OGGI
«Le nuove generazioni non conoscono la banda. I giovani hanno un'idea distorta di che cosa sia. Non sanno qual è il nostro repertorio». Le bande cambiano, ma l'immagine che si portano appresso resta uguale a se stessa. È questo lo scenario un po' desolante che individuano i musicanti "senior" di Brivio, a cui però non si arrendono. Ogni anno propongono 3 concerti. A giugno e a settembre all'aperto, mentre a dicembre al chiuso presso il CRAL, il campo di bocce di Brivio. Il Maestro Bassano tenta sempre di trovare un filo conduttore durante la rassegna. L'ultimo concerto era incentrato sulla musica di Rossini. Il prossimo a giugno invece avrà come tema la fiaba. I bandisti stanno già provando le trascrizioni delle colonne sonore di film come Alice nel paese delle meraviglie, Il Signore degli anelli e Harry Potter. Per coinvolgere maggiormente il repertorio è vario e abbraccia molti generi. Dalla musica classica al rock, pop, musica leggera, brani originali per orchestre a fiati. Durante un'esibizione di qualche anno fa le musicanti più giovani hanno posato i propri strumenti e hanno suonato al ritmo di "Thriller" di Michael Jackson e YMSA.
VIDEO
Le riproduzioni delle colonne sonore le hanno suonate anche in contemporanea alle proiezioni degli spezzoni dei relativi film. Ad appassionare sono stati anche i gemellaggi degli anni 2000. Nel 2002 con la banda di Cumiana, vicino a Torino; con quella di Calolziocorte nel 2006 e con quella di Sirone nel 2011. Più recentemente sono in buoni rapporti con il Corpo Musicale "Alessandro Pirovano" di Cernusco Lombardone. «Suonare insieme a un'altra banda - ha esemplificato il Maestro Bassano - è come se due squadre di calcio si fondessero per una partita in un'unica formazione. Il compagno a fianco che normalmente è sempre lo stesso in quei casi magari non lo hai mai visto prima». È un'occasione di aggregazione e di scambio di esperienze che rivitalizzano il gruppo.
La divisa del Corpo Musicale "Giulia Recli" di Brivio è blu con la camicia azzurra. Negli anni è cambiata solo qualche sfumatura della tenuta. È una delle poche bande - almeno a livello locale - che ancora indossa il cappello. «È un modo per risultare più ordinati. Un tempo l'uso del copricapo - ha spiegato Walter Bellini - rifletteva quel senso di disciplina quasi marziale che si viveva in banda». Della stessa idea anche Giovanni Bosco: «Ora c'è più allegria, che è positiva, ma a volte comporta un calo della concentrazione. Bisogna trovare il giusto compromesso». Nonostante questo il Maestro ha garantito che oggi i ragazzi apprendono più facilmente e che di conseguenza c'è stato un progresso da un punto di vista strettamente musicale. L'aspetto umano è fondante e non può venire meno, altrimenti non esisterebbe il gruppo e la gente si allontanerebbe. E questo non è conveniente né per chi vuole apprendere l'uso di uno strumento, il cui percorso è lungo - né per la banda in sé. Ha sintetizzato bene Walter Bellini: «Ci vogliono vent'anni per fare un musicante, venti secondi per perderlo».
Da tre anni l'insegnamento è affidato a quattro Maestri professionisti divisi per sezioni di strumento. Attualmente però l'adesione alla Scuola Allievi è molto scarsa. È questo ciò che più spiace a chi in questa banda suona da svariato tempo. In banda di giovani ce ne sono, compresi quattro adolescenti che sono entrati quando ancora erano bambini. Quasi ogni membro del corpo musicale ha almeno un parente in banda. Ci sono quattro famiglie, di cui una è al completo in cinque. Dei trenta musicanti totali solo dodici risiedono a Brivio. Gli altri vengono da Villa d'Adda, Robbiate, Olgiate Molgora, Arlate e qualche altro paese vicino. Tra i lavoratori le professioni esercitate si diversificano: ingegnere, operaio, avvocato e impiegato. Le classiche categorie sono ben rappresentate. Anche il Maestro Bassano svolge un lavoro che lo distacca dall'attività musicale. Ci sono dei bandisti che suonano più di uno strumento. Gli elementi sono due flauti traverso, sette clarinetti soprano, quattro sassofoni (due contralto e due tenore).
Tra gli ottoni hanno a disposizione cinque trombe, due corni, un trombone, due euphonium, due bassotuba. Tra le percussioni invece hanno tre casse, piatti e tamburelli, e una batteria. In più ci sono campane, xilofono, timpani, triangolo e accessori vari. In occorrenza c'è anche una chitarra basso. Come si capisce dalla lista di strumenti, il Corpo Musicale "Giulia Recli" di Brivio gode di buona salute. Preoccupa però la condizione della Scuola Allievi, che oggigiorno costituisce in generale il viatico principale per inserire nuovi musicanti in banda.
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Marco Pessina