Merate: tornano a crescere le polveri sottili. A marzo 7 superamenti, in totale sinora 44

Marzo ha concesso una lunga tregua ma il persistere delle giornate serene, con scarsa ventilazione ha riportato su tutto il meratese-casatese la cappa di smog che ha la sua punta più evidente nella presenza di polveri sottili nell'atmosfera. Negli ultimi giorni di questa prima parte di primavera metereologica, infatti, le centraline dell'Arpa hanno fatto registrare in due occasioni - il 16 e 17 - valori doppi rispetto al limite soglia previsto dalla normativa europea, rispettivamente di 107 e 109 microgrammi di PM 10 per metro cubo d'aria. Valori altissimi e fortemente nocivi per la salute, soprattutto dei bambini. I superamenti in questi primi 20 giorni di marzo sono stati 7 con una media di periodo di 45,95 mµ/mc.

Dall'inizio del 2017 i superamenti sono stati ben 44 a fronte di un numero massimo consentito dalla Legge nell'intero anno di 35 giorni di PM 10 oltre il limite. Quindi Merate e dintorni sono formalmente fuorilegge. Anche se né dal Comune né da altri Enti superiori arrivano prese di posizione concrete. Come noto, dopo la lunga polemica sull'adesione o meno di Merate al protocollo Anci regione - adesione data per "ovvia" già nel documento unico di programmazione del 2016 - la Giunta in carica si è limitata a evidenziare sul sito del Comune un documento contenente le principali norme da rispettare per il contenimento dell'inquinamento atmosferico. Null'altro, neppure un'assemblea pubblica per dare alle famiglie consigli utili soprattutto a quante hanno in casa bimbi piccoli o persone anziane e malate. Ultima annotazione riguarda la media di PM 10 registrata nel 79 giorni di quest'anno: 58,46 mµ/mc. A fronte di una media massima annua consentita dalla normativa vigente di 40 mµ/mc.
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