Mandic: svolgeva attività non autorizzate. Medico indagato dalla Guardia di finanza
L'hanno chiamata operazione "Factotum" e ha smascherato un medico in servizio presso l'ospedale Mandic di Merate che negli ultimi dieci anni ha svolto attività non autorizzate dall'azienda, percependo così illeciti guadagni. A darne comunicazione questa mattina è stato il Comandante Provinciale della Guardia di Finanza colonnello Massimo Dell'Anna, nel corso della conferenza stampa di presentazione delle attività svolte nel 2016.
Il professionista è stato indagato per violazione dell'art. 53 comma 7 d.Lgs 165/2001 e nei suoi confronti è stato aperto un procedimento penale presso la Procura della Repubblica per i reati previsti dal comma 2 dell'art. 640 (truffa) a danno del sistema sanitario nazionale, con le aggravanti previste dall'art. 61 n.9 e art. 81 e 479 del codice penale. Dal quadro accusatorio è emerso che il medico avrebbe svolto attività professionale non autorizzata (invece di lavorare solo per l'azienda ospedaliera faceva anche servizi intramoenia) percependo, negli ultimi 10 anni, profitti per 120mila euro. All'indagine penale conclusa si affianca infine quella ancora in corso per stabilire quale sia l'eventuale danno erariale procurato all'ente pubblico.
Il professionista è stato indagato per violazione dell'art. 53 comma 7 d.Lgs 165/2001 e nei suoi confronti è stato aperto un procedimento penale presso la Procura della Repubblica per i reati previsti dal comma 2 dell'art. 640 (truffa) a danno del sistema sanitario nazionale, con le aggravanti previste dall'art. 61 n.9 e art. 81 e 479 del codice penale. Dal quadro accusatorio è emerso che il medico avrebbe svolto attività professionale non autorizzata (invece di lavorare solo per l'azienda ospedaliera faceva anche servizi intramoenia) percependo, negli ultimi 10 anni, profitti per 120mila euro. All'indagine penale conclusa si affianca infine quella ancora in corso per stabilire quale sia l'eventuale danno erariale procurato all'ente pubblico.