Brivio: il metodo Montessori tra didattica, attività dentro e fuori la scuola, relazioni


Partecipe e incuriosito il pubblico che, domenica 5 marzo, dalle 17, ha seguito nella sala civica di Brivio il secondo incontro "Progettare una nuova scuola pubblica nel meratese, la pedagogia Montessori oggi". Il progetto è sostenuto da un gruppo di mamme del meratese che in pochi mesi ha raccolto circa un centinaio di firme di adesione per portare il metodo Montessori nelle scuole pubbliche della zona e in particolare nelle primarie di Merate, Cernusco, Brivio, La Valletta, Olgiate, Calco, Verderio, Paderno e Robbiate.

Daniela Pellicioli, professoressa montessoriana dell’IC Muzio di Bergamo


Daniela Pellicioli, da due anni insegnante montessoriana in una scuola elementare di Bergamo, dove per circa vent'anni ha insegnato italiano e storia, ha spiegato ai genitori quello che è stato il suo percorso formativo e come struttura le "nuove" lezioni in classe: "Ho frequentato il corso Montessori all'Opera Nazionale di Bergamo nel 2015, 550 ore tra il sabato dei mesi da gennaio e novembre e cinque settimane durante l'estate - ha raccontato - Oltre al numero di ore, è alto anche il prezzo del corso, di 2.500 euro, anche se inferiore rispetto ai master proposti dall'Università Bicocca che ammontano a oltre 3.500 euro. Insegno nell'istituto comprensivo Muzio di Bergamo e in particolare nella sezione Don Lorenzo Milani - nel Quartiere Grumellina - dove è iniziata la sperimentazione del metodo montessoriano due anni fa. Per questo motivo, ora sono presenti una classe prima, composta da 22 alunni, l'unica della struttura, e una seconda di 23 studenti alla quale si affianca un'altra di 11 iscritti che seguono il metodo tradizionale. Al momento nella stessa struttura permangono quattro classi che operano con il metodo tradizionale, ma l'obiettivo sarebbe quello di rendere l'istituto unicamente montessoriano: le attuali classi - terza, quarta e quinta - hanno al massimo dieci studenti e già si tende a un'integrazione tra classi montessoriane e tradizionale, la presenza di compagni più grandi rende l'apprendimento più veloce. Rispetto alla richiesta, solo la metà dei genitori interessati ha potuto iscrivere i propri figli (nel dettaglio sono stati presi 23 bambini su 40, ndr), infatti, il tetto massimo per non dover sdoppiare una classe è di 28 allievi, ma si deve tenere il numero più basso per il rischio che nuovi residenti facciano richiesta dopo l'inizio dell'anno. La selezione è stata fatta da noi del collegio docenti e in particolare dalle quattro insegnanti, tre di cattedra e una supplente, con titolo Montessori".

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Le materie delle classi montessoriane sono, per usare gli esempi esposti dall'insegnante, psicoaritmetica, psicogrammatica e cosmica, che comprende anche botanica e zoologia. A fine del semestre vengono segnalati ai genitori nella pagella le difficoltà e l'impegno del bambino, i voti non vengono meno. Non mancano nemmeno le ore di inglese e religione, ma sono proposte con una programmazione più aperta nella quale il bambino ha libera scelta di cosa fare e quando, tutto controllato e segnato dall'insegnante attraverso griglie osservatrici.

Micaela Passeri, Patrizia Pedretti, Anna pelliccioli, Daniela Pellicioli


Resta aperto, invece, il problema per le prove invalsi, come hanno fatto notare alcuni genitori tra il pubblico. Infatti, le insegnanti spesso propongono delle prove scritte ai bambini delle seconde e quinte elementari in preparazione di questi test anonimi che vengono imposti sul territorio nazionale per controllare la didattica e la preparazione delle insegnanti. Tali prove non sono previste dal metodo Montessori come non sono previste verifiche e compiti a casa.


 

La struttura del Don Milani offre un anfiteatro nel cuore della scuola e un grande parco esterno dove i ragazzi possono sperimentare attività come la coltivazione, previste dal metodo che, basato sui neuroni specchio, vuole far sì che il bambino impari facendo. "Toccando con mano si impara più in fretta", ha proseguito Daniela Pellicioli. Su questo concetto si basano gli strumenti didattici oltre alle aste numeriche e l'alfabetario già menzionati: fuselli per contare, numeri e lettere smerigliate e le nomenclature. Il metodo Montessori andrebbe adottato già dalla prima infanzia (dai tre ai sei anni), ha spiegato Pellicioli, per questo motivo il Comune di Bergamo ha provveduto quest'anno a fornire agli asili gli strumenti montessoriani. "Di tutto il materiale scolastico, si tiene solo una copia affinché il bambino impari ad aspettare il suo turno per usarlo e riporlo come lo trova. Il bambino si autocorregge ed impara ad avere molta cura delle cose e degli spazi comuni. Vengono meno gli astucci e tutto si acquista e si usa assieme. A scuola non si viene serviti da bidelle e cuoche ma si collabora con loro: si pulisce l'aula alla fine delle lezioni e ci si alterna nel servire alla mensa. Tutto ciò nei limiti imposti dal'ASL. Chi non serve rimane con la cuoca a pulire e riordinare la cucina. Sia l'insegnante che la cuoca che i genitori devono collaborare affinché il bambino venga aiutato a fare da solo sempre entro i limiti di regole rigide."


L' ultimo incontro, in programma per sabato 11 marzo alle ore 16, presso la sala civica "F.lli Cernuschi" di Merate, sarà tenuto da Cinzia Vodret, insegnante Montessori, formatrice per l'Opera Nazionale Montessori e coordinatrice per la scuola primaria all'interno del Master Montessori dell'Università di Milano Bicocca. Per ulteriori informazioni è possibile scrivere all'indirizzo mail montessori.merate@gmail.com oppure telefonare al numero 349.338452. L'ingresso agli incontri è gratuito ed è consigliata la prenotazione.
E.C.
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