Merate: Martina e Benedetta, tirocinanti della Bicocca all'ufficio servizi sociali
Si chiamano Martina Pirovano e Benedetta Panzeri e sono le due studentesse universitarie della facoltà di scienze del servizio sociale in Bicocca che, tra febbraio e giugno, stanno svolgendo le 160 ore di tirocinio previste dal loro piano di studi.
E per loro si sono aperte le porte degli uffici al secondo piano del palazzo municipale dove le assistenti sociali, Severina Villa e Maria Letiza Rao, le stanno accompagnando nel mondo tanto interessante quanto complesso e a volte doloroso del "sociale". Grazie a una collaborazione in atto da tempo con l'università Bicocca, il comune di Merate accoglie le richieste dell'ateneo e offre l'opportunità agli studenti di imparare sul campo il mestiere che sui libri è bene spiegato ma che, spesso, ha una realizzazione pratica diversa e per nulla scontata. Gli universitari, il primo anno di tirocinio osservano il territorio e ne mappano i servizi; il secondo anno si affiancano alle attività di segretariato sociale, ai colloqui e alla redazione degli atti amministrativi nell'ottica di comprendere il funzionamento della macchina comunale; il terzo anno infine provano a fare delle esperienze presso l'ATS (Azienda di Tutela della Salute), il CPS (Centro Psico Sociale), il SERT(Servizio per le Tossicodipendenze) o il Consultorio, contestualizzando ciò che studiano. Al termine delle ore previste viene redatta una relazione di tirocinio e le stesse assistenti sociali redigono uno scritto con le valutazioni dei mesi trascorsi presso gli uffici. Davanti al docente, poi, il giovane deve sostenere l'esame sulla materia e all'atto della discussione si ha la definizione del voto. Media che Merate vanta molto alta. Il servizio svolto presso l'ente locale, infatti, rappresenta un'ottima opportunità in quanto gli studenti riescono a rapportarsi con una realtà molto grande, dove ci sono due assistenti sociali "stabili" da oltre vent'anni, con una forte esperienza maturata sulle prassi, sui procedimenti e sugli aggiornamenti normativi. Il tirocinio svolto in questi termini rappresenta un supporto alla formazione dello studente che alla fine del suo percorso è invitato anche a fare piccole visite in autonomia presso casi già noti e non particolarmente problematici ma che gli possono dare una migliore fotografia di quello che sarà il suo lavoro. Un cammino il cui successo dipende anche dagli "accompagnatori" e dall'entusiasmo e dalla passione che sanno infondere nei tirocinanti che restano così bene predisposti al futuro non più da studenti.
Martina Pirovano di Paderno d'Adda, la dottoressa Maria Letizia Rao, Benedetta Panzeri di Olgiate Molgora
E per loro si sono aperte le porte degli uffici al secondo piano del palazzo municipale dove le assistenti sociali, Severina Villa e Maria Letiza Rao, le stanno accompagnando nel mondo tanto interessante quanto complesso e a volte doloroso del "sociale". Grazie a una collaborazione in atto da tempo con l'università Bicocca, il comune di Merate accoglie le richieste dell'ateneo e offre l'opportunità agli studenti di imparare sul campo il mestiere che sui libri è bene spiegato ma che, spesso, ha una realizzazione pratica diversa e per nulla scontata. Gli universitari, il primo anno di tirocinio osservano il territorio e ne mappano i servizi; il secondo anno si affiancano alle attività di segretariato sociale, ai colloqui e alla redazione degli atti amministrativi nell'ottica di comprendere il funzionamento della macchina comunale; il terzo anno infine provano a fare delle esperienze presso l'ATS (Azienda di Tutela della Salute), il CPS (Centro Psico Sociale), il SERT(Servizio per le Tossicodipendenze) o il Consultorio, contestualizzando ciò che studiano. Al termine delle ore previste viene redatta una relazione di tirocinio e le stesse assistenti sociali redigono uno scritto con le valutazioni dei mesi trascorsi presso gli uffici. Davanti al docente, poi, il giovane deve sostenere l'esame sulla materia e all'atto della discussione si ha la definizione del voto. Media che Merate vanta molto alta. Il servizio svolto presso l'ente locale, infatti, rappresenta un'ottima opportunità in quanto gli studenti riescono a rapportarsi con una realtà molto grande, dove ci sono due assistenti sociali "stabili" da oltre vent'anni, con una forte esperienza maturata sulle prassi, sui procedimenti e sugli aggiornamenti normativi. Il tirocinio svolto in questi termini rappresenta un supporto alla formazione dello studente che alla fine del suo percorso è invitato anche a fare piccole visite in autonomia presso casi già noti e non particolarmente problematici ma che gli possono dare una migliore fotografia di quello che sarà il suo lavoro. Un cammino il cui successo dipende anche dagli "accompagnatori" e dall'entusiasmo e dalla passione che sanno infondere nei tirocinanti che restano così bene predisposti al futuro non più da studenti.
S.V.